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  06/05/2015 09:47


CHIESA ITALIANA E TERREMOTO IN NEPAL Domenica 17 maggio 2015 in tutte le chiese d’Italia si tiene la colletta nazionale indetta dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in favore delle popolazioni colpite.



 



Mentre proseguono le operazioni di soccorso e la conta delle vittime, salite purtroppo a oltre 7.000, Caritas Nepal, impegnata nella distribuzione di ripari d’urgenza e kit igienico sanitari già dall’indomani del sisma, ha lanciato un piano di intervento organico in favore di 20.000 famiglie (circa 100.000 persone) per i prossimi due mesi, con un costo di oltre 2,5 milioni di euro. Il piano prevede la distribuzione di :

- kit per alloggi temporanei: teloni, corde, materassini, coperte;

- kit di generi non alimentari di prima necessità: lampade a energia solare, taniche, secchi, pentole e utensili da cucina;

- pastiglie per la potabilizzazione dell’acqua;

- kit igienico sanitari. I kit igienico sanitari sono composti da: sapone, disinfettante, panni sanitari, panno di cotone, biancheria, asciugamani, spazzolino e dentifricio.


L’intervento è rivolto alle famiglie le cui abitazioni sono crollate o sono state severamente danneggiate, con priorità per le più vulnerabili quali: donne capofamiglia, minori non accompagnati e disabili.

Caritas Nepal prevede anche un accompagnamento e attività di formazione nell’utilizzo dei materiali forniti, oltre che un monitoraggio successivo, anche al fine di prevenire abusi e sfruttamento soprattutto nei casi di maggiore vulnerabilità. Si sta inoltre predisponendo la raccolta dei bisogni per la fornitura di sostegno psicosociale e per l’impostazione di un successivo piano di ricostruzione e riattivazione socio-economica.

L’intervento si concentrerà su ulteriori 7 distretti tra quelli maggiormente colpiti dal terremoto che si aggiungono a quelli già raggiunti.

Complessivamente l’intervento Caritas finora si sviluppa nelle seguenti zone: Kavre, Ghorka, Nuwakot+Rasuwa, Sindupalchowk, Dhading+Makwanpur, Okhaldhunga+Sindule, Lamjung, Lalitpur, Bhjaktapur, Khatmandu.

Caritas Italiana ha già messo a disposizione un primo contributo a sostegno del piano di Caritas Nepal e per domenica 17 maggio 2015 la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, ha indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le parrocchie, come segno della concreta solidarietà della Chiesa in Italia.

La Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, ha indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 17 maggio 2015, come segno della concreta solidarietà di tutti i credenti verso le popolazioni del Nepal provate dal violento terremoto dello scorso 25 aprile.

Questa iniziativa della Chiesa italiana trova piena rispondenza nel popolo italiano e risonanza nella Presidenza di Caritas Italiana.

Rilanciando la raccolta straordinaria indetta dalla CEI, Caritas Italiana invita pertanto le Caritas diocesane ad animare e preparare la colletta del 17 maggio, trasferendo poi integralmente e sollecitamente, entro un mese, le offerte raccolte a Caritas Italiana, secondo le modalità sotto riportate.

Caritas è presente in Nepal ed è sostenuta negli interventi da Caritas India e da tutta la rete Caritas.

Dopo essersi concentrati sugli aiuti agli sfollati nella capitale, da giorni dei team Caritas hanno raggiunto alcune zone più periferiche come Gordkha, Sindhupalanchowk, Nuwakot, Lamjung, Rasuwa, Dhadhing, Kavre e Okheldhuga. Le priorità restano cibo, acqua e riparo. Si sta anche cercando di fornire un sostegno psico-sociale. Finora sono state raggiunte circa 4.000 famiglie.Sono state già distribuite 10.000 tende e 3.000 teloni cerati.

Mentre continua purtroppo a salire il numero dei morti – ha detto S.E. Mons. Luigi Bressan, presidente di Caritas Italiana – vogliamo come Chiesa italiana far sentire la nostra vicinanza alla popolazione del Nepal, nella preghiera e nella solidarietà concreta. Come in ogni emergenza è altrettanto importante una pianificazione e organizzazione degli aiuti per rispondere in modo mirato alle esigenze delle famiglie colpite. Sono certo che anche questa volta ci sarà una risposta generosa del popolo italiano”. 




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