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  10/11/2014 19:28


Città di Castello: festa dei patroni Florido e Amanzio. Il messaggio del vescovo Domenico Cancian



Il 13 novembre la chiesa tifernate celebra la festa dei santi Florido e Amanzio patroni della diocesi con il triduo e la solenne celebrazione nella cattedrale di Città di Castello.

"Florido, Amanzio e Donnino ci ricordano qualcosa che attiene alla nostra identità umana e cristiana - ricorda il vescovo Domenico Cancian -, in un tempo di passaggio epocale avvicinabile per certi versi al loro".

 

Triduo di preparazione presso il sepolcro dei Santi Patroni

LUNEDI' 10 NOVEMBRE

ore 18,00  Rosario

ore 18,30 Vespro e S. Messa

MARTEDÌ' 11 NOVEMBRE

ore 18,00  Rosario

ore 18,30 Vespro e S. Messa

MERCOLEDÌ' 12 NOVEMBRE

ore 18,00  Primi Vespri Solenni ore 18,30  S. Messa

ore 21,00  Veglia di preghiera

Conferimento dei Ministeri

GIOVEDÌ' 13 NOVEMBRE Giorno della Solennità

Sante messe pressso il sepolcro dei Santi Patroni ore 7,00 - 8,00 - 9.00 - 10,00 - 11,00 - 12,00.

Ore 18,00  Solenne Concelebrazione presieduta da S. E. Mons. Nazzareno Mar    ] Concelebrano il Vescovo diocesano S. E. Mons. Domenico Cancian f a m. il Vescovo emerito Pellegrino Tomaso Ronchi e il Clero Diocesano. 

Nelle Chiese della Città le Sante Messe Vespertine sono sospese. I canti saranno eseguiti dalle eorali della Dirnv-La Santa Messa delle ore 18.00 del 13 Novembre verrà trasmessa in diretta da T.R.G.

Messaggio del vescovo Domenico nella solennità dei santi  Florido  e AmanzioPatroni principali della diocesi  di Città di Castello - 13 novembre 2014

"VA’ E ANCHE TU FA' LO STESSO"

 

Questa frase di Gesù, a conclusione della parabola del buon samaritano, potrebbe essere anche il messaggio di San Florido ai tifernati. "Va’ e anche tu fa' come ho fatto io, insieme ad Amanzio e Donino. Invece di lasciarci scoraggiare, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto rifiorire la Chiesa e la Città". 

 

Florido vuol dire fiorito. Il nostro patrono è paragonabile a un fiore spuntato in mezzo alle rovine della Città distrutta da Totila  nel VI  secolo. Insieme a lui sono fioriti Amanzio (sacerdote) e Donino (laico eremita).

Tutti e tre hanno fatto rifiorire ancor più bella la Chiesa e la Città.

Il miracolo, a distanza di 1500 anni, è ancora sotto i nostri occhi. Coinvolgendo tutto il popolo e animando alla speranza, diedero inizio a una nuova, grande storia in cui fiorirono, come d'incanto: fede, bene comune, arte, cultura, un nuovo umanesimo.

Lungo i secoli, a seguire, questa storia umana e cristiana che porta a noi si è ulteriormente arricchita.

La nostra Cattedrale via via ricostruita e abbellita ne è un segno eloquente. Proprio oggi, grazie al contributo della Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell'Umbria, è illuminata in modo davvero suggestivo, tale da mettere in evidenza tutta la bellezza artistica.

La celebrazione, presieduta da S. E. Mons. Nazzareno Marconi, ordinato vescovo proprio qui il 13 luglio scorso, ci parla di una Chiesa tifernate viva e feconda.

Tutto questo sia motivo di incoraggiamento a continuare nella direzione di una riforma umana e spirituale che, come sostiene Papa Francesco, promuove la cultura dell'incontro, dell'inclusione, della speranza offerta tutti, specialmente ai poveri e bisognosi. Le sue parole essenziali, accompagnate da gesti significativi, forzano la primavera della Chiesa e del mondo, perché tutto rifiorisca e fruttifichi alla luce del Vangelo dell'Amore e della Misericordia.

Il 25° del CEIS che stiamo celebrando è un altro segno luminoso di quell'Amore che illumina il mondo e rigenera le nostre miserie.

Proprio in quest'ottica chiedo a tutti un gesto di solidarietà che non può mancare nel contesto di una festa umana e cristiana.

 

La nuova illuminazione della Cattedrale

La Diocesi di Città di Castello e la Parrocchia dei Santi Florido e Amanzio sono riuscite a realizzare un progetto atteso da molto tempo: la Basilica Cattedrale ha una nuova illuminazione evoluta e tecnologicamente all’avanguardia grazie al progetto elaborato da ENELSole e finanziato dalla Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre.

Da tempo il Vescovo mons. Domenico Cancian sperava di dare nuovo respiro al tempio, ricco di storia e testimone dell’evoluzione della fede cristiana a Città di Castello. Soddisfatto del risultato ottenuto anche il parroco della Cattedrale don Giancarlo Lepri che in sinergia con l’Economo diocesano Gianfranco Scarabottini hanno seguito il progetto.

Questo nuovo studio di luce valorizza la struttura architettonica dell’edificio sacro all’esterno e al suo interno ed interessa anche il Campanile cilindrico. Particolare attenzione è stata rivolta pure all’esterno negli scorci, volute, architravi, ingressi e coperture grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale di Città di Castello.

La cittadinanza ma anche i turisti che visiteranno la nostra città, potranno così vedere il monumento valorizzato in tutte le sue particolarità e bellezze.

 

 




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