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  05/06/2015 12:04


Terni: processione Corpus Domini - Mons. Piemontese: “E’ l’impegno rinnovato a spezzare il pane, l’amore, il sapere, l’esperienza sociale, la condivisione dei progetti con i fratelli. E’ la disponibilità a farci strumenti di concordia e di comunione all’interno della Chiesa e nella umana società”



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Celebrata giovedì sera a Terni la festività del Corpus Domini con la messa presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese e la processione eucaristica con il Santissimo Sacramento per le vie della città, dalla chiesa di San Francesco alla Cattedrale. Un lungo corteo di sacerdoti della diocesi, confraternite con i loro stendardi, ministranti e rappresentanti delle parrocchie e delle associazioni, animata da preghiere e canti lungo il percorso che ha toccato le vie del centro cittadino.

Un momento importante a fine anno pastorale, in cui al centro della celebrazione è l’Eucaristia, fonte e culmine della vita della chiesa, attraverso la quale si sperimenta la comunione tra le varie realtà della diocesi per sentirsi complementari nella diversità di ciascuno.

“Una memoria sacramentale nella messa, cena eucaristica, dove incontriamo Gesù vivo e vero – ha ricordato il vescovo nella sua omelia durante la celebrazione nella chiesa di San Francesco -. E’ l’espressione della nostra volontà di abbandonarci alla volontà del Padre, è l’impegno rinnovato a spezzare il pane, l’amore, il sapere, l’esperienza sociale, la condivisione dei progetti con  i fratelli. E’ la disponibilità a farci strumenti di concordia e di comunione all’interno della Chiesa e nella umana società.

E’ la gioia di sentirci riscattati uno ad uno, a caro prezzo da Gesù, che nella cena di Pasqua ci fa dono della sua pace”.

Facendo riferimento all’anno pastorale che si sta concludendo e alla chiesa diocesana il vescovo ha invitato a vivere in comunione anche nelle difficoltà: “Provenienti da ogni angolo della Diocesi, poniamo ai piedi di Gesù gioie e speranze, sofferenze e progetti, successi e sconfitte. E’ un tempo particolare quello che viviamo nella nostra città e nella nostra Diocesi per fatti ed avvenimenti che ci hanno procurato sofferenza e preoccupazioni. Ma Gesù tiene salda la barca della Chiesa tra le tempeste del mondo e rasserena e cambia i cuori induriti e feriti di quanti si abbandonano al disordine e alla irrazionalità. Sarà Gesù in mezzo a noi a guidare la  barca nella direzione giusta, a riportare il sereno.

Questa festa, con la processione, sia un canto di fede, lode e di adorazione a Gesù eucaristico per la pace nel mondo, per il bene della chiesa e della nostra chiesa particolare perché si edifichi nella comunione e nella missione evangelica affidata da Gesù ai suoi discepoli”.

La processione silenziosa, interrotta solo da preghiere e canti, ha attraversato il centro di Terni con una sosta davanti al palazzo comunale. “Sostiamo al centro della città, la nostra agorà – ha ricordato mons. Piemontese - luogo che anticamente era sede di incontri, di dibattiti, di politica, di religione,di ricerca del bene comune. Ma anche platea nella quale risuonava l’antica fondamentale richiesta del popolo, tutt’ora attuale in senso materiale, figurato e spirituale: vogliamo pane e lavoro!

Il lavoro che dà dignità all’uomo, che lo pone nella condizione di collaborare al bene comune e all’opera della creazione; il pane che rappresenta tutto ciò che pone l’uomo nella condizione di vivere fisicamente, ma anche moralmente e spiritualmente: il pane della condivisione  conviviale, dell’amore familiare, il pane del sapere, il pane della celebrazione eucaristica.

Luogo nel quale si chiede e si promuove la giustizia e la concordia: quella civile, quella sociale, quella religiosa, quella umana.

Noi credenti questa sera facciamo memoria di tutto questo. Desideriamo comunicare a tutti i nostri concittadini la gioia della nostra appartenenza a Gesù Cristo, uomo – Dio, che con la sua presenza “misteriosa” nell’Eucarestia, intende incoraggiare ogni uomo ed aiutarlo a  sollevarsi dalle sue miserie e debolezze.

Intendiamo professarci seguaci del Crocifisso e Risorto, che è presente in mezzo a noi e ci ispira sentimenti e progetti di amore, condivisione, servizio, pace e amicizia.

Avvertiamo la nostra debolezza, ma confidiamo nella forza che ci deriva da questo pane, il pane eucaristico per rinnovare i segni e i progetti di bontà di Gesù.

Da questo luogo Gesù benedice la nostra città e i suoi cittadini di ogni credo e cultura.

Benedice i malati nel corpo e nello spirito: per loro invochiamo salute e verità.

Benedice i disoccupati e coloro che sono preposti a creare politiche adeguate per il benessere di tutti. Benedice i giovani, i loro progetti e le loro speranze. Benedice tutti coloro che hanno bisogno di amore e di benedizione”.

La processione si è conclusa nella cattedrale di Terni con l’adorazione eucaristica e la benedizione solenne con il Santissimo Sacramento




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