versione accessibile ::
ARCHIVIO
  23/01/2015 12:07


Foligno: l'associazione Arca del Mediterraneo di suppurto alla Caritas diocesana per progetti di accoglienza e integrazione degli stanieri



L’associazione L’Arca del Mediterraneo è stata costituita nel mese di dicembre 2014 per dar vita ad una serie di attività già portate avanti dalla Caritas diocesana di Foligno. L’associazione infatti, ispirata ai principi del cattolicesimo, opera in stretta collaborazione con la Caritas, fornendo un valido sostegno per la realizzazione di attività e progetti, essendo costituita da persone che operano sul territorio in ambito sociale, culturale ed educativo, per promuovere l’aggregazione di persone e gruppi.

L’Associazione si pone lo scopo di costruire una civiltà fondata sulla pari dignità di tutti gli esseri umani, senza discriminazione alcuna, investendo sull’informazione, sull’educazione e sulla cultura per una società rinnovata e improntata alla libertà, alla giustizia e quindi alla pace.

Tale scopo viene soddisfatto attraverso l’offerta di servizi convenzionati e l’attuazione di specifici progetti:

Ø       Gemellaggi europei ed internazionali: per quanto riguarda i gemellaggi con gli altri Stati membri della Comunità Europea, la Caritas diocesana di Foligno ha raccolto, su iniziativa di Caritas italiana, l’invito rivolto dal Papa emerito Benedetto XVI a volgere la propria attenzione alle famiglie greche per aiutarle a risollevarsi dalla crisi, decidendo così di guardare alla Grecia con più attenzione, con la quale condivide - sebbene in misura mitigata - molte problematiche: economiche, sociali ed occupazionali. Sono nati da allora degli scambi tra la Chiesa folignate ed alcune Diocesi greche, fino a suggellare gemellaggi con la Diocesi di Atene, di Corfù e di Naxos – Tinos. Ogni incontro è stato foriero di arricchimento personale, amicizia e crescita della comunità tutta, poiché le relazioni si sono allargate ad associazioni locali, istituti di formazione ed Università sia italiane che greche. Da qui la necessità di dar valore agli sforzi che sta facendo ogni piccola realtà per creare condizioni di vita migliori, cercando di mettere insieme le diverse energie e collaborare efficacemente a livello europeo per creare condizioni di crescita formativa e di sviluppo.

A sostegno dei gemellaggi con la Grecia l’Associazione sta prendendo in comodato d’uso gratuito alcuni locali di proprietà del Comune di Foligno, per poter dar vita ad una taverna greca. Questa sarà l’occasione per aiutare gli agricoltori ellenici a commercializzare i propri prodotti, per far conoscere al territorio cucine tipiche di altri Paesi e per creare un luogo in cui possano ritrovarsi e sedersi al tavolo come gli altri, anche coloro che non riescono a pagarsi un pasto.

Per quanto invece riguarda gli altri Paesi del Sud – Est Europeo, l’Associazione, che curerà il gemellaggio con il Kosovo e, specificatamente, con la Casa della Carità inaugurata dalle Chiese Umbre nella città di Leskoc, si prefigge di allargare i gemellaggi anche ad altri Paesi, quali Albania, Montenegro, Bosnia – Herzegovina, Macedonia, etc.. raccogliendo l’iniziativa promossa dalla CEI volta a contribuire alla nascita di piccole imprese sociali nei territori di riferimento.

Discorso a parte merita il gemellaggio con il Kenya e con la Diocesi di Nyeri, dove il Presidente e la Vice Presidente dell’Associazione si recheranno nel mese di Febbraio 2015 in compagnia di alcuni medici provenienti da diversi ospedali italiani. La collaborazione è nata dalla volontà di aiutare la popolazione che vive in condizione di disagio estremo, anche attraverso il sostegno al nuovo campus ospedaliero di Nyeri, a cui è stato donato, da parte della Caritas di Foligno, un trapano ortopedico.

Ø       Neos Kosmos Social House, case accoglienza situate in diverse zone del Comune di Foligno, che prendono il nome dalla struttura sita ad Atene, sede del gemellaggio, di proprietà dello Stato Città del Vaticano, all’insegna di una continuità del messaggio di solidarietà e carità. Tale attività consiste nel gestire le strutture della Diocesi (appartamento di Via Barbati, appartamento a Serrone, mini appartamento a Rasiglia) destinate ad accogliere persone disagiate e vittime di violenza. In alcune strutture, come ad esempio la Casa della Gioventù di Rasiglia, si continueranno ad ospitare, prevedendo un mero rimborso spese, i gruppi, le comunità e le associazioni che ne faranno richiesta;

Ø       Fattoria didattica e progetti agro – alimentari: grazie alla collaborazione con Caritas Italiana e con fondazioni bancarie del territorio, la Caritas diocesana di Foligno è riuscita ad attivare, prima in Umbria, l’Emporio della Solidarietà, spazio dove coloro che versano in condizioni economiche disagiate possono reperire gratuitamente generi alimentari e beni di prima necessità. Inoltre, è stato realizzata, nella prima periferia del Comune, una fattoria solidale, destinata ad accogliere nella cura dei campi persone provenienti da comunità di recupero. I frutti del raccolto sono destinati ad aiutare le famiglie in difficoltà e quindi ad essere distribuiti presso la mensa dei poveri, presso gli scaffali dell’Emporio e nei pacchi famiglia consegnati dalle parrocchie. L’Associazione vorrebbe implementare il progetto e creare all’interno degli orti una fattoria didattica, che possa servire come momento formativo per le scuole del territorio e come strumento di pet terapy per i portatori di handicap.

