Nella
parrocchia Santa Maria Assunta nella Cattedrale di Terni partono le attività
del nuovo oratorio, che sarà inaugurato domenica 20 settembre al termine della
messa celebrata nella ricorrenza della festa parrocchiale del Preziosissimo
Sangue. Alle ore 18.30 ci sarà la benedizione dei locali e alle 18.45 l’incontro
inaugurale con rappresentative della “Union basket Terni”. Il nuovo
oratorio “San Gabriele dell’Addolorata”, che riprende il nome dello storico
oratorio del duomo di Terni, comprende le aule catechistiche, spazi attrezzati
per lo sport e ampi locali per le attività oratoriane, non solo per ragazzi ma
anche per anziani e adulti. Il nuovo
centro giovanile dedicato allo sport comprende un campo polivalente per
calcetto, tennis, pallavolo, basket, realizzato con il contributo della
Fondazione Carit, particolarmente attenta al mondo giovanile, e l’opera
dell’impresa S.ed.im. Del nuovo
oratorio, associato all’Anspi, è stato costituito il direttivo provvisorio che
vede don Gianni Colasanti, presidente; Valfrido Quondamcarlo, vicepresidente;
Pietro Calisti, tesoriere; Cristina Angelucci, segretaria; don Giorgio Garofoli assistente spirituale;
Paolo Sciannameo, Francia Amedeo, Gabriella Podestà, Alessandro Spina addetti
alle attività. Il tutto
all’ombra del campanile della Cattedrale per rinnovare una storia educativa
gloriosa che evoca una tradizione legata al suo fondatore don Peppino, fondazione
avvenuta nel 1907, che dell’oratorio del duomo di Terni è stato l’anima per
decenni. Centinaia sono state le persone che hanno legato la loro giovinezza a
questa struttura e alla formazione che vi hanno ricevuto. «All’oratorio
“San Gabriele dell’Addolorata” si sono formate cristianamente e civilmente intere
generazioni di giovani – ricorda il parroco don Carlo Romani - sotto la guida
di ottimi educatori, fra i quali spicca la figura di mons. Giuseppe Lombardi,
il popolare Don Peppino. All'oratorio del duomo, con l'arrivo dei Salesiani a
Terni, si aggiunse più tardi quello di S. Francesco. Ne nacque una emulazione a
carattere formativo e sportivo. Memorabili gli incontri-scontri fra l'Olimpia
del Duomo e la Bosico di S. Francesco. Dagli oratori sono usciti nei decenni
passati ottimi cristiani impegnati nell'apostolato, nella politica,
nell'associazionismo e nella vita professionale. Per decenni la diocesi si è
retta, a vari livelli, sull'apporto degli ex-oratoriani».
«Oggi occorre
formare le nuove generazioni – aggiunge don Gianni Colasanti – anche grazie
all’oratorio per garantire il futuro alla nostra chiesa diocesana. La speranza è
che l’oratorio possa accogliere tanti ragazzi , giovani ed adulti, offrire loro
un luogo di serenità, di divertimento e di valida formazione umana e cristiana».
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