Una lettura artistica del drammatico percorso vissuto dai nostri migranti in passato e che ora, in misura se possibile maggiore, vivono milioni di persone è la mostra “Ivo Batocco. La Rotta della Speranza” che verrà inaugurata sabato 13 settembre, alle ore 11.00, presso Galleria del Conventino del Museo della Porziuncola.
La mostra, a cura di Alberto Mazzacchera e Saul Tambini, è allestita presso il Museo della Porziuncola in Assisi e sarà aperta fino al 16 novembre 2014.
Quasi ogni giorno la televisione e i giornali danno notizie di profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie. In terre lontane, anche quando trovano lavoro, non sempre i profughi e gli immigrati incontrano accoglienza vera, rispetto, apprezzamento dei valori di cui sono portatori. Le loro legittime aspettative si scontrano con situazioni complesse e difficoltà che sembrano a volte insuperabili”.
Sono alcune delle parole, tra le tante, che il Santo Padre, Papa Francesco, ha riservato al fenomeno sempre più emergente e drammatico della migrazione umana. Il Museo della Porziuncola ha desiderato raccogliere queste parole e cercato di rimarcarle attraverso la peculiarità dell’arte di esprimere, provocare, interrogare.
L’artista Ivo Batocco, in modo particolarmente struggente coinvolge lo spettatore e cerca di fargli ripercorre i passi di coloro che vivono e hanno vissuto questa tragedia, e non solo, si prefigge il compito di suggerire a ciascuno che in realtà ogni uomo è migrante, radicalmente pellegrino e questuante di senso e vita, lo fa attraverso l’intensa evocazione dell’attesa, del viaggio, della nostalgia.
Con la co-promozione della Curia Generale Frati Minori (OFM) e del Museo dell'Emigrante Repubblica di San Marino. Hanno patrocinato l’iniziativa il Ministero degli Affari Esteri, la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e Politici- RSM, e il Museo Nazionale Emigrazione Italiana.