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  03/03/2015 14:07


Terni: inaugurazione il 6 marzo della Cronotassi Episcoporum nel cortile del Vescovado. La diocesi fa conoscere la sua storia lunga duemila anni.



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Venerdì 6 marzo si terrà l’Inaugurazione e benedizione della Cronotassi Episcoporum e l'intitolazione del Cortile dei Vescovi presso la Curia Vescovile di Terni, evento promosso dal vescovo della Diocesi Terni Narni Amelia, padre Giuseppe Piemontese, e da presidente dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, Giampaolo Cianchetta.

La grande Cronotassi si compone di quattordici lastre in sottili lamine di acciaio, nelle quali sono incisi i nomi dei presuli e il periodo di tempo che hanno governato le diocesi di Terni, quelle di Narni, di Amelia e di Otricoli, oggi tutte riunite nella diocesi di Terni-Narni-Amelia. Lastre che sono collocate sull'intera facciata sinistra della Cattedrale all'interno del Cortile del Vescovado, che assumerà la denominazione di Cortile dei Vescovi.

L’opera è stata realizzata con i contributi dell'Acciai Speciali Terni, che ha fornito le lastre, e del Polo di Mantenimento Armi Leggere di Terni che ha provveduto alla raffinata opera d'incisione.

La cerimonia solenne dell'inaugurazione (in programma alle ore 17.30 nel cortile del palazzo Vescovile), sarà preceduta alle ore 16 al Museo diocesano di Terni dalla rievocazione storica delle vicende delle sedi vescovili di Otricoli, Amelia, Narni e Terni, con la relazione del prof. Edoardo D’Angelo che illustrerà le fasi della ricerca storica, la più ampia ed esauriente effettuata fino ad oggi.

Interverranno al convegno, coordinato dal giornalista Tg1 Rai Piero Damosso, don Claudio Bosi, direttore ufficio Beni culturali della diocesi, Edoardo D'Angelo, docente di filologia, Lucia Morselli amministratore delegato Acciai Speciali Terni, colonnello Ezio Vecchi direttore del Polo di Mantenimento Armi Leggere di Terni.

Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, anche a nome del sindaco di Narni e del sindaco di Amelia offrirà il suo contributo quale rappresentante di tutta la comunità.

Mons. Piemontese concluderà gli interventi con la sua relazione inaugurale.

Accompagnerà l’intera cerimonia al Museo diocesano e nel cortile del Vescovado il commento musicale della Schola cantorum diocesana diretta dal maestro don Sergio Rossini, mentre il servizio d'ordine sarà curato dagli scout Agesci guidati da Giulia Miccioni. Saranno presenti le autorità cittadine e personalità del territorio, i sindaci dei comuni della Diocesi insieme ai parroci della Diocesi, i movimenti ecclesiastici, le associazioni culturali, le istituzioni scolastiche e la scuola cattolica paritaria Istituto Leonino.

 

«Queste lastre sono la memoria di quanto hanno saputo fare in passato i vescovi che sono stati padri, maestri, sacerdoti, pastori, guide, educatori, formatori - commenta il vescovo Giuseppe Piemontese -. E’ la Chiesa di Cristo presente e operante in questo territorio, dove i cristiani, sotto la guida dei pastori, con la Parola e i sacramenti raggiungono la pienezza della vita cristiana. Tante menti illuminate hanno operato per il bene di queste città. La lunga serie di predecessori, molti dei quali santi pastori, sono stati amanti di questa terra e difensori del popolo. Hanno contribuito a definire l’identità umana, culturale e spirituale del nostro popolo: buono, generoso e cristiano. Gli eventi e le coincidenze della storia hanno portato alcune volte anche a caduta di stile. Ma la ricchezza di tradizione, di cultura e di umanità è stata di gran lunga maggiore dei limiti, e ci affidano la responsabilità di essere all’altezza di compiere altrettanto bene civile, sociale, morale e cristiano di quanto non ne abbiano compiuto questa serie di pastori».

 

«La Diocesi ha voluto "apparecchiare" il bimillenario della sua costituzione, come se avesse scoperto un suo diario nascosto e oggi pubblicarlo postumo – spiega il presidente dell’Istituto diocesano per il Sostentamento del Clero Giampaolo Cianchetta -. Una lista fatta di 298 nomi, il primo dei quali San Pellegrino già presente a Terni nel II secolo e che precede di ben due secoli quel San Valentino, patrono di Terni; una curiosità sconosciuta a tantissimi ternani, che la ricerca ha messo in luce. Vescovi, ognuno con la propria identità: un carico straordinario di storia e di storie».

 

Molto interessante il cartiglio che descrive l'opera nel quale c'è scritto in latino: "Così come li vedi, qui ci sono incisi i nomi dei Vescovi che si sono succeduti in sequenza temporale nel governo delle Diocesi di Amelia Narni e Terni e oggi Terni-Narni-Amelia e dell'antica sede titolare di Otricoli. Mentre Francesco siede sul soglio pontificio e Giuseppe Piemontese OFM Conv. governa la Diocesi, questa eccelsa opera è stata convenientemente eseguita dalle industriose mani degli operai della Fabbrica d'Armi dall'acciaio fuso nelle Acciaierie di Terni".

 

«Non vi è dubbio che la Cronotassi, con le sue splendide lastre, racconti una storia da conoscere da vicino sia da fedeli sia da cittadini – aggiunge Cianchetta -. La città si è arricchita nel panorama culturale di un nuovo e prezioso manufatto: la cronotassi rappresenta uno scrigno di storia ricco di duemila anni.

Le quattordici lastre rappresentano un'opera preziosa che merita di essere conosciuta perché diventa patrimonio della collettività anche perché in tali manufatti artistici si sono affermate le competenze tutte ternane delle maestranze dell'Acciai Speciali Terni e del Polo di Mantenimento delle Anni Leggere. Fabbriche che, come la Diocesi, intersecano anch'esse la nostra città».




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