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  02/03/2018 11:35

GIORNATA DI FORMAZIONE PER ANIMATORI DELLA LITURGIA “LO SPIRITO DELLA LITURGIA: IL GIORNO DEL SIGNORE”. MONS. PIEMONTESE: "L’OBIETTIVO DI SOSTENERE GLI UFFICI LITURGICI DIOCESANI NELL’IMPEGNO DI AGGIORNAMENTO E DI RINNOVAMENTO LITURGICO NEL CONTESTO PIù AMPIO DI COMUNIONE E DI CONDIVISIONE DELLE SPECIFICHE TRADIZIONI DELLE SINGOLE CHIESE". DON BUSANI: "LA DOMENICA SCHIUDE SPAZI APERTI ALLE RELAZIONI E IN PARTICOLARE ALLA RELAZIONE CON DIO”


“Lo Spirito della Liturgia: il giorno del Signore” è il tema sul quale si sono confrontati circa 300 rappresentanti delle otto diocesi umbre: sacerdoti e diaconi, religiosi e religiose, animatori della liturgia e operatori pastorali.. pienezza di cristiana umanità, ossia della celebrazione come azione, come momento della vita in cui si svela la vita di Gesù. La celebrazione come opera effettiva di Dio che si dona e che stabilisce un contatto con l’uomo nel corpo di Gesù. “Nella celebrazione il centro è Gesù che deve essere per tutti e nella ripetizione dei segni è la possibilità che è data ai credenti di attingere alla sorgente di nuovo ogni domenica, ed è quindi una benedizione per noi – ha detto don Busani -. L’azione liturgica brilla per sublime essenza, perché vale in se stessa come ogni opera bella. E’ un momento gioioso, di festa, questo il suo senso e in questo il suo valore” . Un dono che è essenzialmente relazione, e dono di un tempo, di un giorno e non di uno spazio. “Gesù passa a noi attraverso il dono di sé, costruendo un tempo, il giorno del Signore che è la prima basilica per fare festa, è un momento di vita dove non ci sono condizioni”. “L’eucarestia ci attende, è data senza che porti qualcosa in cambio, ma evidenzia la voglia di relazione e dell’incontro con il Signore – ha concluso -. La domenica si è come invitati ad un banchetto, si è attesi, desiderati, cercato e chi accetta, accetta di ricevere vita da chi lo invita. La domenica schiude spazi aperti alle relazioni e in particolare alla relazione con Dio”. La seconda parte del pomeriggio è stata dedicata a brevi testimonianze tematiche sulle modalità di celebrare e su esperienze da condividere. “Il Giorno del Signore e famiglia” è stata la testimonianza portata da un gruppo di preghiera in famiglia della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino che hanno organizzato gruppi di famiglie spirituali, unite in Gesù, che si ritrovano per condividere momenti di preghiera intorno alla Parola e approfondire il Vangelo della domenica. “Il Giorno del Signore e carità” è stata la testimonianza di Elisabetta della diocesi di Spoleto-Norcia che ha raccontato la sua difficle esperienza di malattia nella quale ha trovato sostegno in tante persone della parrocchia e così ha riscoperto la bellezza e importanza di essere parte di una comunità e del mettersi al servizio della chiesa e dei più bisognosi. “Il Giorno del Signore e.catechesi” è stata la testimonianza di don Sergio e don Stefano della diocesi di Terni-Narni-Amelia che hanno evidenziato l’importanza della ministerialità nella Chiesa e del cammino insieme dei vari ambiti ecclesiali. Importante è curare la liturgia nei suoi diversi segni sui quali si può improntare anche la catechesi dei ragazzi e degli adulti, facendo comprendere l’importanza di quello che viene celebrato nella liturgia domenicale. Una proposta è stata quella di rivalutare la celebrazione del sabato sera per dare la possibilità a quanti la domenica hanno impegni di vivere l’incontro con il Cristo nella liturgia.



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