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News Delegazione Regionale Caritas
  22/11/2018 13:19


PRESIDIO 3.0 CONTRO IL CAPORALATO E LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO. Caritas Italiana rilancia il Progetto: da Nord a Sud hanno già aderito 13 Diocesi, oltre 5000 finora i beneficiari



Lunedì 26 novembre 2018, alle ore 11.00, verrà presentato presso la sede di Caritas Italiana, in via Aurelia 796, il progetto Presidio 3.0.
Come negli anni precedenti, l’obiettivo è quello di fare emergere, approfondire e monitorare, anche attraverso un database nazionale, il gravissimo fenomeno del caporalato al quale viene sottoposta la grande maggioranza dei lavoratori stagionali che arrivano e stanziano per periodi più o meno lunghi nelle campagne italiane.
Dalla Sicilia al Piemonte, dunque, in un bacino di circa diecimila lavoratori in nero, decine di operatori e volontari cercano di dare una risposta alle tante persone che lavorano all’interno di sistemi altamente illegali di sfruttamento, abusi, soprusi e irregolarità.
Attraverso Presidio a questi lavoratori viene assicurata oltre che una prossimità anche una tutela, un’azione di informazione capillare che permette loro di migliorare la propria posizione amministrativa, legale, sanitaria e quindi le stesse condizioni di vita. Le azioni capillari messe in campo dal progetto Presidio partono, dunque, dalla prossimità.
Obiettivo di Presidio 3.0 è di continuare a garantire una presenza costante delle Caritas diocesane in molte aree del Paese per assistere i tanti lavoratori agricoli soggetti a forme di grave sfruttamento, ma anche quello di incontrare i territori per un confronto aperto su temi di straordinaria attualità.
In un momento storico nel quale il tema dei migranti e dell’immigrazione è sovente oggetto di forti strumentalizzazioni, Caritas Italiana, insieme alle Caritas diocesane, avverte l’urgenza di lavorare per promuovere sempre più diffusamente una cultura dei diritti umani collegati ai temi della legalità e della dignità del lavoro.
Le tredici diocesi che aderiscono al progetto Presidio 3.0 - Saluzzo, Latina, Aversa, Capua, Caserta, Teggiano, Manfredonia, Cerignola, San Severo, Foggia, Nardò, Ragusa, Noto- saranno quindi impegnate in attività di sensibilizzazione e formazione, nonché di advocacy, organizzando eventi pubblici, con il coinvolgimento delle Istituzioni e del privato sociale, per rafforzare la consapevolezza sul fenomeno dello sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Gli oltre 5.000 beneficiari incontrati nel corso delle precedenti 2 biennalità del progetto Presidio, continueranno a trovare nelle diocesi coinvolte luoghi di accoglienza, ascolto e accompagnamento legale, sanitario e sociale. I 13 presidi, infatti, garantiranno per il prossimo biennio la loro attività ordinaria in quelle realtà dove, spesso, insistono grandi insediamenti informali, all’interno dei quali la grave emarginazione e la precarietà esistenziale sono purtroppo la norma.




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