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  25/06/2015 20:16


Firmato il Protocollo d’intesa pro attività del “Solomeo Rural Hospital” in Malawi dai rappresentanti delle Istituzioni coinvolte nel prosieguo del progetto



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Hanno siglato il Protocollo d’intesa a sostegno delle attività del “Solomeo Rural Hospital” in Malawi, nel pomeriggio del 25 giugno, presso la Curia arcivescovile di Perugia, la presidente della Regione Catiuscia Marini, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti (anche in rappresentanza della Diocesi di Zomba), Federica Cucinelli dell’omonima Fondazione, il presidente degli “Amici del Malawi” mons. Saulo Scarabattoli, e i presidenti dell’Afas e della Federfarma Virgilio Puletti e Augusto Luciani.

Dopo la firma è intervenuto il cardinale Bassetti, che ha sottolineato quanto sia «molto importante quest’opera sanitaria. E’ un impegno che noi abbiamo nei confronti del Malawi, in particolare della Diocesi di Zomba. Il nostro aiuto non è una beneficenza, ma di promozione umana. E’ un modo di agire esemplare, perché la beneficenza non risolve mai radicalmente i problemi. Noi non siamo riusciti al cento per cento, ma in quello che abbiamo fatto e stiamo facendo vogliamo sempre porre dei semi che possano svilupparsi. Le opere che abbiamo realizzato in Malawi sono volte alla promozione della persona, soprattutto dei giovani che vanno aiutati nel realizzarsi attraverso il lavoro». Il cardinale ha poi detto: «Dobbiamo essere grati alla Provvidenza, perché con il sostegno-incoraggiamento di realtà imprenditoriali private, come la Fondazione Cucinelli, e di Istituzioni civili, in particolare la Regione Umbria, si è potuto agire in sinergia nella costruzione di questo Ospedale inaugurato quattro anni fa e che oggi, attraverso questo Protocollo d’intesa, possiamo proseguire l’opera affrontando un futuro che è abbastanza incerto da noi, figuriamoci per il continente africano».

Per la presidente della Regione si tratta della «prosecuzione di un protocollo importante di collaborazione e cooperazione di carattere solidaristico ed umanitario, che ha come protagonista l’Archidiocesi di Perugia. La Regione Umbria ha collaborato sin dal primo anno nell’applicare la legge regionale 18/2004 inerente agli “interventi di assistenza sanitaria in favore di Paesi extracomunitari in gravi difficoltà assistenziali sanitarie”, attingendo da essa le risorse finanziarie, ma soprattutto collaboriamo anche con la Direzione Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità e con il personale delle Aziende sanitarie che si mette a disposizione di eventuali iniziative di volontariato nell’ambito anche delle prestazioni del Servizio sanitario regionale. Queste sono le principali modalità con le quali collaboriamo e lo facciamo interpretando lo spirito del progetto che coinvolge in modo particolare la Fondazione Cucinelli, che ringrazio, oltre all’Archidiocesi di Perugia e gli altri soggetti che nella loro funzione (farmacie pubbliche e private) fanno da supporto al progetto stesso. Nell’ambito della cooperazione uno dei nostri obiettivi è quello di supportare l’attività di formazione professionale avvalendoci della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia, che, insieme alla Regione, si mette a disposizione, quando richiesto, per eventuali collaborazioni sul personale che in Malawi si occupa direttamente dell’assistenza e cura delle persone».

La presidente Marini ha poi parlato di «giornata particolare, simbolica per l’umbria sul tema dell’immigrazione», quando «questa mattina – ha ricordato – il presidente del Consiglio dei ministri ha convocato i presidenti delle Regioni sul tema dei migranti e della gestione umanitaria del loro flusso. E il progetto di cooperazione-sostegno all’attività del “Solomeo Rural Hospital” in Malawi è un tipico esempio per sottolineare come le nostre azioni debbano essere anche mirate su Paesi come il Malawi o altri simili dell’Africa, che poi sono alla base dei fenomeni migratori. Teniamo anche aperto questo canale della solidarietà e sul versante istituzionale quello della vera e propria cooperazione, che è importante per affrontare un quotidiano che ci interessa nella vita delle istituzioni sul territorio».

Apprezzamento per questo impegno a favore delle popolazioni soggette più di altre a migrare, è stato espresso da Federica Cucinelli nell’esprimere il suo giudizio positivo sull’opera svolta in Malawi, ad iniziare dal “Solomeo Rural Hospital”. «E’ importantissimo aiutare questa gente nella loro terra – ha commentato –, insegnandogli i mestieri e portando loro tutto ciò che è necessario per lo sviluppo in campo scolastico, professionale e sanitario».

Anche mons. Saulo Scarabattoli è convinto che le persone in difficoltà vanno aiutate a casa loro ed è quello che da anni fanno gli “Amici del Malawi” nel ricevere solidarietà ed aiuti economici per contribuire a costruire un futuro dignitoso ai malawiani. «Con una mano riceviamo – ha commentato mons. Scarabattoli – e con l’altra doniamo. E la cosa bella è che questo passaggio si fa con il cuore, che per noi cristiani è un segno della fraternità universale».




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