L'’arcivescovo
di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha benedetto a Cascia domenica 15
settembre 2019, presso il Centro di Comunità, la campana della speranza.
La campana della speranza. È stata
donata alla parrocchia di Santa Maria della Visitazione della città di Santa
Rita dalla comunità parrocchiale di S. Bartolomeo in Castenedolo (BS). La
cerimonia si è svolta nel giorno della festa della Madonna Addolorata; molti i
fedeli che hanno partecipato alla benedizione della campana prima, sistemata
nello spazio verde intorno al Centro di Comunità, e alla Messa poi presieduta
dall’Arcivescovo e animata dalla corale di Cascia. Tutti sono stati accolti con
premura dal parroco don Renzo Persiani e dal sindaco Mario De Carolis. Da
Castenedolo è giunta una folta delegazione guidata dal parroco don Tino Decca e
dal sindaco Pier Luigi Bianchini. Quest’ultimo ha illustrato come si è giunti
alla realizzazione di questa campana della speranza. «Castenedolo è una comunità
operosa, capace di dare il meglio di sé nei momenti di difficoltà. Il 24 agosto
2016 quando il violento terremoto ferì il Centro Italia noi stavamo
festeggiando il patrono S. Bartolomeo. Immediatamente il nostro pensiero è
andato alla terra di Santa Rita, molto venerata da noi, e abbiamo iniziato a
pensare come potevamo manifestare vicinanza e solidarietà. Grazie al parroco e
a tutta la sua équipe pastorale è nata l’idea di fondere questa campana in
bronzo da donare alla parrocchia di Cascia. Grande è stato il sodalizio
dell’intera comunità di Castenedolo per realizzarla».
Su di essa sono incisi i nomi dei Santi
di Brescia,
su tutti S. Paolo VI, ma anche quelli dei patroni della Diocesi lombarda
Faustino e Giovita; poi ci sono i Santi sociali del Piemonte cui la parrocchia
bresciana è legata da tempo; c’è anche incisa la Madonna che scioglie i nodi,
tanto cara a papa Francesco. Questa campana vuole essere per Cascia un inno
alla speranza, un documento di bronzo che ricorda all’uomo che si affida a Dio
che tutto è possibile. È stata realizzata dalla Pontificia Fonderia Marinelli
che vanta una storia lunga oltre mille anni.
Omelia
Arcivescovo.
Mons. Boccardo nel commentare il Vangelo del figliol prodigo si è soffermato
sull’abbraccio del padre al ritorno del figlio e del fatto che ogni giorno stesse
sulla soglia di casa in attesa del ritorno. Dio – ha detto - aspetta sempre il
nostro ritorno ogni giorno e non chissà dopo quale tragedia. Tocca a noi
riempire le giornate di gesti concreti di verità e di giustizia, perché Dio è
sempre sollecito e preoccupato per tutti noi. Oggi – ha proseguito - ricordiamo
la Madonna Addolorata, questa madre che Gesù dall’alto della croce ha donato a
tutti i credenti. La sua presenza tra noi è il segno della premura di Dio per
la nostra esistenza; la sua compagnia è un altro segno della cura del Padre per
noi. In questa linea, i gesti della solidarietà che abbiamo sperimentato in
questi anni, e oggi la campana ne è il simbolo, non sono altrettanti segni
della preoccupazione di Dio per noi? Dio, cari amici, non ci dimentica. Sentire
che c’è tanta gente che ci vuole bene, è una ricchezza per questa nostra terra
ferita dal terremoto. I governanti parlano di terremoto solo quando cercano
voti, i mezzi di comunicazione nazionali solo in occasione di anniversari: la
nostra vera forza, quella che non ci fa perdere la speranza, è la vicinanza e
l’affetto di tante comunità italiane, dal nord al sud. Oggi, in particolare,
diciamo grazie a quella di Castenedolo che permette alla parrocchia di Cascia
di risentire i rintocchi della campana dopo tre anni: essa ci ricorderà ogni
giorno che c’è qualcuno, Dio, che ci chiama, che ci suggerisce un modo per
stare al mondo, che ci pensa».
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