versione accessibile ::
ARCHIVIO
  17/02/2015 15:53


Perugia: la comunità cristiana si appresta ad entrare in Quaresima, «un tempo che ci invita a prenderci cura dei nostri fratelli». Le comunità parrocchiali sono esortate a sostenere il “Fondo di Solidarietà delle Chiese umbre” a favore delle famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro



Clicca sulla foto per ingrandirla !

«La Quaresima è un tempo che ci invita a prenderci cura dei nostri fratelli, o meglio con le parole di papa Francesco: "un tempo propizio per mostrare questo interesse all'altro con un segno, anche piccolo, ma concreto, della nostra partecipazione alla comune umanità"». Ad evidenziarlo è la direttrice della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, Daniela Monni, nel presentare la “Quinta Raccolta” del “Fondo di Solidarietà”, che «vuole essere un segno di attenzione per chi, perdendo il lavoro, ha perso anche la speranza nel domani».
«I posti di lavoro persi in questi anni hanno lasciato profonde ferite nella vita di molte famiglie e per le oltre 2.300 aiutate dal “Fondo delle Chiese umbre” è stato un piccolo segno che certamente non ha risolto tutti i loro problemi, ma un segno di attenzione, di vicinanza alla loro difficoltà. Come diceva un padre di famiglia: "nella notte più nera, ho avvertito di non essere solo". A sottolinearlo è ancora la direttrice della Caritas perugina, che nella vita professionale è un’imprenditrice. «Sarebbe bello veder presto tornare il lavoro – prosegue la dott.ssa Monni –. Alcuni si illudono che possa tornare per volontà di qualche “tavolo” più o meno allargato, ma manca a volte la consapevolezza della radice del male di questo tempo. Non si possono globalizzare i mercati senza rendere uniformi le regole, quel sistema di leggi del lavoro, ambientali, fiscali che stabiliscono la cornice essenziale di una società. Se penso alle tante imprese spazzate via dal vento forte di questa crisi..., beh penso che tanti posti di lavoro si sarebbero potuti salvare in un contesto di regole sane».
«Purtroppo aver lasciato al mercato da solo la possibilità di autoregolarsi – afferma Daniela Monni –, ha lasciato molti tra la macerie, nei Paesi poveri prima, nella vecchia Europa ora. Si è creato un sistema le cui cause di squilibrio gli ultimi successori di Pietro hanno sempre colto con sapienza. In attesa che i governanti prendano quelle decisioni che sole possono preservare il pianeta da gravi squilibri, è questo il tempo per ogni cristiano, per ogni uomo e donna di buona volontà di guardare oltre, cercando di tendere una mano a chi ha perso tutto, specie la dignità del lavoro. A volte ci sembra che le risorse sono poche e dovremmo riflettere maggiormente da quali monadi pericolose sono assorbite. Proprio in questi anni il gioco d’azzardo nella nostra regione, come nel resto d’Italia, è diventato un preoccupante generatore di povertà, capace di assorbire oltre tre milioni di euro al giorno. Questa cifra, che rappresenta su base annua circa il 7 per cento del Pil umbro, segna una sconfitta, la perdita della speranza, il ripiegamento dell’orizzonte verso il basso, una dipendenza, la ludopatia, che colpisce trasversalmente persone di ogni sesso, età, provenienza».
«Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima – ricorda la direttrice della Caritas perugina – invita ogni comunità ad abbattere questa indifferenza globalizzata che ci porta a considerare normale avere sotto casa, a scuola famiglie sole, disperate, senza lavoro. Abbiamo bisogno di un cuore povero, capace di spendersi per l’altro, un cuore forte, misericordioso, vigile e generoso perché le nostre comunità diventino "delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza"».
«Se la “Quinta Raccolta” per il “Fondo di Solidarietà” raccoglierà non solo soldi – auspica Daniela Monni –, ma consapevolezza che abbiamo bisogno di un cuore nuovo, generoso fino a riscoprire l’antica “decima” per chi è in difficoltà, allora non sarà passata invano, e ci avrà aiutato ad abbattere il muro dell’indifferenza, perché dietro alle 2.300 e più famiglie che hanno ricevuto l’aiuto del “Fondo” ci sono volti, storie, vite che poco spazio lasciano all’indifferenza».
            Non da ultimo la direttrice della Caritas rivolge il suo sentito ringraziamento a quanti hanno permesso di aiutare tante famiglie negli ultimi cinque: «le Fondazione Cassa di Risparmio, numerosi privati benefattori, mille e più bambini delle parrocchie perugino-pievesi che hanno “cantato la speranza” per i loro coetanei con i genitori disoccupati e tutti coloro che nelle Commissioni diocesane e nella Segreteria generale del “Fondo” hanno lavorato gratuitamente, consentendo di distribuire ai nuclei familiari in difficoltà oltre 3milioni di euro raccolti».




04/10/2016 07:37
ANNO SCOLASTICO 2016/17: LETTERA APERTA A QUANTI SONO IMPEGNATI NEL MONDO DELLA SCUOLA IN UMBRIA


16/02/2015 08:58
In Cristo il nuovo Umanesimo – In cammino con il mondo della scuola verso il convegno ecclesiale di Firenze 2015. Ciclo di incontri per dirigenti scolastici, insegnanti, educatori


« Archivio »