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  14/11/2014 11:29


Perugia: “Facciamo rete” tra operatori sanitari, «una grande risorsa umana, sociale e professionale»



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            Prima concreta iniziativa a seguito della Visita pastorale del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti a quattro ambiti particolarmente significativi per la vita sociale della comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve (lavoro, sanità, immigrazione e università), è l’incontro di riflessione con gli operatori sanitari cattolici e non (medici, infermieri, terapisti, tecnici, etc.), in programma domenica 16 novembre (ore 15.30), presso la Parrocchia di San Bartolomeo in Ponte San Giovanni, nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa liturgica di san Giuseppe Moscati, il “medico santo” canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987.

Questo incontro, al quale prenderà parte lo stesso cardinale e promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, è un’occasione per condividere necessità e mettere a punto alcune azioni concrete di collaborazione per meglio svolgere il proprio lavoro, ad iniziare dal “fare rete” tra operatori sanitari. Non è un caso che l’incontro si intitoli “Facciamo rete”, cioè sostenersi a vicenda, per crescere spiritualmente insieme e per realizzare una presenza che sia testimonianza e presidio del rispetto della dignità di ogni persona umana.

«La Chiesa non può certamente risolvere tutti i problemi, ma può illuminarli di speranza mediante la Parola del Vangelo e il conforto della solidarietà». A evidenziarlo è il cardinale Bassetti nel suo “documento-messaggio” redatto a seguito della Visita ai quattro ambiti, tracciando precise direzioni di impegno per rispondere alle richieste e alle attese delle persone, delle famiglie e delle realtà sociali che vivono e operano nel mondo del lavoro, della sanità, dell’immigrazione e dell’università.

            In particolare, dalla Visita pastorale all’ambito della sanità (tenutasi nei primi quattro mesi del 2014), «è emerso con forza che gli operatori sanitari sono una grande risorsa umana, sociale e professionale – commenta il dott. Stefano Cusco, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute –, in quanto quotidianamente sono a stretto contatto con chi è in difficoltà e soffre. Gli operatori sanitari sopperiscono, con la loro umanità, alla solitudine e allo sconforto che attanaglia tanti malati».

            Recentemente, il dott. Cusco, nel presentare l’incontro del 16 novembre attraverso un’intervista rilasciata al settimanale “La Voce”, ha sottolineato l’obiettivo dell’iniziativa, quello di «far sì che tutti gli operatori sanitari possano sentirsi collegati gli uni con gli altri», perché «è importante riconoscersi e aiutarsi per crescere insieme, aver cura della propria  formazione professionale, umana e spirituale, e realizzare così una presenza che sia testimonianza e presidio del rispetto della dignità di ogni persona. La nostra è, infatti, una professione che è già di per sé un servizio al prossimo, all’ultimo, nel nostro caso il malato, il volto sofferente e tangibile di Cristo sulla terra».




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