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  01/11/2014 17:44


“Alle radici della famiglia: la via maestra per la pace” convegno promosso dal Forum delle famiglie. Mons. Sorrentino: "percorso di dialogo, senza contrapposizioni preconcette".



Davanti a una buona platea, si è inaugurato il ciclo di tavole rotonde orientato al dialogo. La prima serata ha trattato il tema della famiglia al centro dei processi di pace, nella difficile congiuntura sociale che la vede oggetto di diverse concezioni che alimentano un difficile rapporto sociale. Il format degli incontri, ha detto Ernesto Rossi, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria, certamente perfettibile, ma volutamente informale e “alla mano”, è orientato al farsi promotori del tentativo di dialogo, senza pretesa di giungere in quel luogo, in quel momento, alle soluzioni, ma con la disponibilità a esprimere le posizioni e le situazioni in contrasto, potendo spiegare alla platea un concetto all’interno di un ambiente rilassato, dando a tutti la possibilità di esprimersi liberamente, con l’attesa e la tensione a mantenere la volontà di non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà iniziali e a perseverare.

L’intento è aprire dunque un percorso e una modalità nuova di relazione, nella speranza che lungo la strada si riescano a trovare spazi di condivisione.

Toni Brandi, Presidente dell’Associazione Pro Vita ONLUS, ha declinato i sommi capi delle questioni al centro del dibattito, criticando in particolare le posizioni che escono dai confini del confronto intersociale per diventare ideologiche ed economicamente interessate, dichiarandosi critico verso l’ideologia gender, le agenzie e le multinazionali che la promuovono.

L’Arcivescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino, ha apprezzato il tentativo del Forum di avviare un percorso di dialogo, senza contrapposizioni preconcette, sostenendo che occorre ripartire dalla vita, dalle relazioni, dalla persona, dal bambino, dalla corporeità.

Alexey Komov, Ambasciatore della Conferenza mondiale della Famiglia presso l’ONU ha sottolineato come la famiglia sia al centro di una contesa geopolitica, nella quale la Russia non è certo un paese ideale, ma che ha sperimentato buone pratiche (e per questo è criticata), grazie anche a un grande risveglio cristiano dopo il comunismo, auspicando che ciò sia di speranza per la critica situazione della società occidentale: dopo settant’anni di ideologia i russi hanno imparato a riconoscerne i presupposti.

Iva Catarinelli, Presidente del Comitato UNICEF di Perugia, ha spiegato come si debba ragionare a

partire dai bambini e dal loro diritto inalienabile a crescere serenamente in una famiglia, nonché dal

diritto dei genitori di orientarne l’educazione.

Ha portato un saluto il Sindaco di Assisi Claudio Ricci, che ha anche dichiarato di non capire la

dicotomia tra alcuni sindaci e il Ministro dell’Interno, in quanto un Sindaco giura quale pubblico ufficiale di fronte alla bandiera e alla costituzione, dunque non è chiamato a fare interpretazione culturale.

Ha portato il saluto di Perugia l’Assessore Dramane Waguè (in rappresentanza del Sindaco Andrea

Romizi) che ha evidenziato come la necessaria eliminazione di discriminazioni non corrisponda alla

creazione di artifici istituzionali (citando l’esempio del registro comunale delle coppie di fatto),

stigmatizzando decisamente la sistematica violazione delle leggi in nome di un falso pietismo che non serve a nessuno.

Ci lasciamo consapevoli di aver aperto un modello differente di approccio a questi temi, nella speranza di migliorarne sempre più lo spessore dei contenuti e la qualità della relazione. Grazie a tutti quanti hanno partecipato con attenzione e paziente ascolto.

 




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