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  12/02/2015 16:40


ANCORA MORTI E FERITI TRA I CIVILI IN UCRAINA. L’appello della Caritas: mai più la guerra!



 E’ l’ennesimo dramma che segna la vigilia del vertice di Minsk, il summit nella capitale bielorussa che dovrebbe auspicabilmente avviare i negoziati di pace tra le parti in causa. 5.350 le vittime dall’inizio del conflitto; 2.300.000 tra sfollati, rifugiati e persone in difficoltà: queste sono le cifre del conflitto che sta infiammando un paese europeo. Proprio in Europa, che ha ricevuto il Nobel per la pace, un Premio per il suo ruolo nei «progressi nella pace e nella riconciliazione» e per aver garantito «la democrazia e i diritti umani» nel Vecchio continente, garante della pacificazione del Vecchio Continente. “Gli Stati Europei non possono ignorare questa drammatica tragedia umanitaria e devono rispondere alle conseguenze che nel lungo periodo riguarderanno milioni di persone – soprattutto bambini,” dichiara Andrij Waskowycz, vice-presidente di Caritas Europa e Presidente della Caritas Ucraina.” L’Europa è davanti ad un bivio oggi e noi allora rivolgiamo un appello accorato, rivolto in modo particolare a coloro che siederanno al tavolo dei negoziati affinché si trovi una soluzione che possa far cessare al più presto quella che Papa Francesco ha dichiarato “questa orribile violenza fratricida", e si faccia ogni sforzo per raggiungere un’intesa. Probabilmente l’incontro di oggi sarà solo la prima tappa di un lungo percorso, ma è importante che suggelli l’inizio del processo di pace, che fermi venti di guerra peggiori e congeli il conflitto. "Fratelli e sorelle – continua Papa Francesco - quando io sento le parole 'vittoria' o 'sconfitta' sento un grande dolore, una grande tristezza nel cuore, non sono parole giuste, l'unica parola giusta è 'pace', questa è l'unica parola giusta". Chiediamo quindi alle nostre comunità, a fianco delle tante donne e uomini ucraini che vivono in Italia con le comunità dell’Ucraina di pregare in queste ore a fianco del popolo Ucraino, con le parole del Beato Giovanni Paolo II Parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli, ferma la logica della ritorsione e della vendetta, suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove, gesti generosi e onorevoli, spazi di dialogo e di paziente attesa…” “Concedi al nostro tempo giorni di pace” “Non si abbandoni, per nessun motivo, il tavolo delle trattative”, sottolinea d. Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana e, allo stesso tempo, “noi non cesseremo di pregare, per nessun motivo”.

Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Europa – Emergenza Ucraina

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:

on line, andando al sito www.caritas.it

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113




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