Domenica
8 settembre, festa liturgica della Natività della Beata Vergine
Maria, la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve ricorda
con gioia e riconoscenza al Signore il 25° anniversario di
ordinazione episcopale del suo Pastore, il cardinale Gualtiero
Bassetti, avvenuta l’8 settembre 1994 nella basilica di San Lorenzo
a Firenze. Questa significativa ricorrenza sarà vissuta nel
pomeriggio di domenica prossima, alle ore 18, in cattedrale, con una
solenne concelebrazione eucaristica a cui parteciperanno i vescovi
umbri e toscani. Misericordia
e perdono. Il
cardinale Bassetti, nel suo invito rivolto con particolare calore a
tutti i sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e fedeli laici
dell’Archidiocesi, scrive: «Con il cuore ricolmo di gioia,
ringrazio il Signore Gesù, Pastore grande del gregge, per quel po’
di bene che ho potuto fare nelle Chiese cui sono stato inviato: Massa
Marittima-Piombino, Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Perugia-Città della
Pieve. Pur avendo cercato di seminare la parola del Vangelo, di
animare le comunità cristiane e di far sorgere la speranza, sento il
bisogno di invocare la misericordia di Dio e il vostro perdono per
tutte le mie omissioni e debolezze». Anni
di prove, ma anche di soddisfazioni. «Sono
stati anni di impegno, di prove, ma anche di gioie e soddisfazioni –
prosegue il porporato –. Ho camminato al fianco di tanti sacerdoti
e ho consacrato molti giovani come presbiteri e non pochi presbiteri
come vescovi. Ho seguito diversi religiosi e religiose nella ricerca
della loro vocazione, così come tanti seminaristi. Ho cercato di
essere vicino ai fedeli laici». Preghiera
di ringraziamento per tre pontefici. «Una
particolare preghiera di ringraziamento – scrive ancora Bassetti –
desidero elevare per i pontefici che ho conosciuto e che hanno avuto
un ruolo decisivo nella mia vita. San Giovanni Paolo II, che mi ha
fatto il dono dell’episcopato nel 1994; Benedetto XVI, che mi ha
elevato ad arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve;
Papa Francesco, che ha voluto crearmi cardinale e affidarmi la guida
della Conferenza Episcopale Italiana. Una preghiera desidero elevare
per quanti ogni giorno mi sono stati a fianco, presbiteri, religiosi
e laici, e che con me hanno condiviso il “giogo soave” del
governo pastorale». "A
tutti do appuntamento l’8 settembre prossimo, nella cattedrale di
Perugia – conclude il cardinale –, per i venticinque anni della
mia ordinazione episcopale, nella solenne celebrazione che la Diocesi
ha predisposto. Pregheremo e loderemo insieme il Signore, cui è da
sempre affidata la mia vita, e invocheremo anche l’intercessione
della Beata Vergine Maria, la dolcissima madre di Gesù e madre
nostra. Alla luce del suo sorriso è legata la mia vita sacerdotale e
di vescovo». Nel 2019 ricorre, oltre
al 25° di ordinazione episcopale del cardinale Bassetti, anche il
10° anniversario della sua nomina ad arcivescovo metropolita di
Perugia-Città della Pieve avvenuta il 16 luglio 2009; ricorrenza che
sarà ricordata il prossimo 4 ottobre, festa di San Francesco
d’Assisi, Patrono d’Italia, giorno in cui dieci anni fa il
presule toscano ha fatto ufficialmente ingresso nell’Archidiocesi
umbra come successore dell’arcivescovo Giuseppe Chiaretti dimessosi
per raggiunti limiti di età. Questo 10° anniversario sarà
festeggiato con il concerto del Coro della Diocesi di Roma diretto
dal maestro mons. Marco Frisina, noto biblista, musicista e
compositore, in programma nella serata del 4 ottobre nella cattedrale
di Perugia. Come
presidente della Cei, Bassetti ha ideato l'Incontro di riflessione e
spiritualità "Mediterraneo, frontiera di pace" che porterà
a Bari, nel febbraio 2020, oltre cento pastori di tre continenti
(Europa, Asia e Africa) e che sarà concluso da papa Francesco.
L'incontro, nato da un'intuizione del cardinale che si è ispirato a
Giorgio La Pira (sindaco "santo" di Firenze
particolarmente caro a Bassetti che più volte lo ha indicato come
modello per i cattolici impegnati in politica a servizio del bene
comune), affronterà temi come la vita ecclesiale, le migrazioni, la
giustizia sociale, lo sviluppo, il dialogo fra le fedi e vuole
sollecitare le Chiesa a mobilitarsi per la riconciliazione fra i
popoli. Il
saluto del vescovo ausiliare mons. Marco Salvi e
la lettera di affetto di papa Francesco al cardinale Gualtiero
Bassetti, un Pastore «fondato nella carità» Eminenza
Reverendissima, Carissimo Padre, è
con profonda gioia nel cuore che le manifestiamo i nostri sentimenti
di augurio e di serenità in questo giorno in cui ricorda la sua
consacrazione episcopale, avvenuta 25 anni or sono nella basilica di
San Lorenzo in Firenze. Da tutta la diocesi siamo convenuti,
sacerdoti e laici, per unirci alla preghiera di lode e di
ringraziamento, che da questa cattedrale si eleva stasera al Signore.
