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  17/08/2015 11:32


Città di Castello: festa della Madonna delle Grazie, copatrona della diocesi



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Da alcuni giorni, nel Santuario di Santa Maria delle Grazie di Città di Castello fervono i preparativi per l’annuale festa della Madonna delle Grazie, patrona della città e della Diocesi. Numerosi sono i volontari che collaborano per la pulizia, la predisposizione degli ambienti e l’accoglienza di turisti e pellegrini. Insieme al 13 novembre, festa dei santi Florido e Amanzio, il 26 agosto è uno dei giorni più cari ai Tifernati, una data che esprime l’identità cittadina e la sua antica storia di fede, arte e cultura.

Il santuario di Santa Maria delle Grazie è il più antico santuario mariano altotiberino e, insieme a quello di Canoscio, il più noto e frequentato, anche da pellegrini provenienti da fuori Diocesi e dall’estero. La chiesa ha assunto il suo aspetto attuale a seguito dei lavori di ricostruzione terminati negli anni ’70 del XIX secolo e seguiti al disastroso terremoto del 1789, che lesionò gravemente l’edificio. La costruzione, però, è assai più antica, dal momento che la prima pietra fu posta il 5 febbraio 1306 ad opera dei frati Servi di santa Maria, l’Ordine religioso che ha costruito sia la chiesa che il retrostante convento. I frati vi sono rimasti fino alla soppressione delle case religiose da parte del governo nel 1860 e in questo lungo periodo di tempo il loro convento ha rappresentato uno dei maggiori punti di riferimento religioso e culturale della città. Basti pensare, ad esempio, alle opere d’arte prodotte per la chiesa (le pitture di Raffaellino dal Colle oggi in Pinacoteca Comunale, ma anche le tele di Ventura Borghesi o gli affreschi di Bernardino Gagliardi ancora oggi nella chiesa), ma anche alla presenza di molti frati colti, tra i quali spiccano alcuni confessori di santa Veronica Giuliani. Nel XVIII secolo, poi, si diffuse largamente la devozione per il beato Pellegrino Laziosi, canonizzato proprio grazie ad alcuni miracoli a lui attribuiti e avvenuti a Città di  Castello (i relativi processi si conservano nell’archivio storico diocesano). A motivo di questo stretto legame con la città, nel 1951 i frati, su invito del vescovo Filippo Maria Cipriani, riaprirono il loro convento, rimanendovi fino al 1962. Dal 1° gennaio 1963 la chiesa è stata eretta a Parrocchia e affidata al clero diocesano, che attualmente si occupa dell’attività pastorale sia parrocchiale che di santuario (un parroco, un diacono permanente e un altro sacerdote officiante).

La venerata immagine

Nel 1456 Giovanni di Piamonte, allievo di Piero della Francesca (Sansepolcro, 1412 circa – 1492), dipinse l’immagine su tavola raffigurante la Vergine Maria con il Bambino fra i santi Florido e Filippo Benizi e angeli. Si tratta dell’unica opera firmata e datata da questo autore, che secondo recenti studi sarebbe di origine locale (Piamonte pare essere il nome del padre), probabilmente della zona attorno a Montedoglio. Con il maestro, Giovanni collaborò nel celebre ciclo degli affreschi con le Storie della Vera Croce nella chiesa di San Francesco di Arezzo e la sua mano è ben riconoscibile in alcune scene, tra le quali quella con il trasporto della croce. La tavola di Città di Castello riscuote da subito l’attenzione dei devoti, al punto che nel 1480 il Comune decide di mettere a disposizione di un privato il terreno per costruire una cappella per ospitarla, nella piazza adiacente alla chiesa dei Servi di Maria. Nel 1518 si formò una Confraternita per la gestione del culto, che progressivamente si diffusa ampiamente in città, tra tutti gli strati sociali. Nel 1783 il Comune di Città di Castello proclamò la Madonna delle Grazie patrona della città. Fino al 1910 la sua immagine veniva scoperta alla venerazione in via ordinaria ogni venticinque anni; nel 1910 il nuovo, vescovo, il beato Carlo Liviero, ne dispose lo scoprimento due volte l’anno, il 2 febbraio e il 26 agosto; oggi, oltre che nelle principali festività mariane, viene scoperta il giorno 26 di ogni mese. La devozione alla Madonna delle Grazie è ancora molto viva, come dimostrano gli ex voto che continuano a giungere, spesso in forma anonima, al santuario.

Il predicatore

Quest’anno il consueto triduo di preparazione alla festa della Madonna delle Grazie sarà animato da padre Emanuele Cattarossi, 38 anni, frate dell’Ordine dei Servi di Maria che è stato ordinato presbitero il 7 settembre 2013 nella basilica fiorentina della SS. Annunziata. Fra Emanuele, 38 anni, ha iniziato la formazione religiosa nel convento della SS.ma Annunziata di Rovato; nel 2007 ha emesso la prima professione a Siena e dal 2007 al 2012 ha compiuto gli studi di filosofia nella Pontificia Università Urbaniana e di teologia nella Pontificia Facoltà Teologica Marianum. Attualmente sta perfezionando gli studi in storia nell’Università di  Firenze; da tempo dedito a studi di storia dell’Ordine dei Servi di Maria, è segretario dell’Istituto Storico dell’Orine e redattore della rivista “Studi Storici dell’Ordine dei Servi di Maria”.

Il programma

Il triduo avrà inizio la mattina di domenica 23 agosto, con la celebrazione delle lodi mattutine e lo scoprimento della venerata immagine della Madonna delle Grazie alle ore 7,45. Nel pomeriggio, alle ore 17,15 sarà recitato il Rosario, seguito dalla celebrazione dei Vespri e della  Messa. Ogni giorno, la celebrazione vespertina sarà presieduta dal padre predicatore. Lunedì 24 agosto, dalle ore 21 alle ore 22, si terrà una veglia di preghiera.

Lunedì 25 agosto, alle ore 21, partirà dal Santuario la tradizionale processione, che seguirà il seguente percorso: Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via delle Giulianelle, Via Campo dei Fiori, Via dei Conti, Via XI Settembre, Via Trastevere, Pomerio San Girolamo, Via del Vingone, Via della Fraternita, Via dei Fucci, Via Cacciatori del Tevere, Piazza Gabriotti, Corso  Cavour, Piazza Matteotti, Piazza Costa, Via Mazzini, Piazza Garibaldi, Via Albizzini, Piazza Raffaello Sanzio, Via Angeloni, Piazza Magherini Graziani, Via XI Settembre, Santuario di Santa Maria delle Grazie. La processione sarà presieduta da padre Emanuele Cattarossi mentre al termine il vescovo diocesano detterà una meditazione.

 Mercoledì 26 agosto 2015, giorno della festa, la venerata immagine sarà scoperta alle ore 7.30, con la celebrazione delle Lodi mattutine. La Messa sarà celebrata alle ore 8, 9, 10, 11. Nel pomeriggio, alle ore 17.30 saranno celebrati i Vespri solenne e alle ore 18.30 il vescovo diocesano, mons. Domenico Cancian, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica (la liturgia sarà animata dalla Corale “Marietta Alboni” e dal gruppo chierichetti della Parrocchia). A ricordo dell’antico legame tra il Comune di Città di Castello e il santuario mariano (fu proprio il Comune a proclamare la Madonna delle Grazie patrona della città nel 1783) il gonfalone comunale sarà esposto nel santuario durante la messa pontificale vespertina, alla quale prenderà parte in forma ufficiale anche il sindaco di Città di Castello.



 




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