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  29/04/2015 11:37


Orvieto: il restauro conservativo del Sacro Corporale del Miracolo di Bolsena venerato nella Cappella del Duomo di Orvieto



Cattedrale di S. Maria  Assunta , sacrestia - Primo sopralluogo del  05.02.2015  nel corso del quale alla presenza del Vescovo Mons. Benedetto Tuzia, di Don Stefano Puri – Presidente del Capitolo del Duomo, di Don Marco Pagnotta – Parroco della Cattedrale, di Mons. Luigi Farnesi – Direttore dell’Archivio Vescovile,  di Don Zeffiro Tordi - Camerlengo del Capitolo, di Don Francesco Valentini – Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Orvieto,  dell’Avv. Francesco Venturi – Presidente dell’Opera del Duomo e del Dott. Giuseppe Mearilli – Segretario dell’Opera del Duomo, vengono proposti dalla la  Restauratrice Ester Giovacchini gli interventi conservativi da eseguire in loco sul Sacro Corporale, consistenti nelle operazioni di ripresa fotografica dettagliata a luce normale e in fluorescenza UV , la velatura autoportante per evitare il sollevamento delle parti di tessuto degradate e la disinfestazione con Azoto atmosferico.

Questa mattina, nel salone dell’Episcopio di Orvieto Mons. Benedetto Tuzia, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, Ester Giovacchini, esperta in restauro conservativo, l’avv. Francesco Venturi, presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto, Don Stefano Puri, presidente del Capitolo dei canonici hanno incontrato i giornalisti e gli operatori dell’informazione per presentare i risultati del restauro conservativo del Sacro Corporale del miracolo di Bolsena che si venera nella cappella del Duomo di Orvieto.

Sono stati eseguiti una serie di esami sul Sacro Corporale, ha detto Mons. Tuzia, vescovo di Orvieto-Todi.. Quasi un check-up che ha unito aspetti di alta professionalità con un profondo sentimento di fede. Siamo portati quasi a pensare che ci sia una grande luce, che proviene da questa professionalità. C'è bisogno anche della luce della fede che porta a entrare nel mistero. Il Corporale narra di un fatto misterioso, in cui la luce aiuta ad entrare meglio. Questa lunga indagine è stata quasi una contemplazione, prolungatasi dal 23 febbraio al 27 marzo, in coincidenza con la Quaresima per arrivare all'ostensione nel giorno di Pasqua. Si è trattato di un intervento di natura conservativa. Uno sguardo approfondito, scientificamente attento ma sostenuto anche dalla fede, da cui è emerso che lo stato di salute del Corporale che non è poi così ottimo. Questo ci mette di fronte all'esigenza di come comportarci per salvaguardare questa reliquia, consentendone una fruizione nei modi che non la mettono in pericolo”.

Successivamente ha svolto una attenta e approfondita relazione, corredata di splendide diapositive Ester Giovacchini, esperta in Restauro conservativo e di tessuti antichi. Le diapositive sono state eseguite da Massimo Roncella.

 

La Giovacchini ha detto: Nel rispetto della preziosa Reliquia, dei tempi richiesti e circoscritti al periodo quaresimale per consentirne l’ostensione  il giorno della Pasqua, come da volontà espressa dal Vescovo S. E. Mons. Benedetto Tuzia e su richiesta del Presidente del Capitolo del Duomo Don Stefano Puri, il 5 febbraio 2015, presso la sacrestia della Cattedrale di Orvieto,  ho esaminato il Sacro Corporale del Miracolo Eucaristico di Bolsena e proposto un intervento di tipo conservativo in loco. Previa comunicazione al Soprintendente Fabio De Chirico (S.B.S.A.E dell’Umbria) dal giorno 23.02.2015, al 27. 03. 2015, con la costante presenza di Ester Giovacchini, coadiuvata durante le fasi salienti, dalla Restauratrice Danielle Yvonne Dusoczky, sono stati eseguiti interventi conservativi durante i quali sono emerse interessanti scoperte. Ogni operazione è stata preceduta da una meticolosa documentazione fotografica in luce normale ed in fluorescenza ultravioletta (UV), eseguita dal Fotografo Massimo Roncella di Orvieto. Il Sacro Corporale di cm 48,5x51,5, prodotto in tela di lino, è ancorato ad ago su un tessuto di raso in seta avorio, che a sua volta è applicato su una tavoletta di legno dolce con chiodi posti lungo lo spessore dei bordi. Mostra n. 20 settori rettangolari prodotti da pieghe originarie e dall’antico sistema di sospensione visibile in forma di gruppi di fori esistenti sia sul Sacro Lino che sulla sottostante tavoletta lignea. Ogni sezione restituisce depositi biologici costituiti da sangue, scisso in plasma e siero, riprodotti per trasmissione in modo speculare e simmetrico nel rispetto delle pieghe originarie. Il Sacro Corporale  è composto da n. 4 frammenti di cui due visibili e due interposti, riconducibili ad un unico manufatto, anticamente piegato per essere adattato al prezioso reliquiario eseguito dall’orafo senese Ugolino di Vieri nel 1338. I dati tecnici assimilati ai rilievi grafici eseguiti in scala 1:1, determinano le reali dimensioni del Sacro Corporale, esprimibili in cm 71,5x77,5 (+/-). Il precario stato di conservazione del Sacro Corporale e della parte lignea, posto a confronto con la documentazione fotografica del 1978, è confermato attraverso  aumenti dimensionali delle lacune e la presenza di nuove fessurazioni e mancanze imputabili allo stress della tensione associata agli sbalzi microclimatici, alle trasferte ed alla costante esposizione alla luce verificatasi negli ultimi 37 anni. Il recupero della tavoletta lignea eseguito tramite materiale consolidante, la velatura autoportante del Sacro Corporale con tela serica di Crepeline in tinta e l’applicazione sul verso di un telo di seta con funzione di contenimento, sono operazioni conservative che restituiscono alla preziosa Reliquia la possibilità di preservare, temporaneamente, la caduta di fibre e/o di frammenti, di essere esposta in verticale, entro reliquiario esistente in argento con un nuovo vetro dalle elevate caratteristiche di resistenza, durevolezza, antiriflesso, stratificato e con protezione UV. Alla disinfestazione in bolla termoplastica con Azoto Atmosferico, realizzata con esito positivo dalla  Ditta Tirrenia srl (Genova), dal giorno 02.03.2015 al giorno 27.03.2015, con controlli diretti di UR in bolla, ha fatto seguito l’operazione di micro-aspirazione con raccolta delle polveri entro contenitore  sterile, sigillato e consegnato al Capitolo del Duomo. Le fasi di recupero sono state accompagnate da rilevamenti dei dati ambientali del Tabernacolo lapideo e della Cappella del Sacro Corporale.

 

La Restauratrice Ester Giovacchini, in occasione della presentazione dei lavori effettuati, il giorno 26.03.2015 presso la Casa diocesana di Spagliagrano di Todi, rivolta al Vescovo S.E. Mons. Benedetto Tuzia ed ai Sacerdoti della Diocesi di Orvieto e Todi, dopo aver dato lettura del Vangelo di Giovanni 19, 31-37, ha comunicato sette precetti per la migliore conservazione del Sacro Corporale concludendo che il Vangelo e le Scritture ci impongono il dovere di tramandare la Reliquia del Sacro Corporale del Miracolo Eucaristico di Bolsena affinché i nostri posteri possano “volgere lo sguardo a colui che hanno trafitto”.

I giornalisti presenti alla conferenza stampa hanno animato l’incontro con interessanti domande volte ad approfondire i dati presentati.

 

                                                                                      




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