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  11/04/2014 16:07


Perugia: centinaia di giovani alla Veglia quaresimale diocesana di preghiera con il cardinale Gualtiero Bassetti. Il presule: «voi siete la prospettiva e la speranza, allora camminiamo verso una storia bella perché siete fedeli ad una chiamata»



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Si tenuta nella serata del 10 aprile, nella cattedrale di San Lorenzo in Perugia, la Veglia quaresimale diocesana di preghiera dei giovani con il loro Pastore, il cardinale Gualtiero Bassetti, dedicata alla riflessione sul passo del Vangelo di Matteo “Io sono con voi tutti i giorni” (Mt 28, 20). Fin da un’ora prima dell’inizio dell’incontro previsto per le 20.45, centinaia di ragazzi e ragazze hanno pian piano gremito la cattedrale. Durante l’Anno liturgico i giovani dell’Archidiocesi perugino-pievese si ritrovano numerosi in San Lorenzo due volte, alle Veglie di preghiera di Avvento e di Quaresima «diventante ormai appuntamenti fissi nel calendario dei giovani – spiega uno di loro, Paolo Tardio, dell’equipe di Pastorale giovanile diocesana –, promossi dallo stesso nostro arcivescovo per incontrarci e pregare con noi. Ieri sera (giovedì 10 aprile, n.d.r.) eravamo più di duemila, mostrando il nostro affetto e la nostra vicinanza al novello cardinale, alla sua prima Veglia con noi giovani dopo aver ricevuto, il 22 febbraio, la berretta ardinalizia».

Paolo Tardio ci ha tracciato una cronaca della serata in San Lorenzo, evidenziando quanto ha detto dall’arcivescovo Bassetti ai giovani: «Pensavo dentro di me una cosa – ha esordito il nostro arcivescovo scrive il giovane –: questa antica cattedrale costruita dai nostri padri si riempie tre volte l'anno: le due veglie con voi e durante l'estate con i ragazzi dei Gr.Est. È significativo che la nostra cattedrale si riempia attraverso la vostra presenza: siccome voi siete la prospettiva e la speranza, allora camminiamo verso una storia bella perché siete fedeli ad una chiamata. E perciò dal profondo del mio cuore vi dico grazie per la gioia e la consolazione che mi date questa sera». E Paolo Tardio aggiunge a quanto detto dal presule un suo commento: «l’aspetto paterno e sensibile del cardinale Bassetti ci evince da queste sue parole, mostrando una sincera commozione e sottolineando il suo impegno: la sua vocazione da pastore e guida della Chiesa perugino-pievese».

La Veglia, organizzata dall’equipe di Pastorale giovanile, è stata l’occasione di comunione tra le varie realtà ecclesiali e testimonianza dell’appartenenza viva dei giovani alla vita della Chiesa locale, stringendosi intorno al loro cardinale. Tre i momenti peculiari della serata provocati da una rappresentazione scenica sul timore di alcuni personaggi del Vangelo provato alla morte di Gesù. I giovani presenti hanno ascoltato le parole del loro pastore, che ha tratteggiato la presenza di Cristo come figura viva in ognuno di loro: “Io sono Colui che sono proprio per te che mi ascolti. Io ci sono per te, mi chino su di te, tu in me ed io in te. Come Io stesso sono una cosa sola col Padre, così Io sono una cosa sola con te. Non avere paura perché sono sempre con te”.

«Le parole del cardinale Bassetti – prosegue Paolo Tardio – raccontavano una testimonianza vissuta, accarezzando i cuori dei giovani presenti. Una vicinanza continua che diventa concreta laddove “ciascuno di noi inizia col dire: io sono l'uno e l'altro. Io sono il mio fratello, io sono l’altro. E questo essere altro si chiama chiesa, un popolo convocato”. Gesù si identifica con la Chiesa, con gli uomini e la presenza di Gesù si sperimenta nei fratelli». A tal proposito il vescovo ha voluto sottolineare l’importanza della Visita pastorale che sta svolgendo in questo periodo, aggiunge il giovane dell’equipe di Pastorale giovanile, «ricordando, con commozione, alcuni episodi che hanno segnato questo tempo, in particolare la visita agli ammalati e al mondo della sofferenza,  l’incontro con il mondo del lavoro e gli immigrati e la sua vicinanza ai giovani del mondo universitario. E alla luce della sue parole, questa visita si è trasformata in un incontro in Cristo, sperimentando l’altro come fratello. E il riconoscersi fratelli passa dal riconoscersi appartenenti ad una Chiesa e, in essa, riconoscere il corpo vivente di Gesù Risorto: nei suoi piedi, la via della libertà; nelle sue mani, la via della gratuità; nei suoi occhi, la via della verità; nel suo costato, la vita per sempre».

«Questa la strada da percorrere per custodire la certezza della presenza di Cristo nella propria vita –sottolinea Paolo Tardio –: “Io sono con voi tutti i giorni”. Questo versetto è stato consegnato ai ragazzi attraverso duemila braccialetti, affinché diventino testimonianza concreta di un incontro che si fa storia».

La conclusione della Veglia è stata affidata alle parole del cardinale, che ha invitato tutti i presenti ad andare incontro all’uomo, verso le periferie umane. «Andate e dite: grazie Gesù per avermi dato la possibilità di incontrarti nei fratelli. E lui con dolcezza, dall'alto della croce, ci ripete: “Io sono con voi”. E lo fa per rafforzare la nostra fede, per far ardere il nostro cuore che è spesso così gelido, per farlo ardere pieno di amore verso i fratelli».




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