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  03/10/2015 17:13


Messaggio della Commissione Regionale per l’Educazione della Conferenza Episcopale Umbra per l'inizio dell'anno scolastico in occasione della festa di San Francesco



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La Commissione Regionale per l’Educazione della Conferenza Episcopale Umbra come ogni anno esce per il 4 ottobre festa di San Francesco di Assisi con una lettera di augurio a quanti operano nel mondo della scuola. Questa lettera verrà consegnata alle scuole delle 8 diocesi umbre da parte della Commissione stessa per il tramite degli uffici scuola diocesani. Quest’anno il focus della commissione si è concentrato sul Giubileo della Misericordia e sull’enciclica Laudato sii perché questi due doni di papa Francesco possano riverberarsi anche nel nostro mondo scolastico!

La Commissione Regionale per l’Educazione nella primavera scorsa ha organizzato i suoi incontri di formazione a cui hanno partecipato dirigenti, insegnanti, genitori, studenti, sacerdoti, religiosi, educatori. Nell’anno passato sono state invitate personalità competenti del mondo dell’etica e delle comunicazioni (P. Paolo Benanti ), della medicina e delle varie dipendenze (Dott. Alvaro Paolacci),  dell’antropologia e della teologia (Mons. Nunzio Galantino) con cui si è interloquito e ci si è confrontati sul tema In Cristo il nuovo Umanesimo in preparazione al convegno ecclesiale nazionale di Firenze di novembre 2015. Anche nella primavera 2016 la Commissione Regionale per l’Educazione organizzerà nuovi incontri con nuove proposte di riflessione per la Scuola.

 

IL TESTO DELLA LETTERA 

COMMISSIONE REGIONALE EDUCAZIONE - EDUCAZIONE; SCUOLA E UNIVERSITÀ; INSEGNANTI RC

A quanti sono impegnati nel mondo della scuola in Umbria

All’inizio di un nuovo anno scolastico giungano i nostri più fervidi auguri a tutte le componenti di quella “comunità educante” che è la scuola: genitori, alunni, dirigenti, docenti, personale non docente. Due pensieri vorremmo proporre alla vostra considerazione: ce ne offre lo spunto papa Francesco, con il dono del Giubileo della Misericordia e l’enciclica “Laudato sii”.

Dal prossimo 8 dicembre 2015 e fino al 20 novembre 2016 in tutto il mondo si celebrerà l’evento di un Giubileo, un evento che ha radici nella Bibbia, un momento solenne di riconciliazione e di pace, con Dio, fra le persone, fra i popoli. I vescovi umbri hanno suggerito per vivere questo Giubileo alcune riflessioni: La misericordia è il cuore stesso del messaggio cristiano ed ha il suo “volto” in Gesù. Egli è la rivelazione piena del Dio - Amore. È Dio di misericordia quello che si esprime fin dai primordi della creazione, facendo belle tutte le cose, e ponendo la sua immagine nell’uomo, del quale si prende cura anche quando il peccato ne imbratta e sfigura il volto. È Dio di misericordia quello che si china, con viscere materne, sul popolo eletto, raccogliendone il gemito nell’oppressione e non rifiutando mai il perdono ai cuori pentiti. La stessa correzione è usata come pedagogia di misericordia. Ben lo esprimono i Salmi, intrisi di questo afflato misericordioso. La storia della salvezza può essere così tutta scandita dal ritornello del “grande hallel”: “Eterna è la sua misericordia” (Sal 136). Ma è soprattutto nei gesti e nelle parole di Gesù, in particolare nella parabola del Padre misericordioso, che si coglie la grandezza di questo amore, che sulla croce ha la sua misura piena. Dobbiamo lasciarci avvolgere dalla tenerezza del Padre che getta le braccia al collo del figlio traviato e “ritrovato”. “Ne ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò” (Lc 15,20). L’anno della misericordia ci faccia sentire “coccolati” dall’amore di Dio. Sia balsamo versato sulle ferite della nostra vita.

Per il mondo della scuola, al di là di un suo possibile coinvolgimento  tramite l’adesione a qualche possibile iniziativa, viene lo stimolo a domandarsi: come i nostri ambienti possono essere sempre di più luoghi di pace e di concordia, luoghi di incontro, luoghi di solidarietà e di fraternità?

Un secondo grande dono offertoci da papa Francesco è l’enciclica sull’ambiente. Dice il papa: “Ho preso il suo nome come guida e come ispirazione nel momento della mia elezione a Vescovo di Roma. Credo che Francesco sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. È il santo patrono di tutti quelli che studiano e lavorano nel campo dell’ecologia, amato anche da molti che non sono cristiani. Egli manifestò un’attenzione particolare verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati. Amava ed era amato per la sua gioia, la sua dedizione generosa, il suo cuore universale. Era un mistico e un pellegrino che viveva con semplicità e in una meravigliosa armonia con Dio, con gli altri, con la natura e con se stesso. In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore” (LS10).

Da sempre, possiamo dire, che la scuola è in prima linea per educare ad un nuovo e più autentico rapporto uomo-ambiente, sia mediante iniziative e progetti specifici, sia nell’ambito della programmazione curriculare. Mettere al centro una visione della Creazione che abbia al vertice Dio Creatore e, poi subito, la persona umana, non solo ci sollecita a rispettare il mondo come giardino scaturito dalle mani buone di Dio, ma anche a non cedere agli estremismi di pensiero, come il naturalismo o l’animalismo. Altra cosa, invece, è l’armonia suggeritaci anche da San Francesco fra Creatore e creature, come è sottolineato anche nel documento papale sull'ecologia. 

“Con questa enciclica il magistero si propone con la forza di una denuncia vigorosa e insieme con il carattere suadente, argomentato, di una progettualità  globale. Ecologia umana, ecologia della vita, ecologia della famiglia, ecologia delle relazioni: tutte dimensioni per costruire l’unica “oikos”, la “casa comune”  degli esseri creati. Proprio sul concetto di “casa comune” si gioca questo documento di papa Francesco.   In uno dei passaggi più belli, di schietto sapore francescano,  suona così: “Tutto è in relazione, e tutti noi esseri umani siamo uniti come fratelli e sorelle in un meraviglioso pellegrinaggio, legati dall’amore che Dio ha per ciascuna delle sue creature e che ci unisce anche tra noi, con tenero affetto, al fratello sole, alla sorella luna, al fratello fiume e alla madre terra” ( D. SORRENTINO, Laudato si’. Dal Cantico di frate Sole all’Enciclica di Papa Francesco, Cittadella 2015)”.

A tutti l’augurio che la ricchezza, appena accennata, proveniente da questi due doni di papa Francesco possa riverberarsi anche nel nostro mondo scolastico!




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