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  30/09/2015 19:09


Terni: convegno sulla vita consacrata “In Cristo per umanizzare la vita. Percorsi di comunione nella chiesa locale” e presentazione dell'annuario delle congregazioni presenti nella diocesi



In preparazione al prossimo Giubileo della misericordia, nell’anno dedicato dalla Chiesa cattolica alla vita consacrata, la diocesi di Terni Narni Amelia promuove il convegno: “In Cristo per umanizzare la vita. Percorsi di comunione nella chiesa locale”, che si terrà venerdì 2 ottobre presso il Museo diocesano di Terni dalle 16 alle 20, presieduto dal vescovo Giuseppe Piemontese e dedicato ad un’ampia riflessione sulla vita consacrata.

Un incontro di tutti i religiosi e religiose presenti in diocesi, e delle altre realtà del mondo ecclesiale, per discernere la vocazione e la missione nella chiesa e nel mondo, in particolare all’interno della Chiesa locale.

Si comincerà alle ore 16 con l’accoglienza dei partecipanti e l’apertura del convegno a cura di mons. Roberto Tarquini, vicario episcopale per la Vita Consacrata, seguirà un momento di preghiera animato da padre Mauro Russo segretario diocesano Cism e suor Sonia Montes, segretaria diocesana Usmi. Alle 17 la relazione di padre Luigi Gaetani, presidente nazionale Cism.(Conferenza Italiana Superiori Maggiori). Alle 18.45 la proiezione del video sulle diverse congregazioni e il loro impegno nella vita ecclesiale, la presentazione e consegna dell’annuario diocesano contenente informazioni sulle comunità religiose, la loro spiritualità e carisma, presenti in diocesi.  

Un convegno che vuole aiutare l'intera Chiesa a valorizzare sempre più la testimonianza delle persone che hanno scelto di seguire Cristo da vicino, e in pari tempo, essere occasione per un dialogo, condivisione e confronto sulla particolare missione dei consacrati per tutta la comunità cristiana. Nella diocesi, in questi ultimi anni, si è avuta una forte diminuzione della presenza di religiosi e di suore in particolare, ora presenti soprattutto nei paesi della Valle teverina e dell’amerino. Attualmente in diocesi ci sono 12 comunità religiose maschili tra francescani minori, cappuccini e conventuali, frati carmelitani scalzi e salesiani, vocazionisti e comunità missionaria della Provvidenza Santissima dal Brasile. Dodici le 12 comunità religiose femminili, di cui tre di monache di clausura: carmelitane scalze e clarisse a Terni e benedettine ad Amelia.  

«La vita consacrata nella nostra Diocesi – ricorda il vescovo Piemontese – è chiamata a porsi nella traiettoria indicata da Papa Francesco, ossia nel guardare il passato con gratitudine sia nella vita personale che nelle congregazioni e nella Chiesa locale; nel vivere il presente con passione e quindi diventare “esperti di comunione”, e infine nell’abbracciare il futuro con speranza. La realtà della diminuzione delle vocazioni alla vita consacrata e l’invecchiamento dei membri, soprattutto nel mondo occidentale, non devono spegnere la speranza perché essa è frutto della fede nel Signore».

«La prerogativa dei religiosi, come ha ricordato papa Francesco è la gioia, la profezia e la comunione – aggiunge il vescovo Piemontese –. Ogni giorno nell’autentica fraternità, vissuta nelle comunità, si alimenta la gioia  con il dono totale nel servizio alla Chiesa, alle famiglie, ai giovani, agli anziani, ai poveri che ci realizza come persone e dà pienezza alla nostra vita. Dove ci sono i religiosi c’è gioia, e potremmo dire come san Francesco c’è “la perfetta letizia”».




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