In preparazione al prossimo Giubileo della
misericordia, nell’anno dedicato dalla Chiesa cattolica alla vita consacrata,
la diocesi di Terni Narni Amelia promuove il convegno: “In Cristo per
umanizzare la vita. Percorsi di comunione nella chiesa locale”, che si terrà venerdì
2 ottobre presso il Museo diocesano di Terni dalle 16 alle 20, presieduto
dal vescovo Giuseppe Piemontese e dedicato ad un’ampia riflessione sulla vita
consacrata. Un incontro di tutti i religiosi e religiose presenti
in diocesi, e delle altre realtà del mondo ecclesiale, per discernere la
vocazione e la missione nella chiesa e nel mondo, in particolare all’interno
della Chiesa locale. Si comincerà alle ore 16 con l’accoglienza dei
partecipanti e l’apertura del convegno a cura di mons. Roberto Tarquini,
vicario episcopale per la Vita Consacrata, seguirà un momento di preghiera
animato da padre Mauro Russo segretario diocesano Cism e suor Sonia Montes,
segretaria diocesana Usmi. Alle 17 la relazione di padre Luigi Gaetani,
presidente nazionale Cism.(Conferenza Italiana Superiori Maggiori). Alle 18.45 la proiezione del video sulle
diverse congregazioni e il loro impegno nella vita ecclesiale, la presentazione
e consegna dell’annuario diocesano contenente informazioni sulle comunità
religiose, la loro spiritualità e carisma, presenti in diocesi. Un convegno che vuole aiutare l'intera
Chiesa a valorizzare sempre più la testimonianza delle persone che hanno scelto
di seguire Cristo da vicino, e in pari tempo, essere occasione per un dialogo,
condivisione e confronto sulla particolare missione dei consacrati per tutta la
comunità cristiana. Nella diocesi, in questi ultimi anni, si è
avuta una forte diminuzione della presenza di religiosi e di suore in particolare,
ora presenti soprattutto nei paesi della Valle teverina e dell’amerino.
Attualmente in diocesi ci sono 12 comunità religiose maschili tra francescani
minori, cappuccini e conventuali, frati carmelitani scalzi e salesiani,
vocazionisti e comunità missionaria della Provvidenza Santissima dal Brasile. Dodici le 12 comunità religiose femminili,
di cui tre di monache di clausura: carmelitane scalze e clarisse a Terni e
benedettine ad Amelia. «La vita consacrata nella nostra Diocesi –
ricorda il vescovo Piemontese – è chiamata a porsi nella traiettoria indicata
da Papa Francesco, ossia nel guardare il passato con gratitudine sia nella vita
personale che nelle congregazioni e nella Chiesa locale; nel vivere il presente
con passione e quindi diventare “esperti di comunione”, e infine
nell’abbracciare il futuro con speranza. La realtà della diminuzione delle
vocazioni alla vita consacrata e l’invecchiamento dei membri, soprattutto nel
mondo occidentale, non devono spegnere la speranza perché essa è frutto della
fede nel Signore».
«La prerogativa dei religiosi, come ha
ricordato papa Francesco è la gioia, la profezia e la comunione – aggiunge il
vescovo Piemontese –. Ogni giorno nell’autentica fraternità, vissuta nelle
comunità, si alimenta la gioia con il dono totale nel servizio alla
Chiesa, alle famiglie, ai giovani, agli anziani, ai poveri che ci realizza come
persone e dà pienezza alla nostra vita. Dove ci sono i religiosi c’è gioia, e
potremmo dire come san Francesco c’è “la perfetta letizia”».
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