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  15/12/2014 18:02


Gubbio: concerto sotto l'albero in soldiaerità con la chiesa caldea del Kurdistan



«Abbiamo avuto tante, tante guerre in Iraq. Ma ogni giorno, adesso, la situazione diventa sempre più difficile. Ogni guerra peggio della precedente. Tutto questo porta tanto dolore e tanta sofferenza tra la nostra gente». A dieci giorni dal Natale, padre Rebwar Audish Basa rinnova l’appello della Chiesa caldea del Kurdistan iracheno a non dimenticare i cristiani che stanno vivendo nella precarietà e nella sofferenza nel triangolo fra Iraq, Siria e Turchia. Il procuratore generale dell’Ordine antoniano di Sant’Ormisda dei Caldei ha partecipato ieri sera alla serata di musica e solidarietà organizzata a Gubbio, in Umbria, in occasione del “Concerto sotto l’Albero” 2014. Un evento, giunto alla sedicesima edizione, realizzato proprio sotto le luci del grande abete natalizio luminoso, acceso da papa Francesco il 7 dicembre scorso, grazie a un collegamento video con il Vaticano.«I cristiani cacciati dalla città di Mosul e dalla pianura di Ninive in Iraq - ha detto ancora padre Basa - per la prima volta non potranno celebrare il Natale. I profughi lo faranno sotto le tende, dove hanno allestito anche il Presepe perché Gesù sia con loro negli accampamenti. Non potranno essere nelle loro città e nelle loro chiese, ma il Bambino sarà sempre con loro, con tutte le persone che soffrono. Purtroppo devo dire che questi profughi cristiani, yazidi e di altri popoli che sono vittime della violenza del terrorismo fondamentalista hanno nella mente un passato di guerre sanguinose e un presente tragico sotto le tende, lontani dalle loro terre, case e chiese. Con un futuro molto incerto e ambiguo. Hanno solo fiducia in Dio, che è la loro speranza e la loro gioia, nonostante tutto».Un appello al quale si è unito anche il vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, invitando tutti a pregare per i cristiani perseguitati e martirizzati in Oriente. La città di Gubbio, e in particolare gli sponsor del “Concerto sotto l’Albero” Colacem e Park Hotel Ai Cappuccini, hanno voluto testimoniare vicinanza e incoraggiamento ai cristiani del Kurdistan iracheno con una donazione - su indicazione del Ordine antoniano dei caldei - ai ragazzi dell’Orfanotrofio “San Giuseppe” di Alqosh (Ninive, Iraq). Ragazzi fuggiti nei mesi scorsi dall’istituto che li accoglieva e ora rientrati nella struttura vicina al Monastero di Nostra Signora delle Messi, nella speranza di non subire attacchi e violenze dai terroristi.«Che il nostro piccolo gesto, alla vigilia del Santo Natale - hanno motivato la donazione gli organizzatori, rappresentati dal presidente di Colacem spa, Giovanni Colaiacovo - possa sostenere in parte i vostri bisogni e le vostre necessità, in un momento molto difficile per i cristiani d'Iraq. Con l'augurio che la Luce di Speranza del Bambino di Betlemme possa rendere ancora più salda e incrollabile la vostra fede e accompagnare la vostra vita nel trascorrere dei giorni».Tra le testimonianze durante il concerto, anche quella del prof. Marco Bartoli, docente di Storia medievale alla Lumsa di Roma e membro della Comunità di Sant’Egidio. Bartoli ha rilanciato la campagna avviata qualche mese fa da Andrea Riccardi e Sant’Egidio per salvare la città siriana di Aleppo e proteggere i cristiani in Medio Oriente. E ha invitato i presenti a firmare l’appello sul sito www.santegidio.org perché possa terminare l’assedio di Aleppo, che dura ormai da due anni, e la città possa tornare a essere luogo di convivenza tra culture e religioni diverse.Molto apprezzata a Gubbio anche l’esibizione dell’Orchestra da Camera di Ravenna, diretta dal maestro Paolo Manetti, con il violino solista di Roberto Noferini. L’apertura del programma era affidata all’Ave Maria per flauto e orchestra di Astor Piazzolla, con il solista Filippo Mazzoli. Poi, due capolavori di Beethoven. La Romanza per violino e orchestra in Fa maggiore, opera 50. E, nella seconda parte, la Sinfonia n. 5 in Do minore, opera 67, forse la composizione più complessa e sofferta del maestro tedesco. L’edizione 2014 del “Concerto sotto l’Albero” era promossa da Comune di Gubbio e da Area Promo, l’associazione nata all’inizio di quest’anno per lo sviluppo e la promozione del territorio eugubino. Un evento reso possibile con il contributo della Fondazione Perugia Musica Classica e della Camera di Commercio di Perugia, e con la collaborazione di Colacem, Park Hotel Ai Cappuccini e Diocesi di Gubbio. L’organizzazione è stata curata da E20 Comunicazione. Il patrocinio era di Regione Umbria e Provincia di Perugia.




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