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  03/07/2015 08:37


Perugia: grandi festeggiamenti per i sacerdoti diocesani che nel 2015 celebrano 50 anni di ordinazione



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A fine giugno la Chiesa perugino-pievese ha festeggiato il 50° di sacerdozio di sei suoi presbiteri, sei delle sue tante “colonne portanti”, ordinati tra il 26 e il 29 giugno 1965. Si tratta dei reverendi Leonello Birrettoni, parroco solidale in Mugnano, attualmente convalescente a seguito di una grave malattia, Gustavo Coletti, parroco di Ponte Pattoli dal 1973, Agostino Graziani, vicario parrocchiale di Santa Maria di Colle dal 2008, Renzo Piccioni Pignani, parroco di Badia Montecorona dal 1970, Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, e Mario Stefanoni, parroco dei SS. Andrea e Lucia nella Cattedrale dal 1980. Quest’ultimo guida anche altre parrocchie del centro storico (SS. Simone e Giuda Taddeo del Carmine, Santa Maria Nuova e San Fiorenzo), che ha festeggiato i suoi primi 50 anni di sacerdozio il 28 giugno nella chiesa della Misericordia, essendo presidente dell’omonima Confraternita.

A unire spiritualmente nel 50° di sacerdozio tutti loro, è stato il pensiero commosso per il confratello mons. Mariano Cesaroni (1941-2014), tornato alla Casa del Padre lo scorso 20 dicembre, che avrebbe anch’egli festeggiato il giubileo sacerdotale, parroco per 45 anni di Piccione e per un decennio vicario episcopale della IV Zona pastorale. Quando i sette giovani seminaristi divennero presbiteri nel 1965, fu pubblicato un articolo dal titolo: “I magnifici sette”.

Il 28 giugno, dalla cattedrale di San Lorenzo, dove mons. Sciurpa ha celebrato il suo anniversario con centinaia di amici, allievi e compagni di spiritualità e di politica di una vita, alla basilica minore della Badia Montecorona, dove mons. Piccioni Pignani ha ringraziato il Signore per il suo primo mezzo secolo di sacerdozio, si sono elevate preghiere per il compianto don Mariano. Anche il cardinale Gualtiero Bassetti, che ha concelebrato con i sacerdoti i loro giubilei, ha avuto toccanti parole per il parroco defunto e di gratitudine per quelli viventi incoraggiandoli nel prosieguo del loro ministero. Tutti loro, salutando amici e parrocchiani, hanno riconosciuto i “limiti” e i “peccati” di uomini e di preti, chiedendo “scusa”, come fa papa Francesco, se qualche volta hanno “sbagliato”.

Sbagli perdonati dalla moltitudine di amici e fedeli che ha preso parte alle celebrazioni eucaristiche del loro 50°. L’ultimo a festeggiare è stato don Graziani, in una gremita chiesa di Santa Maria di Colle, lunedì 29 giugno, prima di partire come pellegrino, insieme al parroco mons. Pietro Ortica, per la Terra Santa.

Don Coletti, nella sua Ponte Pattoli, lo scorso 27 giugno, ha idealmente abbracciato più di 800 fedeli venuti anche dalle parrocchie limitrofe. La comunità parrocchiale ha organizzato per lui, dopo la celebrazione della S. Messa, una grande agape fraterna e la lotteria il cui ricavato è stato devoluto per le opere di carità e pastorali. Tra i doni ricevuti dal parroco, un opuscolo dedicato alla sua vita semplice tra gente semplice.

Anche mons. Piccioni Pignani è stato circondato dall’affetto e dal calore di almeno 700 parrocchiani nel pomeriggio del 28 giugno, con molti dei quali ha instaurato da lustri un “vincolo spirituale e materiale” vissuto con amicizia attraverso battesimi, prime comunioni, cresime, matrimoni, benedizioni pasquali e feste paesane. Il tutto “condito” dalla semplicità e mitezza di un piccolo (di statura), ma grande nel suo ministero di curato di “campagna”. Originale e molto scherzoso è stato il dono della comunità parrocchiale per il suo parroco: una comoda poltrona (giunta a bordo di un “Apetto Piaggio”, vedi foto) dove riposarsi in canonica tra un impegno pastorale ed un altro e la corsa di primo mattino in arcivescovado, a Perugia, per il suo lavoro di responsabile di diversi settori amministrativi diocesani, nonché di presidente di «Umbria Radio».

Infine, come non ricordare un altro “storico” parroco perugino, che, sempre nel 2015 (il 4 settembre), compie 50 anni di sacerdozio, mons. Luigi Stella, che ha guidato la comunità parrocchiale di San Raffaele Arcangelo in Madonna Alta per quasi mezzo secolo. Mons. Stella, nato il 2 ottobre 1932, è stato uno dei primi sacerdoti ad avere la «vocazione adulta», entrando in Seminario a 29 anni, dopo aver conseguito la laurea di dottore in Agraria e lavorato per tre anni come impiegato all’Ufficio per i contributi agricoli unificati, ricoprendo, nel contempo, l’incarico di presidente dell’Azione cattolica diocesana giovanile.

Sono tutte belle figure di presbiteri di una Chiesa viva, che fa prezioso tesoro del suo passato per costruire il suo futuro, esortando i giovani preti a prendere esempio dai loro confratelli più anziani.




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