Il
24 marzo la Chiesa italiana celebra la 23a Giornata di preghiera e
digiuno in memoria dei missionari martiri, nel ricordo sempre vivo di
questo giorno, data dell’uccisione dell’arcivescovo di San
Salvador mons. Oscar Romero (1917-1980). In attesa del riconoscimento
da parte del Santo Padre del martirio di questo Pastore - la
Commissione della Congregazione per le cause dei santi ha già
riconosciuto la sua uccisione in odium fidei - i cristiani sono
invitati a fare memoria di tutti i missionari e missionarie che ogni
anno perdono la vita a causa del Vangelo, operatori della Carità
cristiana nelle zone più povere del mondo.
Lo
scorso anno sono stati ventisei i missionari, insieme alle centinaia
di laici, ad essere uccisi in attentati e atti di terrorismo. Questa
Giornata, inoltre, è non solo di memoria ma anche di intercessione
per il dono della pace e di una fraternità vera tra tutti i popoli
nel rispetto di ognuno e soprattutto delle minoranze etniche e
religiose.
«Nella
nostra regione i vari Centri missionari diocesani – spiega la
delegata perugina Annamaria Federico – hanno segnalato che ci sono
varie parrocchie che aderiranno alla 23a Giornata con la celebrazione
della Veglia di preghiera e della Via Crucis Missionaria». Ad
esempio, a Perugia, la preghiera per i missionari martiri si svolgerà
martedì 24 marzo, a partire dalle 16.30 fino alla 19.30, nella
chiesetta del Collandone in Corso
Vannucci (di fronte all’Hotel Posta)
con la celebrazione della Veglia e dell’Adorazione missionaria.
Continua inoltre ogni martedì, sempre nella chiesetta del
Collandone, l’Adorazione missionaria proposta dagli animatori del
Centro missionario diocesano, che si svolge dalle ore 17.30 alle
18.30, ed ogni secondo martedì del mese viene celebrata, alle ore
16.30, la S. Messa, in cui si prega per tutti i missionari del mondo
e per le loro tante necessità.
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