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l’appuntamento spirituale di preghiera per la pace del 27 di ogni mese, in
ricordo dello storico incontro del 1986, che ad agosto è rivolto allo Stato
africano del Ciad. “In quel Paese - dichiara nell’invito alla preghiera il
vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino - si concentrano problemi
ambientali causati dai cambiamenti climatici, il terrore seminato dagli
attentati mortiferi di Boko Haram e il conflitto per l’accaparramento delle
terre. Davanti all’unico Dio di tutta l’umanità – aggiunge il vescovo - e
insieme ai fratelli e alle sorelle che vivono la propria fede anche come
annuncio e costruzione della pace, vogliamo condividere le angosce, le
sofferenze e le speranze di questo Paese, che si trova in un’area
particolarmente provata da conflitti, confinando con Libia, Nigeria, Niger,
Sudan, Camerun e Repubblica Centrafricana. Anche in questo mese di agosto è
stato costretto a pagare un prezzo molto alto in termini di vite umane. Si
tratta di un Paese che, superando questa situazione, potrebbe diventare un
laboratorio di convivenza, rendendo possibile la coabitazione, all’interno
degli stessi confini, di lingue, etnie e religioni differenti che potrebbero
costituire la vera ricchezza della nazione. Per alimentare questa speranza c’è
sicuramente bisogno di una progettazione socio-politica intelligente e
lungimirante così come di una grande solidarietà internazionale. Noi vogliamo
sostenere il cammino delle popolazioni più esposte alla violenza e dei settori
più vulnerabili della società, pregando perché ogni scelta politica sia
orientata al bene comune. La pace sia al cuore dell’impegno di tutti,
l’orizzonte verso cui tendere ogni sforzo, il bene da far crescere e
custodire”.
Per
la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare
per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della
giornata del 27 agosto.
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