Da
Assisi un nuovo messaggio di speranza per un impegno concreto per il
bene. E’ quello che è stato diffuso venerdì 6 marzo con
l’inaugurazione del primo “Giardino dei Giusti” di Gariwo in
Umbria individuato nella curia vescovile di Assisi. Nella Giornata
europea dei Giusti anche la città del Poverello in contemporanea con
molte altre città in tutto il mondo è entrata a far parte del
progetto
internazionale fondato da Gabriele Nissim che nasce dall'idea degli
alberi dedicati ai Giusti allo Yad Vashem di Gerusalemme ma si
allarga a coloro che in situazioni di conflitto etnico e violazione
dei diritti umani hanno agito per il bene e la salvezza del loro
prossimo, soprattutto nei contesti genocidiari anche successivi alla
Shoah. Il Giardino nasce dunque per il ricordo perenne di persone
viventi o non viventi che a rischio della propria vita e/o della
propria libertà e/o dei propri beni e diritti hanno salvato la vita
a vittime innocenti di persecuzioni etniche e/o religiose.
L’iniziativa, organizzata dalla Diocesi di Assisi-Nocera
Umbra-Gualdo Tadino, dall’Opera Casa Papa Giovanni che ha
realizzato il Museo della Memoria nel 2011, dal Comune di Assisi e
dall’Associazione Italia-Israele di Perugia che ha lanciato la
proposta, rappresenta un eccezionale segnale di impegno per i diritti
umani nell'attualità e nella contemporaneità. Toccanti le parole
del vescovo della diocesi di Assisi monsignor Domenico Sorrentino che
ha sottolineato la necessità di “riportare la persona al centro e
di riappropriarsi del bene anche attraverso queste iniziative che
mettono in risalto valori positivi rispetto a situazioni ed episodi
in cui i diritti umani vengono violati e schiacciati”.
Un
impegno concreto è arrivato dall’assessore all’Istruzione del
Comune di Assisi Serena Morosi che ha sottolineato “l’alto valore
simbolico dell’iniziativa e la volontà di coinvolgere tutte le
scuole del territorio per tenere viva la speranza e tradurre questa
esperienza del passato nella realtà quotidiana dei nostri giovani”.
Da
parte di Salvatore Pennisi, in rappresentanza del Gariwo, c’è
stato un approfondimento sulla figura del “Giusto” oggi. “Colui
che non è acquiescente e si ribella a certe situazioni, mettendo a
repentaglio anche la proprio vita per il bene altrui. Nel vocabolario
del Giusto ci sono le parole: responsabilità, coraggio, inclusione,
accoglienza”. Ecco perché l’associazione di Nissim lavora molto
con le scuole, attraverso visite e progetti didattici. “L’ingresso
di Assisi nel circuito dei Gariwo – ha concluso Pennisi – non può
che onorarci per l’alto valore storico, simbolico e spirituale che
questa città rappresenta”.
Il
past presidente dell’associazione Italia-Israele di Perugia Alberto
Krachmalnicoff, ricordando che la sua famiglia ebrea è stata salvata
da una famiglia di Giusti di Perugia, ha lanciato d’idea di
estendere questa iniziativa in tutta l’Umbria con l’apertura di
altri Giardini nelle altre città dove ci sono stati esempi positivi.
La cerimonia si è conclusa con la sottoscrizione del documento di
adesione al progetto del Gariwo da parte degli enti promotori e allo
scoprimento della targa posta all’ingresso della curia vescovile
attraverso la quale viene ricordato l’alto valore simbolico del
luogo, dove nella seconda Guerra mondiale, si concentrò l’attività
dell’organizzazione clandestina guidata dal vescovo monsignor
Placido Nicolini che salvò circa 300 ebrei.
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