La raccolta alimentare della Caritas diocesana e
associazione di Volontariato San Martino, effettuata sabato scorso in
undici supermercati di Terni, Amelia e per la prima volta a Narni, per
sostenere l’attività dell’emporio solidale di via Vollusiano a Terni e
dell’emporio solidale di Amelia-Narni presso la Cittadella della
solidarietà, ha avuto un riscontro positivo con una donazione di
oltre sette tonnellate di prodotti alimentari e per l'igiene, in prevalenza
pasta, legumi, pelati, zucchero e prodotti per l’infanzia, tonno e carne in
scatola, olio, biscotti e farina. Nello specifico sono stati raccolti: kg.
5.425,1 nei sette supermercati di Terni; kg. 603,5 nel supermercato Conad di
Narni e kg. 979,5 nei tre supermercati di Amelia.
«Il positivo riscontro
della raccolta è un segno importante di solidarietà, speranza e condivisione
che ci aiuta concretamente a sostenere e incrementare l’attività degli empori
solidali – sottolinea Ideale Piantoni direttore della Caritas diocesana –
per svolgere un servizio sempre più esteso ed efficace, di fronte anche al
mutare della povertà e della presenza più numerosa di famiglie di italiani
bisognosi e del calo di stranieri. Oggi è ancora di più essenziale l'apporto di
tante persone che hanno dato il loro contributo Purtroppo le risorse per
continuare nell'opera degli empori sono sempre meno e di conseguenza anche le
persone che possono beneficiarne. Per questo le raccolte alimentari diventano
essenziali per consentire di poter dare risposte concrete alle persone che si
rivolgono alla Caritas. Un ringraziamento sentito va a tutte le persone che con
generosità hanno donato qualcosa, ai dirigenti ed il personale delle strutture
commerciali che hanno aderito: a Terni l’Ipercoop, l’Iperconad di Cospea, la
Coop di Fontana di Polo, Superconti Cesure, Conad Superstore di Borgo Bovio,
Conad di via Cesare Battisti, Conad Superstore di via del Rivo di Terni; ad
Amelia Superconti, Eurospin via Roma, Simply via delle Rimembranze, e la Conad
di Narni scalo. Un ringraziamento ai parroci e le comunità parrocchiali che
animano le nostre Opere Segno e ai volontari».
Nella raccolta sono stati coinvolti 224 volontari nei vari
supermercati, tra cui molti giovani, 5 scout, 10 immigrati, 3 senzatetto,
18 bambini del catechismo, 5 catechisti e 4 sacerdoti,, 12 persone
tra autisti, addetti allo scarico in magazzino e al carico sui mezzi.
I volontari provengono
dalle parrocchie di San Francesco, San Pietro, Sant’Antonio, Santa Maria
della Misericordia, Santa Maria del Carmelo, San Giuseppe Lavoratore, Nostra
Signora di Fatima, Rocca San Zenone, Papigno, San Valentino, San Paolo, Santa
Maria del Rivo, San Giovanni Bosco di Terni, e dalle parrocchie di Amelia: San
Francesco, San Massimiliano Kolbe, insieme agli gli Scout Europa ed
Agesci, ai volontari della Mensa San Valentino, degli ospiti della casa di prima
accoglienza O. Parrabbi.
Attualmente nell’emporio
solidale di Terni vengono aiutati 125 nuclei familiari per un totale 450
persone che usufruiscono del servizio, prevalentemente italiani, famiglie
con bambini in tenera età che, a causa della crisi e della perdita del lavoro,
non hanno il necessario per vivere, donne sole con figli e diverse persone
anziane. Ogni settimana circa trenta persone, a rotazione, usufruiscono di
questa opportunità che si ripete per ciascuno con cadenza quindicinale o
mensile.
Nell’emporio solidale di
Amelia, a cui fanno riferimento le attività caritative della zona di Amelia e
alcune parrocchie del narnese, vengono aiutati 150 nuclei familiari.
Gli empori solidali della
Caritas diocesana sono punto di riferimento per molte persone in difficoltà che
attraverso questo servizio hanno la possibilità di avere generi di prima
necessità. Recandosi in quello che è un vero e proprio market si possono
acquistare con una scheda a punti ciò di cui si ha bisogno. La tessera viene
caricata di punti in base a dei parametri variabili a seconda della tipologia e
situazione complessiva a livello economico-fiscale e sociale dei nuclei familiari.
Questo per consentire una spesa equilibrata ed intelligente che educhi gli
utenti alla logica del non-spreco.
Gli empori offrono beni a misura di famiglia,
consentendo cioè alle persone di autogestirsi, offrendo loro la possibilità di
superare la situazione di crisi e l’opportunità di avere un ruolo attivo e
partecipativo, promuovendone la massima autonomia possibile.
|