26/06/2015
18:18
|
|
Gubbio: le primitive sculture di Bernarda Visentini dedicate alla terra, esposte alla Chiesa di Santa Maria Nuova
|
|
La
Chiesa di Santa Maria Nuova di Gubbio, si è rivelata negli ultimi mesi uno
straordinario contenitore per mostre contemporanee, dopo l’esperienza
internazionale della mostra TewnsArt la Chiesa sarà lo scenario di un nuovo
appuntamento con l’arte contemporanea . Ed è così che il Polo Museale Diocesano
di Gubbio, presenta la mostra dal titolo “Nel grembo dell’antica madre Terra”, personale di scultura dell’artista Bernarda
Visentini. Originaria di San Pietro al Natisone, provincia di Udine, laureata
in materie letterarie, espone con continuità dal 1980. I suoi studi e
l’esperienza dei viaggi alla ricerca delle prime tracce dell’Uomo nei diversi
siti archeologici diventano elemento di mediazione tra presente e passato e si
concretizzano in personalissime elaborazioni scultoree che ripropongono i temi
fondanti della vita. Molti illustri critici e scrittori si sono occupati della
sua arte per cui è inserita in numerose pubblicazioni ed enciclopedie.
Tanti sono i premi conseguiti nel corso degli anni, fra i quali il premio
Eccellenza Stilistica-Palermo, il premio della critica al Concorso
internazionale Tokyo 2011, il Premio dei Normanni-Monreale, il premio Primo
Concorso Effetto Arte con Paolo Levi, il premio Oscar dell’Arte con J. Charles
Spina-Montecarlo. Ha esposto in sedi prestigiose quali Milano-Castello
Sforzesco; Udine-Chiesa di S. Antonio Abate e Università degli Studi;
Roma-Università degli Studi La Sapienza (Triennale di Arti Visive) e Sale del
Bramante (“Da Caravaggio ai nostri giorni”, a cura di Paolo Levi); Palermo-1a e 2a Biennale
e “Porto Franco-100 artisti selezionati da Vittorio Sgarbi”; Torino-Museo Miit;
inoltre in Valcamonica (Convegni internazionali di Arte Preistorica), in
Austria, Ungheria, Slovenia. E’ inoltre Accademico delle Avanguardie Artistiche
e fa parte dell’Accademia de “ i 500” per le Arti Scienze e Cultura-Roma,
in qualità di Accademico di Merito, esponente del mondo artistico e culturale
italiano. “La scultura primitiva, simbolica e fortemente evocativa di
Bernarda è come una memoria che viene fuori dalle tenebre – spiega Elisa
Polidori del Polo Museale Diocesano di Gubbio - il mondo di ieri, che
riguarda anche l’arte preistorica, riemerge come ricordo prenatale.”
Questa è la via dell’Arte, che piace quando ci ricorda qualcosa che
sapevamo già. Si rivela così fine conoscitrice del linguaggio dei primordi,
assimilato attraverso numerose ricognizioni in siti archeologici e liberamente
interpretato con una sensibilità contemporanea, l’artista tarcentina offre
un’ampia carrellata delle sue creazioni che rimandano all’originario legame tra
Uomo e Cosmo. Slanciandosi in verticale, come dolmen e menhir, oppure in
orizzontale, le sculture della Visentini spesso si rifanno agli sviluppi
architettonici di camere e templi megalitici. Sapori arcaici hanno anche le
tante forme ispirate alla cultura mediterranea della “Dea madre”. Su tutto, una
teoria di segni incisi nella materia: sono gli “psicogrammi”, che la stessa
artista definisce come le tracce “informali” generate dalle sue emozioni, oppure
gli “ideogrammi”, cioè le cifre d’un pensiero atavico che ha attraversato i
millenni per comunicare con l’umanità d’oggi in forma di rete, losanga,
spirale, chevron, cerchio o serpente. La mostra organizzata e promossa dal Polo
Museale Diocesano di Gubbio sarà aperta al pubblico nei giorni ed orari di
apertura della chiesa, con ingresso libero. Per informazioni contattare il
numero 0759220904 – info@museogubbio.it
|
|
|
|
|