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Messa solenne domenica 30 agosto nella chiesa di Sant'Egidio per festeggiare i 60 anni della nomina di monsignor Giacomo Rossi a pastore della parrocchia. Il cardinale Gualtiero Bassetti, l’arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti e don Simone Sorbaioli, attuale amministratore parrocchiale di Sant'Egidio-Lidarno, hanno concelebrato la liturgia, sottolineando le fondamentali opere caritatevoli compiute da don Giacomo in oltre 60 anni di ministero sacerdotale. Impossibile elencare tutte le attività nate dalla sua volontà e generosità. A lui si devono, per esempio, la nascita dell'organismo Caritas di Perugia-Città della Pieve, la creazione delle prime case di accoglienza per carcerati, immigrati e persone in difficoltà. E ancora, i vari campi di lavoro in soccorso alle popolazioni del Friuli, della Valnerina e dell'Irpinia colpite da terremoti. Il tutto coinvolgendo numerosi giovani della parrocchia e della diocesi. Da queste esperienze formative importanti, tanti ragazzi hanno poi scelto di svolgere il servizio civile in alternativa a quello militare. «Il ministero sacerdotale di don Giacomo è stato da sempre improntato alla carità e all'azione», ha ricordato commosso e riconoscente il cardinale nell'omelia. A seguire, il presule Chiaretti, dopo aver ripercorso gli anni giovanili trascorsi insieme in seminario, ha elogiato lo spirito d'iniziativa e pionieristico del confratello, «capace di costruire, nella seconda metà degli anni '80, il primo modello Caritas in Umbria, al quale poi tutte le altre diocesi della regione si sono ispirate». Insomma, tanti i riconoscimenti e le parole di stima e di affetto per un uomo che ha vissuto fino in fondo la propria vocazione sacerdotale. Sentimenti autentici che i parrocchiani di Sant'Egidio e Lidarno continuano a provare nei confronti del loro anziano pastore.
Paola Mannocci
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