Venerdì 20 aprile ore 21:00 in piazza IV Novembre la
Fontana Maggiore verrà illuminata di rosso per richiamare l’attenzione
della cittadinanza sul dramma delle popolazioni sofferenti in Medio Oriente, in
particolare in Siria. Un momento di preghiera sarà organizzato dal Comitato
Nazarat di Perugia. Il gesto di sensibilizzazione vede l’impegno congiunto
dell’amministrazione comunale e della Diocesi di Perugia e Città delle Pieve. L’iniziativa è patrocinata da “Aiuto alla Chiesa che
soffre ONLUS”, che a febbraio ha illuminato di rosso il Colosseo e lo scorso
anno la Fontana di Trevi, per ricordare la grave situazione dei martiri
cristiani in Medio Oriente e non solo. (http://acs-italia.org/grandi-eventi/) Il monumento simbolo della città si tinge del colore del
sangue dei martiri e diventa luogo di raccoglimento e vicinanza alle
popolazioni della Siria. A Perugia il 20 di ogni mese il Comitato Nazarat
organizza una preghiera con la presenza di un testimone diretto proveniente
dalle aree di conflitto, alle ore 21 presso la Basilica minore di San Costanzo. Conferenza “Il dramma dei cristiani in Medio Oriente –
Testimoni dalla Siria”. Sabato 21 aprile, ore 17.00 , Sala del Dottorato
(Chiostro della cattedrale). Interverranno: S. Em. Card. Gualtiero
Bassetti, arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, presidente CEI, Alessandro
Monteduro, direttore “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ONLUS, Gian
Micalessin, giornalista inviato di guerra, Ayman Haddad, siriano,
docente di Lingua e cultura araba, Padre Giuseppe Battistelli ofm (moderatore),
Commissario di Terra Santa per l’Umbria La conferenza “Il dramma dei cristiani in Medio
Oriente – Testimoni dalla Siria” nasce dal desiderio di capire
cosa stia realmente accadendo nello scenario mediorientale e quali prospettive
di soluzione si intravedano. Gli interlocutori di primissimo piano porteranno video
inediti e contributi significativi. La presenza del card. Bassetti è espressione
della vicinanza della Chiesa alle popolazioni colpite dai conflitti. L’attenzione dei relatori andrà in particolare alle
minoranze che più hanno subìto gli esiti della guerra. I grandi interessi
economici all’origine dei conflitti si sono intrecciati con fondamentalismo
religioso e tentativi di annientamento etnico e culturale. Conoscere la realtà, dopo anni di continue
evoluzioni, fino all’attuale livello di tensione internazionale, è un
modo per abbattere il muro d’indifferenza e maturare un giudizio critico
che sviluppi uno spirito di solidarietà consapevole verso i fratelli più
sofferenti, che chiedono in varie forme il nostro aiuto. La conferenza dà seguito ai costanti appelli di Papa
Francesco, che anche durante l'Urbi et Orbi di Pasqua in Piazza San Pietro ha
detto: "Domandiamo frutti di pace per il mondo intero, a cominciare
dall'amata e martoriata Siria, la cui popolazione è stremata da una guerra
che non vede fine" e ha aggiunto un appello per la pace anche in Terra
Santa, nello Yemen e in tutto il Medio Oriente. La conferenza è realizzata con il patrocinio del Comune
di Perugia, che già in passato ha dimostrato una pericolare sensibilità per il
tema della crisi in Medio Oriente, votando, primo Comune in Italia,
all’unanimità in Consiglio comunale la richiesta di mozione per la sospensione
delle sanzioni alla Siria. Alessandro Monteduro, direttore di “Aiuto alla Chiesa che
soffre” illustrerà il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo,
pubblicazione unica nel suo genere, sussidio fondamentale per chiunque voglia
approfondire il tema della libertà religiosa, partendo da un approccio non
confessionale perché prende in esame la situazione di ciascun Paese, con
riferimento a ogni tipo di violazione della libertà religiosa riguardante i
credenti di qualsiasi fede. Il relatore si soffermerà particolarmente sulla
condizione in Iraq, dove oggi le minoranze cristiane e yazide cacciate e
decimate risiedono in campi profughi, con remote possibilità di tornare nelle
loro case, perché distrutte o ormai occupate. La presenza cristiana in Iraq,
culla della cristianità dai tempi di San Tommaso, è quasi cancellata. Le minoranze non musulmane, quali cristiani e yazidi,
sono state regolarmente vittime dei jihadisti sunniti. Questi attacchi e la
generale atmosfera di violenza hanno provocato un vero proprio esodo dei
cristiani dal Paese. Secondo le stime più recenti, circa il 66 percento dei
cristiani ha lasciato l’Iraq dopo il 2003. Se prima di quella data vivevano nel
Paese tra gli 800mila e 1,2 milioni di cristiani, oggi ne rimangono tra i 250
ed i 400mila. Le comunità degli yazidi e dei mandei sono state altrettanto decimate
nel corso degli ultimi due anni. Nel 2013 gli yazidi hanno riportato che la
loro popolazione era diminuita di almeno 200mila persone fino a raggiungere un
totale di circa 500mila membri. I mandei si erano invece ridotti del 90
percento, con poche migliaia rimaste nel Paese. Ayman Haddad, italo-siriano, di Damasco, residente a
Todi. Gran parte dei suoi cari, con cui è in contatto quotidiano, risiede
ancora a Damasco. Ha quindi avuto modo di seguire sin dall’inizio il
susseguirsi delle vicende del conflitto siriano ed è attento conoscitore della
geopolitica mediorientale. Ha inoltre visitato la sua famiglia anche durante la
guerra, potendo toccare con mano la trasformazione della società siriana e lo
spezzarsi degli equilibri di convivenza millenaria che la caratterizzavano. In questi anni del dramma siriano ha tenuto varie
conferenze per testimoniare la verità insabbiata della comunità cristiana. Gian Micalessin, è un giornalista coraggioso e dallo
sguardo profondo, che non si accontenta delle veline propagandistiche, ma parte
per il fronte, per vedere e raccontare. Segue il conflitto siriano dal suo inizio, ha
già presentato a Perugia nel 2016 dei reportage impressionanti, girati sotto i
colpi da fuoco, ricchi di testimonianze dirette dei protagonisti civili,
religiosi e militari. È reduce da un viaggio a Ghouta in cui ha
osservato in prima persona la situazione documentandola in reportage ancora
inediti che presenterà alla conferenza. Il suo ultimo libro “Fratelli traditi” racconta la
situazione dei siriani sullo sfondo del conflitto e l’atteggiamento delle
potenze mondiali che hanno tanti interessi da rendere difficile la soluzione
della guerra, cosicché la popolazione si sente abbandonata e sconfortata. Micalessin illustrerà lo scenario attuale e le
prospettive che si intravedono. Padre Giuseppe Battistelli ofm, Commissario di Terra
Santa per l’Umbria, modera l’incontro da profondo conoscitore della Terra
Santa, ma anche della situazione mediorientale tutta, poiché i francescani sono
in ogni paese in conflitto punto di riferimento per il sostegno alle
popolazioni civili e per la ricostruzione.
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