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  11/01/2019 12:13

SPOLETO: FESTA DI S. PONZIANO MESSAGGERO DI MISERICORDIA. PRIMA TAPPA AL CENTRO DI SOLIDARIETà “DON GUERRINO ROTA”. L’ARCIVESCOVO: «TUTTI ABBIAMO DEI FALLIMENTI ALLE SPALLE, MA TUTTI SIAMO CONSAPEVOLI CHE C’è UN DOMANI DA COSTRUIRE CON LE NOSTRE MANI».


Le altre tappe che la reliquia di S. Ponziano farà, prima dei festeggiamenti in Cattedrale, sono alle Lacrime di Trevi tra le donne disabili accolte dalle Suore della Sacra Famiglia (venerdì 11 gennaio ore 16.00) e tra i detenuti della Casa di Reclusione di Spoleto (sabato 12 alle 15.30). Cresce intanto l’attesa per la visita del card. Ernest Simoni a Spoleto, dal 1963 al 1990 prigioniero della dittatura albanese. Domenica 13 gennaio alle ore 17.30 nella Basilica Cattedrale il Porporato racconterà la sua esperienza di uomo e di prete. Il Cardinale, ai tempi dittatura comunista di Enver Hoxha, era “nemico del popolo” e per questo arrestato nella notte di Natale del 1963 mentre celebrava la messa a Barbullush, e confinato in una cella d’isolamento con una condanna a diciotto anni. Ai suoi compagni di prigionia gli aguzzini hanno ordinato di registrare la sua “prevedibile rabbia” contro il regime, ma dalla bocca del sacerdote sono uscite sempre e solo parole di perdono e di preghiera. È arrivata puntuale anche la condanna a morte, ma la sua pena è stata commutata in venticinque anni di lavori forzati nelle gallerie buie delle miniere di Spac e poi nelle fogne di Scutari. Anche in questa drammatica situazione non ha perso la fede e non ha mai interrotto il suo ministero sacerdotale. È persino riuscito a celebrare ogni giorno di nascosto la messa e ha confessato gli altri carcerati, divenendo padre spirituale di alcuni di loro e distribuendo anche la comunione, con un’ostia cotta di nascosto su piccoli fornelli, mentre per il vino ha fatto ricorso al succo dei chicchi d’uva. È stato definitivamente liberato il 5 settembre 1990. Appena fuori dal carcere, ha confermato il perdono ai suoi aguzzini, invocando per loro la misericordia del Padre. Il card. Simoni ha commosso il mondo e, in particolare, Papa Francesco quando, il 21 settembre 2014, nella Cattedrale di Tirana, ha raccontato davanti al Pontefice le violenze e le vessazioni subite per ventisette anni durante la dittatura comunista. Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 19 novembre 2016, della Diaconia di Santa Maria della Scala.



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