La sua è una vita donata, come quella di tanti sacerdoti. Ma la
Divina Provvidenza ha voluto riservare a lei la strada del formatore
e del pastore, con la responsabilità di guidare altri fratelli. Da
Firenze a Massa Marittima ad Arezzo e poi a Perugia, si intuisce
nella sua vita un filo invisibile, che solo Dio conosce, e che si
dipana negli anni, chiedendole sempre più uno spirito di donazione e
oblazione. Con la venuta a Perugia, in un certo senso la sua missione
di vescovo ha assunto non solo una valenza regionale, essendo
metropolita e per un periodo presidente della CEU, ma addirittura
nazionale e mondiale, quando dal Santo Padre Francesco, nel 2014, lei
è stato creato cardinale di Santa Romana Chiesa e poi nominato, nel
2017, presidente della CEI. In tal modo non solo è cambiata la sua
vita, arricchendosi di molteplici esperienze, ma anche la vita
dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve. C’è
voluto un grande sforzo da parte sua per assumere con energia i
suddetti impegni e carichi, ma il Signore le dà forza e la Santa
Vergine, alla quale si è sempre affidato, la sostiene. Anche noi
cerchiamo di starle vicino e aiutarla nei suoi doveri a servizio
della Chiesa italiana e universale. A
fronte di questo enorme carico di lavoro e di responsabilità, non ha
mai voluto mancare agli impegni diocesani, alla sollecitudine verso
tutte le parrocchie piccole e grandi. La sua presenza, costante e
generosa, è cuore della pastorale. Ci è di grande aiuto la sua
premura di padre e di fratello, che sa sempre consigliare e ammonire,
tessere quei fili di comunione e di carità, anche quando si sono
sfilacciati. Non possiamo dimenticare la sollecitudine per i
sacerdoti, i diaconi, i consacrati, i malati e i poveri… Noi,
Eminenza, preghiamo per lei in questo giorno carico di emozioni e di
ricordi. Il Signore la ricolmi del suo amore e la conservi in salute
e in generosità. Al
coro della Chiesa perusino-pievese si unisce una voce del tutto
speciale, quella di Papa Francesco, che ha voluto inviarle un
messaggio di stima e di fraternità, di cui desidero dare lettura: Al
venerabile fratello Gualtiero
di Santa Romana Chiesa Cardinale Bassetti - Arcivescovo
Metropolita di Perugia - Città della Pieve Mi
congratulo con te, venerabile fratello, che, «fondato nella carità»,
unisci all’amore di Dio la cura del prossimo, e al desiderio di
giustizia la virtù della misericordia (cfr. Leone Magno, Sermoni,
95,6); e queste qualità, che ritengo fondamento di ogni vera
sollecitudine sacerdotale e della mia stessa sollecitudine pastorale,
riconosco con gioia particolare a te, che celebrerai il giubileo
d’argento dell’ordinazione episcopale il prossimo 8 settembre.
Con questa Lettera ti esprimo i sensi del mio affetto. Hai
iniziato il tuo ministero sacerdotale nell’anno 1966
nell’arcidiocesi metropolitana di Firenze, esercitando sin
dall’inizio un’opera premurosa per il bene delle anime. I
delicati incarichi di responsabilità pastorale presso le scuole e
nei seminari fiorentini hanno arricchito il tuo apostolato e maturato
la tua esperienza, in seguito confermata dall’incarico a te
affidato di Vicario generale. Avendo accumulato una discreta
esperienza, nell’anno 1994 san Giovanni Paolo II ti nominò Vescovo
di Massa Marittima-Piombino e, dopo cinque anni, ti destinò alla
Sede di Arezzo - Cortona - Sansepolcro; il mio venerato Predecessore
Benedetto XVI, considerata la tua opera in queste comunità
ecclesiali, nell’anno 2009 ti chiamò fuori della Toscana a
ricoprire l’incarico di Arcivescovo Metropolita di Perugia - Città
della Pieve, che a tutt’oggi eserciti lodevolmente. Nel 2014 ho
voluto innalzarti al Collegio cardinalizio, col titolo di Santa
Cecilia. Non voglio poi tralasciare l’incarico di presidente della
Conferenza Episcopale Italiana che degnamente eserciti e la premurosa
attività da te svolta presso vari uffici della Sede Apostolica. Vedendo
il tuo servizio rivolto a Dio e al suo popolo e adornato di tante
opere di carità, riconosco in te un pastore che rinnova il
sacrificio dell’umana redenzione e precede il popolo santo di Dio
nella carità, lo nutre con la parola, lo conferma con i sacramenti,
e che, spendendo la vita per Cristo e la salvezza dei fratelli, si
adopera per conformarsi all’immagine dello stesso Cristo e
continuamente testimonia la fede e l’amore nel Signore
(cfr. Messale Romano, Messe rituali, IV, 2, Prefazio). Ricorrendo,
dunque, questa speciale occasione, prego Dio affinché, rendendo
felicissimo il tuo anniversario, sparga su di te, Venerabile
Fratello, la sua misericordia e ti protegga sempre con la sua grazia,
ti confermi servo e testimone della carità divina e della verità
nel mondo e fedele ministro di riconciliazione. Desidero
infine accompagnarti con la mia Benedizione Apostolica, che ti
imparto, da trasmettere poi ai diletti figli del gregge di Perugia -
Città della Pieve, a tutti i partecipanti alla celebrazione del
giubileo ed a coloro che hai cari nel cuore, dai quali chiedo
preghiere affinché possa compiere con zelo e sapienza il ministero
petrino.
Dal
Vaticano, il 9 di agosto 2019, settimo anno del mio Pontificato. Francesco
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