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  16/04/2014 14:56


Perugia: Il Triduo pasquale, che conduce i credenti a rivivere il Mistero della Passione, Morte e Resurrezione del Signore, è dedicato alla “vocazione della carità”



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            Quale sia la vocazione di ogni uomo e di ogni donna deve portare a favorire la carità, che si origina dalla fede cristiana, sostenuta dalla speranza, il cui “cuore” è il Triduo pasquale della Passione, Morte e Resurrezione del Signore. La Chiesa perugino-pievese si appresta a celebrare il Triduo del Giovedì, Venerdì e Sabato Santo (17-18-19 aprile) con i destinatari e gli operatori della carità. Come la carità di Cristo si è realizzata nel dare la vita fino alla fine, così Cristo chiama ancora oggi uomini e donne ad offrirsi completamente a Lui per la salvezza del mondo attraverso la via della consacrazione religiosa e del presbiterato.

Il Triduo ha inizio il Giovedì Santo, con la celebrazione della Coena Domini in ricordo dell’istituzione dell’Eucaristia, “sorgente” dove i cristiani attingono la forza per il loro impegno nella carità, che è il grande dono che il Signore fa loro rappresentato dal servizio più umile, quello della Lavanda dei piedi.

Nella cattedrale di San Lorenzo la celebrazione si terrà alle ore 18 e sarà presieduta dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti compiendo il rito della Lavanda dei piedi a dodici tra destinatari ed operatori della carità e a coloro che si apprestano a ricevere la consacrazione religiosa e l’ordinazione presbiterale. Si tratta di alcuni ospiti delle opere “Villa Nazzarena” in Pozzuolo Umbro, Istituto “Don Guanella”, Residenza per anziani “Fontenuovo” e “Villaggio della Carità” in Perugia, “Il Casolare” in Sanfatucchio, “Madonna dei Bagni” in Casalina e “Villaggio S. Caterina” in Solfagnano, di un ordinando diacono e di un ordinando prete, di una suora e di un frate in procinto di professione e di un volontario Caritas. In serata si terrà l’Adorazione eucaristica all’altare della Riposizione. La preghiera sarà animata dai seminaristi della Diocesi.

La Coena Domini in San Lorenzo sarà preceduta, alle ore 9, dalla celebrazione capitolare dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi mattutine presieduta dall’arcivescovo con i canonici ed animata dal gruppo corale “Armonioso Incanto”. Questa celebrazione si ripeterà alla stessa ora anche il Venerdì Santo ed il Sabato Santo.

Venerdì Santo, 18 aprile, è la giornata in cui la Chiesa e tutti i fedeli si raccolgono in preghiera dinanzi alla Croce spes unica e celebrano la Passione e Morte del Signore con il digiuno e la penitenza. In cattedrale, alle ore 18, l’arcivescovo celebrerà la liturgia della Passione con l’adorazione della Croce; in serata, alle ore 21, si svolgerà la Via Crucis ambientata nel quartiere intorno alla storica via del Verzaro (nelle vicinanze delle Facoltà di Lettere e Scienze della Formazione) con ritrovo dei fedeli in cattedrale.

Sabato Santo, 19 aprile, è la giornata del silenzio e dell’attesa, dove i credenti in Cristo sono chiamati a vivere la Notte Santa, in cui la Chiesa e lo Spirito generano alla vita i figli di Dio, che celebrano la loro “più vera identità”. Nella cattedrale di San Lorenzo, la celebrazione della Veglia pasquale inizierà alle ore 22 con il suggestivo rito della benedizione del fuoco e dell’accensione del cero pasquale nel chiostro. Durante la liturgia presieduta dal cardinale riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia) tredici catecumeni giovani-adulti con età media di 35 anni, di cui dieci donne, di nazionalità italiana ed estera (in maggioranza del continente africano), che hanno fatto un percorso di fede, chiamato Catecumenato, nelle loro comunità parrocchiali.

Domenica di Pasqua (20 aprile) è la Giornata dell’Alleluia! Il giorno della Risurrezione del Signore è per i cristiani il giorno della nuova creazione: in Cristo fiorisce la vera vita e la speranza. In cattedrale, alle ore 11.30, si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo insieme ai canonici. Al termine, la Corale Laurenziana eseguirà il tradizionale canto dell’Alleluia dal “Messiah” di Handel.




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