Anche la splendida realtà dei mass media dell’Umbria con professionalità di tutto rispetto, che dà lavoro a centinaia di operatori in diversi suoi settori, non è immune dalla grave crisi che stiamo vivendo. In questi ultimi giorni mi giungono notizie assai preoccupanti per alcuni media umbri, come la sede regionale dell’agenzia nazionale «Ansa» e il quotidiano locale «Il Giornale dell’Umbria». Si tratta di una crisi che potrebbe investire a breve anche altri media che hanno scritto e continuano a scrivere la storia del giornalismo contemporaneo umbro.
Potremmo avere decine di operatori dell’informazione senza più lavoro, o con il futuro a rischio, con gravi conseguenze che possiamo immaginare per le loro famiglie. Questa difficile situazione si va ad aggiungere a quella già nota di migliaia di uomini e donne, giovani e adulti, che hanno perso il lavoro dall’inizio della crisi a causa della chiusura o del ridimensionamento di centinaia di realtà produttive sia piccole che medio-grandi.
Come ho avuto modo di esprimere la mia solidarietà-vicinanza a quanti nella nostra regione sono disoccupati, cassaintegrati o hanno un lavoro precario, anche agli operatori dei media dico che la Chiesa è vicina a tutti voi ed è certa nell’impegno degli organismi della vostra categoria e delle Istituzioni civili affinché la vostra attività non venga seriamente compromessa.
Soprattutto rivolgo il mio appello a quanti detengono il “potere decisionale” sulle vertenze in atto, di adoperarsi affinché si passano trovare tutte le soluzioni possibili per garantire continuità di servizio d’informazione e, quindi, di lavoro. A tutti ricordo di non tralasciare quanto è scritto nella nostra Costituzione riguardo alle tutele e alle garanzie in materia di libertà di espressione e di stampa e, in modo particolare, sul sacrosanto diritto al lavoro. Quest’ultimo, come ci ricorda spesso papa Francesco, dà dignità alle persone e alle famiglie.
Gualtiero Card. Bassetti
Presidente della Ceu
Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve
