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  19/07/2018 17:32


Perugia: la seconda edizione del “Summer media camp” (24-27 luglio) per giovani dai 18 ai 30 anni appassionati di comunicazione, per come usare i social network in modo intelligente e professionale



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«Usare i social network in modo intelligente e professionale per una comunicazione efficace non è affatto così naturale come sembra: occorrono tecniche, stratagemmi, a volte anche piccoli investimenti». È quanto si prefigge di fare il “Summer media camp 2018” promosso dalla Conferenza episcopale umbra (Ceu) con le redazioni di Umbria Radio e La Voce, rivolto a giovani tra i 18 e i 30 anni appassionati di comunicazione. Giunto alla sua seconda edizione, il “Summer media camp 2018” è in programma dal 24 al 27 luglio, a Perugia, con location presso la “Sala S. Francesco” del palazzo arcivescovile e l'Ostello - Centro internazionale accoglienza (dove soggiorneranno i giovani partecipanti alle quattro giornate di formazione). Alla prima edizione, tenutasi lo scorso anno, intervennero anche il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e sottosegretario della Cei.

Il “Summer media camp 2018” vuole approfondire la possibilità offerta dai social di diffondere notizie e costruire comunità, avvalendosi dell’esperienza di esperti e professionisti di fama nazionale nel campo del social media marketing, con laboratori full immersion, condivisione di esperienze e visite guidate nel mondo della comunicazione.

Gli interessati possono ancora iscriversi e conoscere nei dettagli il programma dell’iniziativa (http://summercamp.chiesainumbria.it/ ;summermediacamp@chiesainumbria.it).

Gli interventi più didattici, annunciano i promotori, saranno aperti anche ai giornalisti, ai quali verranno riconosciuti dei crediti formativi da parte dell’Ordine dei Giornalisti (OdG) dell’Umbria con iscrizione attraverso la piattaforma Sigef.

Quattro i corsi organizzati in collaborazione con l’OdG umbro, in calendario martedì 24 luglio, dalle ore 15 alle 18, mercoledì 25 luglio, dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15 alle 18, e giovedì 26 luglio, dalle ore 9 alle 12, presso la “Sala S. Francesco” dell’Arcivescovado di Perugia, che tratteranno i seguenti temi: “Comunicare: News nel sistema ibrido dei media. La comunicazione della Chiesa al tempo dei social media”, con relatori Rita Marchetti, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Perugia, e don Walter Insero, collaboratore dell'Ufficio Cei per le comunicazioni sociali; “Le community: risorsa per un’informazione affidabile. L’informazione al tempo delle community social-buone pratiche sul tema”, con relatori Bruno Mastroianni, giornalista, docente di comunicazione politica e globalizzazione e reti social media presso l’Università telematica internazionale UniNettuno, e Daniele Morini, giornalista; “Le nuove vie dell’informazione: quale social network per quale obiettivo?”, con relatori Francesca Triani, digital project manager e social media consultant presso Seed Srl, e Andrea Canton, giornalista, membro dell’associazione  Weca (Web master cattolici); “Make it viral: strategie per aumentare la circolazione delle notizie. Web marketing & Social media marketing. Formazione, teoria e laboratori”, con Lucia Rosati, instructional designer e formazione, presidente delegazione regionale AIF Umbria, Barbara Serafini, della Green Click Media, e Daniele Morini, giornalista, che terrà, venerdì 27 luglio (ore 9-12), le “Esercitazioni di sintesi del percorso fatto” nella quattro-giorni del “Summer media Camp”.

L’apertura e le conclusioni dei lavori di questa seconda edizione saranno affidate a mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve e delegato della Ceu per le comunicazioni sociali. «Il “Summer Media Camp 2018” – commenta mons. Giulietti – mette a fuoco una dimensione innovativa, ma non alternativa, della comunicazione: ci aspettiamo infatti dalla crescita delle competenze sui social media una nuova vitalità anche per i media più tradizionali, che se ne possono avvalere per suscitare nuovo interesse. I social, inoltre, sono il naturale campo di azione dei giovani, per cui un giornalismo che desideri avvalersene potrà renderli protagonisti nel comunicare la realtà secondo il proprio punto di vista».




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