L'Assemblea Generale della Cei ha eletto il cardinale Francesco
Montenegro presidente della Commissione episcopale per il Servizio della Carità
e la Salute e, in quanto tale, presidente di Caritas italiana e della Consulta
ecclesiale degli Organismi Socio-assistenziali. Era già stato presidente di
Caritas italiana dal 2003 al 2008 e dal maggio 2013 era presidente della
Commissione Episcopale per le migrazioni e della Fondazione Migrantes.
Auguri al neo presidente, insieme a un ringraziamento al presidente uscente,
mons. Luigi Bressan, sono stati espressi dal direttore di Caritas italiana don
Francesco Soddu che ha sottolineato come, in un quadro di continuità, si
rafforzi il servizio quotidiano dell'organismo pastorale alla costruzione di
una Chiesa di misericordia che restituisce dignità a ogni persona.
Gioia e gratitudine per il compito affidatogli sono state
manifestate dal cardinal Montenegro nelle prime
dichiarazioni al settimanale diocesano di Agrigento "L'Amico del
popolo" .
Il cardinal Montenegro, nato a Messina il 22 maggio 1946, ha
ricevuto l’ordinazione presbiterale l’8 agosto 1969. Dal 1988 è stato direttore
della Caritas diocesana di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Delegato
Regionale della Caritas in Sicilia e rappresentante regionale in Consiglio
Nazionale. Eletto alla Chiesa titolare di Aurusuliana e nominato Ausiliare di
Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela il 18 marzo 2000, ha ricevuto la
consacrazione episcopale il 29 aprile dello stesso anno. Dal maggio 2003 al
maggio 2008 è stato presidente della Commissione Episcopale per il servizio
della Carità e la Salute e quindi Presidente di Caritas Italiana. Dal febbraio
2008 è Arcivescovo di Agrigento. Nel maggio 2013 è nominato presidente della
Commissione Episcopale per le migrazioni e quindi presidente della Fondazione
"Migrantes", nonché Vescovo incaricato per la Carità della Conferenza
Episcopale della Sicilia. Nel Concistoro del 14 febbraio 2015 è creato
cardinale da papa Francesco e riceve il titolo presbiterale dei Santi Andrea e
Gregorio al Monte Celio di Roma. Il 13 aprile 2015 è stato annoverato dal Santo
Padre nel Pontificio Consiglio «Cor Unum» e nel Pontificio Consiglio della
Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
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