versione accessibile ::
NEWS
  12/05/2018 17:43


ASSISI: consegna della lampada ad Angela Merkel "necessaria un'audace avventura per una nuova Europa e un mondo più fraterno".



I frati di Assisi hanno chiesto alla Cancelliera tedesca Angela Merkel di "chiamare a raccolta le forze civili dell'Europa" e di "convocare persone e governi capaci di rinunciare a interessi particolaristici, privilegi e miopi esercizi di sovranità" per un orizzonte di unità "che sappia valorizzare le differenze e perseguire un destino di pace e di sviluppo" per il mondo. E' questo il compito che il custode del Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, ha affidato alla Merkel, consegnandole la Lampada della Pace di San Francesco per la sua opera a favore della "pacifica convivenza dei popoli".

Questa Lampada - ha sottolineato il custode - è "la luce che promana dalla Tomba e dalla testimonianza di Francesco, fratello di tutti: una luce che trasmette energia vitale e speranza".  Padre Gambetti si è detto convinto che "le grandi sfide che sono davanti a noi" - la globalizzazione dei mercati, "il grido della Terra". le disuguaglianze economiche e sociali, le migrazioni epocali e "gli spettri della xenofobia" - devono "catapultarci in un'audace avventura per la costruzione di di una nuova Europa e di un mondo nuovo, più fraterno".

Il custode ha offerto per questa avventura, "a partire dalla preghiera", il sostegno della comunità francescana del Sacro convento all'Italia, all'Europa e al mondo e il suo esempio di "socializzazione e di integrazione: una comunità di oltre 70 frati, il più giovane dei novizi ha 20 anni, il decano sta per compierne 90. Veniamo da 21 nazioni e viviamo in armonia, sostenendoci e servendoci reciprocamente. Pregi e difetti, debolezze e talenti, vizi e virtù si compongono in una sinfonia in cui risplendono le differenze, ed insieme camminiamo verso l'unità. La fraternità e' bellissima!".

"Non sempre le cause più giuste, più umane, sono le più popolari, ma sono le uniche per le quali vale la pena lottare. Lo dico anche perché io l'ho vissuto sulla mia pelle". Lo ha detto il presidente colombiano, Manuel Santos, nel suo saluto ai giovani riuniti nel Salone papale del Sacro convento di Assisi, presente la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Il messaggio del presidente Santos che nel 2016 ricevette la Lampada della Pace di San Francesco e il Nobel per la Pace per la sua opera tesa alla riconciliazione e alla pacificazione in Colombia lacerata dalla guerriglia con le Farc - ha ricordato la sua esperienza: "in Colombia abbiamo superato, dopo un grande sforzo di dialogo, un conflitto armato che è durato più di mezzo secolo e ci è costato centinaia di migliaia di morti e milioni di vittime. Eppure, non mancano quelli che hanno nostalgia della guerra o che privilegiano la vendetta alla riconciliazione".

   Il presidente colombiano  ha poi definito Angela Merkel "una cittadina tedesca che lavora con la coscienza di una cittadina del mondo", ricordando "l’esempio e gli insegnamenti di suo padre, il pastore Horst Kasner”, e “la fede in Dio”. Santos ha sottolineato “le decisioni giuste e non sempre popolari, come quelle che la Merkel ha preso per rispondere alla crisi umanitaria di migliaia di migranti fuggiti dai propri paesi a causa dalla violenza, del fanatismo e della povertà".

   La Cancelliera - ha sottolineato il presidente colombiano - è stata "un baluardo della difesa della eredità della convivenza e della pace dell'Unione europea" e rappresenta " quei principi che devono servire da antidoto in un mondo, dove sorgono, con pericoloso vigore, i fantasmi del nazionalismo, del fondamentalismo, del razzismo, del populismo e della intolleranza".




« Archivio »