Papa Francesco con la visita a Lampedusa – compiuta lunedì 8 luglio u.s, ndr - ha mantenuto fede alle sue parole d’inizio pontificato e cioè di andar nelle periferie delle anime e nelle periferie del mondo, laddove vivono gli ultimi, le persone con maggiori difficoltà. Il Vescovo di Roma si è recato pellegrino alla “porta d’Europa”, attraversata ogni giorno da uomini, donne e spesso bambini che dall’Africa vengono per cercare di dare dignità alla propria vita. L’omelia del Papa, soprattutto il passaggio ove ha chiesto perdono a Dio per le malefatte dei potenti del mondo che hanno causato iniquità e povertà, rimarrà nella storia. A noi che ogni giorno qui in Umbria ci confrontiamo con tante storie di disagio e di povertà e che spesso siamo nelle “periferie”, le parole di Bergoglio sono un sostegno forte, un invito a non abbassare la guardia e un monito a non chiuderci nel benessere che porta, come lui stesso ha detto a Lampedusa, all’anestesia del cuore.