Nella riunione della Conferenza Episcopale Umbra, svoltasi lunedì 24 novembre 2014 presso il Pontificio Seminario regionale “Pio XI” di Assisi, i Vescovi, in prossimità dell’avvio dell’anno della Vita Consacrata (domenica 30 novembre), hanno manifestato il loro apprezzamento per il generoso e proficuo servizio svolto dai religiosi e dalle religiose in Umbria, terra dove sono nate diverse forme di vita comunitaria, attiva o claustrale. Questo anno è stato pensato dal Papa nel contesto dei 50 anni del Concilio Ecumenico Vaticano II e, più specificamente, nel 50° anniversario della pubblicazione del Decreto conciliare Perfectae caritatis sul rinnovamento della vita consacrata.
«In questo Anno - sottolineano i Presuli - vogliamo riconoscere la santità e la vitalità presenti nella vita consacrata, tante volte nascoste ma non per questo meno feconde, che portano questi uomini e queste donne ad essere “icone viventi” del Dio tre volte santo.
Invitiamo i fedeli delle otto Chiese dell’Umbria ad elevare preghiere al Signore affinché i religiosi e le religiose, le monache, i monaci e gli eremiti diventino sempre più, come i veri discepoli di Gesù, la eco naturale delle parole del Maestro, il ricordo dei suoi gesti, gli imitatori del suo stile, il riflesso della sua vita. Per Lui - ritrovato nel Vangelo, nell’Eucaristia e nei fratelli - fanno il bene alla gente che incontrano, lavorano, faticano, soffrono, amano».
I Vescovi, inoltre, hanno nuovamente guardato con attenzione e sollecitudine alla società umbra, tormentata ed appesantita da tanti problemi, non ultimo la delicata vicenda dell’azienda AST di Terni. «Purtroppo - affermano - non abbiamo le forze per trasformare e cambiare tutto il male che c’è nel mondo, in tutte le sue espressioni. Però sì, come cristiani, noi possiamo illuminare queste situazioni, possiamo essere, nel nostro piccolo, ciò che è stata la stella di Betlemme nell'oscurità del mondo. Abbiamo, dunque, deciso di prorogare il Fondo di Solidarietà delle Chiese umbre a favore delle famiglie in difficoltà economica e di indire una nuova colletta per sostenerlo, da tenersi nel prossimo tempo di Quaresima. È bello pensare - proseguono i Vescovi - alla comunità cristiana dell’Umbria come ad un gruppo di persone che, pur con tutti i suoi limiti, vuole essere come la cometa di Betlemme e prova, con fiducia, speranza, semplicità e determinazione, a portare lice nelle difficoltà e nelle prove della vita».
Al termine delle riunione, i Vescovi hanno ricevuto il prof. Franco Moriconi e il prof. Fabrizio Figorilli, rispettivamente Magnifico Rettore e Pro-Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, che hanno illustrato il progetto di rilancio del “Centro Universitario sulle radici dell’Europa” che dovrebbe avere come sede Palazzo Bernabei ad Assisi. I Presuli hanno apprezzato e condiviso il progetto dell’Università volto a promuovere, coordinare e svolgere una serie di attività di studio, ricerca e approfondimento per recuperare il senso delle comuni radici ebraico-cristiane della civiltà europea.
