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  07/12/2014 14:20


Il cardinale Gualtiero Bassetti in Terra Santa per gli “Ingressi solenni” nelle Basiliche del Santo Sepolcro in Gerusalemme e della Natività in Betlemme



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Dopo un mese il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti è tornato in Terra Santa, dal 4 al 7 dicembre; nei primi giorni di novembre era stato nella Striscia di Gaza con la delegazione della Presidenza della Cei. Questa volta si è recato pellegrino nella terra di Gesù su invito della Custodia di Terra Santa, per fare il “solenne ingresso” nelle Basiliche del Santo Sepolcro in Gerusalemme e della Natività in Betlemme. Con l’occasione il cardinale Bassetti ha anche visitato alcune strutture caritative promosse dalla Fondazione Giovanni Paolo II.

            Gli “Ingressi solenni” nelle Basiliche del Santo Sepolcro e della Natività sono cerimonie pubbliche e di benemerenza che si svolgono in casi molto speciali. La Custodia di Terra Santa, la provincia religiosa dell’Ordine francescano che cura di Luoghi santificati dalla presenza di Cristo, ha voluto rendere questo onore al cardinale Bassetti, che ha compiuto quindici pellegrinaggi nella terra di Gesù, per il suo incoraggiamento e il suo aiuto alle popolazioni cristiane di quella martoriata terra.

            Al suo arrivo a Tel Aviv, il 4 dicembre, l’arcivescovo di Perugia è stato accolto da un funzionario del Ministero degli Interni del Governo israeliano ed una volta a Gerusalemme, erano ad accoglierlo il Nunzio apostolico, mons. Giuseppe Lazzarotto, il vescovo ausiliare e vicario generale del Patriarcato, mons. William Shomali, e il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa.

Assai commovente, il 5 dicembre mattina, è stata la cerimonia al Santo Sepolcro, svoltasi alla presenza anche di rappresentanti di altre confessioni cristiane. Il cardinale Bassetti è entrato nella Basilica accompagnato dai vescovi cattolici del luogo, mentre i frati francescani cantavano il Te Deum. Giunto dinanzi all’edicola del Santo Sepolcro, il porporato ha benedetto i presenti, ha ascoltato l’indirizzo di saluto del custode di Terra Santa, padre Pizzaballa, e si è poi inginocchiato in preghiera sulla pietra del sepolcro di Cristo.

A Betlemme, il 6 dicembre, il cardinale Bassetti è giunto accompagnato dai rappresentanti delle Istituzioni religiose e da numerosi fedeli cattolici particolarmente impegnati nella vita della loro comunità. Al momento del passaggio del cheek point presso il Muro, che divide i due popoli, le polizie israeliana e palestinese sono state molto cordiali nello scortare il cardinale, che è stato accolto da tanta gente festosa per strada e da una gran folla radunata nella piazza antistante la Basilica della Natività, dove all’ingresso c’erano ad attenderlo i vescovi ortodossi ed armeni, il rappresentante del Governo palestinese, il sindaco di Betlemme e altre autorità civili locali. Dall’antica Basilica, costruita sulla grotta della Natività, il corteo è giunto nella chiesa cattolica di Santa Caterina, dove il vescovo ausiliare del Patriarcato di Gerusalemme, mons. Shomali, ha rivolto un messaggio di saluto al cardinale Bassetti, anche a nome del patriarca latino e di tutta la comunità cattolica di Terra Santa.

Nei suoi discorsi di saluto e nelle interviste rilasciate ai mass media locali, il presule perugino ha chiesto a tutti la conversione del cuore, perché l’avvento di una pace giusta e duratura non rimanga solo un miraggio, ma diventi realtà per milioni di persone. Il cardinale ha offerto le sue preghiere per la pace nella terra di Gesù e la concordia tra tutti i popoli che l’abitano.

Nel tardo pomeriggio del 6 dicembre il cardinale Bassetti, insieme al primo ministro del Governo dell’Autorità nazionale palestinese, Rami Hamdallah, e ad altri rappresentanti civili e religiosi di Betlemme, ha acceso le luci del grande albero di Natale allestito sulla piazza della Basilica. E’ un segno di speranza in una terra che ha bisogno di trovare la via della collaborazione, del rispetto e della pace.




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