Martedì
11 agosto in occasione della solennità di santa Chiara si è tenuta,
presso la basilica dedicata alla Santa di Assisi, la concelebrazione
solenne presieduta dal cardinale Robert Sarah, prefetto della
Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. La
cerimonia animata dal coro dei “Cantori di Assisi” ha visto la
partecipazione delle massime autorità civili e militari. Il
cardinale Robert Sarah durante l’omelia, dopo aver ringraziato
innalzando un canto di lode al Signore per esprimere la sua gioia
nell’essere presente alla celebrazione dedicata alla Santa, ha
posto l’attenzione sulla Parola di Dio e sull’Eucarestia
affermando che “non possiamo farne a meno per vivere in pienezza la
nostra esistenza. Nella vita di Santa Chiara – ha aggiunto - hanno
avuto un ruolo fondamentale; sono stati i suoi due grandi pilastri.
Santa Chiara ha cercato di vivere il Vangelo sull’esempio del
Poverello di Assisi, lei desiderava rendere la sua vita conforme
all’ideale evangelico proposto da Gesù; voleva vivere per Gesù,
in Gesù e come Gesù stesso ha vissuto. Partendo dalla Parola di Dio
e da un rapporto intenso con Gesù Eucarestia santa Chiara ha
modellato tutta la sua vita desiderando di essere la sposa di Cristo
a cui era legata intimamente. La povertà per santa Chiara e san
Francesco è stata la strada maestra per poter vivere pienamente il
Vangelo imitando Cristo che è stato povero dalla nascita fino alla
morte – il cardinale ha poi suggerito – siamo tutti chiamati a
seguire Gesù povero, umile, spogliato di ogni privilegio”. Infine
il cardinale Sarah ha ricordato, affidandoli a Dio, tutti i cristiani
perseguitati ed ha rivolto a tutti i fedeli l’augurio di far
crescere come in santa Chiara l’amicizia con Gesù tramite la
preghiera e l’adorazione. Durante la cerimonia sono stati portati
sull’altare due cesti, uno contenente i ceri e l’altro i libri
delle lodi e dei vespri offerti dalle suore clarisse.
Mercoledì
12 agosto la diocesi di Assisi - Nocera Umbra – Gualdo Tadino
festeggia il patrono San Rufino con la celebrazione alle ore 11
presieduta dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino.
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