Ø       Progetto Mar Mediterraneo: vista la forte attività di formazione e di accoglienza su cui spinge la Caritas di Foligno e a cui si rifà, ovviamente, l’Arca del Mediterraneo, si sta pensando alla realizzazione di una struttura idonea ad ospitare sia persone da tempo residenti nel territorio della Diocesi, sia quelle provenienti da qualsiasi parte del mondo, offrendo a tutti la possibilità di partecipare a corsi di formazione professionale o universitaria. L’idea di aprire un centro formativo a Foligno nasce dalla necessità di affrontare le emergenze venutesi a creare nel nostro territorio in seguito all’accoglienza di giovani profughi (rientranti nei progetti Mare Nostrum e SPRAR) ed al disagio economico che molte famiglie del territorio stanno subendo dovuto alla perdita del posto di lavoro. La mancanza di lavoro comporta conseguentemente la nascita di ulteriori problemi: in primo luogo, la bassa scolarizzazione e l’abbandono scolastico, causato dall’urgenza sentita dalla famiglia di procurarsi una minima entrata economica per sopravvivere, anche grazie a piccoli lavori svolti dai ragazzi; in secondo luogo, la crisi psicologica e relazionale che si innesca in coloro che perdono il lavoro e non hanno la forza e/o l’opportunità di formarsi in altri settori del mercato per potersi così reinventare in un’altra occupazione. Da qui nasce la volontà di prendere in convenzione la gestione la struttura sita in Foligno, Via Isolabella, di proprietà della Fondazione Casa del Ragazzo, il cui Presidente è il Vescovo della Diocesi di Foligno, ora in fase di ristrutturazione.  L’immobile, situato all’interno del polo scolastico di Foligno, risulta a tutt’oggi in gran parte abbandonato. Infatti, nonostante le sue vaste dimensioni, è utilizzato solo in minima parte dalla Federazione Nazionale Cnos Fap – Centro Nazionale Opere Salesiane / Formazione e forti della collaborazione con questi ultimi, nonché della convenzione che Caritas diocesana di Foligno ha stipulato con l’Università di Camerino e del collegamento sempre più profondo che si sta realizzando con l’Università degli Studi di Perugia, si vuol promuovere un modello formativo che accolga i giovani provenienti da tutte le Diocesi d’Italia e che vada a beneficio delle persone in difficoltà. Il progetto presenta un respiro di carattere internazionale grazie ai gemellaggi sopra menzionati ed è proprio partendo dalla valorizzazione di tali gemellaggi e collaborazioni che si intende creare una struttura idonea a sostenere le persone in difficoltà, offrendo loro un’accoglienza finalizzata alla formazione. In sintesi, si vuole dare a costoro la possibilità di ricevere una formazione attinente alle proprie aspirazioni e capacità, differenziando tra una formazione professionale per chi vuole specializzarsi in un determinato settore del mondo del lavoro ed una formazione scolastica/universitaria per chi, invece, vuole approfondire le proprie conoscenze culturali.

In tal modo, la permanenza di ogni utente all’interno della struttura, sia esso singolo individuo o nucleo familiare, è strettamente collegata al tempo necessario per permettergli di avere una formazione adeguata alle proprie necessità, garantendo un aiuto che possa condurlo a mantenersi autonomamente. La convivenza all’interno della stessa struttura tra giovani provenienti da diverse realtà è finalizzata a favorire l’integrazione culturale e, conseguentemente, a creare l’opportunità per incoraggiare i ragazzi a costruire un dialogo concreto sui problemi evidenziati sia a livello europeo che internazionale.

La programmazione di dibattiti coordinati da docenti universitari sulle modalità di risoluzione di conflitti o sulla valutazione critica delle scelte effettuate dagli Stati, a qualsiasi livello, per porre rimedio a situazioni di disagio sarà tesa a promuovere uno scambio di idee volte ad indicare alcune possibili soluzioni ai problemi posti, insegnando ai ragazzi a rispettare e capire la cultura e le difficoltà affrontate da ognuno. Attraverso l’integrazione ed il dialogo, supportati da una solida attività formativa, si tenterà di pervenire a progetti e proposte condivise, coadiuvati dall’affiancamento di professori ed esperti nelle materie di riferimento, idonee ad una loro concreta attuazione nella realtà. Tali proposte saranno presentate alle Autorità competenti e messe a disposizione di tutta la comunità.




04/10/2016 07:37
ANNO SCOLASTICO 2016/17: LETTERA APERTA A QUANTI SONO IMPEGNATI NEL MONDO DELLA SCUOLA IN UMBRIA


16/02/2015 08:58
In Cristo il nuovo Umanesimo – In cammino con il mondo della scuola verso il convegno ecclesiale di Firenze 2015. Ciclo di incontri per dirigenti scolastici, insegnanti, educatori


« Archivio »