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  07/03/2019 13:31


Spoleto: con il Mercoledì delle Ceneri è stata avviata la Quaresima. L’arcivescovo Renato Boccardo tra la popolazione terremotata di Ancarano di Norcia e nella Basilica Cattedrale di Spoleto. Il Presule: «Non dimentichiamoci che c’è sempre qualcuno che sta peggio di noi».



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Il 6 marzo 2019, Mercoledì delle Ceneri, la Chiesa ha avviato il tempo di Quaresima, ossia i quaranta giorni che separano dalla Pasqua di resurrezione. L’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha presieduto due celebrazioni eucaristiche: una ad Ancarano di Norcia (ore 17.30) nella sala comunitaria posta all’inizio del villaggio delle soluzioni abitative di emergenza dei terremotati ed una nella Basilica Cattedrale di Spoleto (21.00). Questa celebrazione è caratterizzata dall’imposizione delle ceneri sul capo, segno della debole e fragile condizione dell’uomo, segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore.

Nell’omelia mons. Boccardo ha sottolineato ai presenti l’invito della Parola di Dio che caratterizza questa celebrazione: Fate ritorno al Signore e accogliete il dono della riconciliazione. «Perché tutti – ha detto – abbiamo peccato, cioè ci siamo comportati come se Dio non esistesse. E ciò ci capita tante volte ed è frutto della cattiveria, del desiderio di vendetta che spesso abita i nostri cuori. La Quaresima che avviamo allora è il momento giusto per chiedere perdono al Signore, per fermarsi a riflettere e per cercare di fare ordine nella vita. Le ceneri – ha proseguito il Presule - non sono un segno scaramantico, ma ci indicano che è possibile convertirsi e cambiare rotta, che si può togliere il male e mettere il bene. E questo il cristiano lo fa senza mettersi nessuna etichetta, senza cercare la visibilità, perché sa che Dio vede nel segreto e riesce a cogliere la bontà dei nostri gesti. I pilastri della Quaresima sono: la preghiera, ossia ascoltare di più quanto il Signore ci dice; il digiuno, che non è solo astensione dal cibo, ma soprattutto è mantenere una relazione di libertà verso le cose, delle quali invece spesso vogliamo essere i padroni; la carità, ossia essere consapevoli che c’è sempre qualcuno che sta peggio di noi e che quindi è necessario prendersene cura, senza riserve e senza calcoli». Secondo papa Francesco, «l’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello». A tal proposito la Caritas diocesana di Spoleto-Norcia propone due momenti in cui tutte le comunità parrocchiali raccoglieranno offerte e prodotti alimentari in favore della Caritas diocesana e della Mensa della Misericordia: il Mercoledì delle Ceneri già celebrato e la I Domenica di Quaresima (10 marzo). Nelle altre Domeniche di Quaresima ogni Pievania o parrocchia è chiamata a compiere gesti di generosità verso i bisogni locali.




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