Un Natale che porti speranza, che faccia partecipi
tutti, in modo particolare le persone sole malate e bisognose, della gioia
della festa e dell’amore di Dio. E’ il Natale che la chiesa diocesana si
appresta a vivere nella fraternità e solidarietà.
«Le celebrazioni del Natale, nel nostro
territorio, hanno il loro inizio luminoso con l’accensione della Stella di
Miranda - ricorda il vescovo Giuseppe Piemontese nella sua lettera augurale
alla città -. Nel tempo di Natale il nostro animo è predisposto ad evocare
sogni, meraviglie, desideri, aspirazioni, e volentieri volgiamo lo sguardo alla
stella che è foriera di buoni e lieti auspici, di protezione e di speranza. Ma
la luce vera del Natale è Cristo, che rinasce per ogni uomo, donando gioia e
pace per tutti, per i bambini e gli anziani, per i giovani e le famiglie, per i
poveri e gli emarginati. Il Natale è un segno di amore e invocazione di
speranza per quanti sono provati dalla malattia e dalla sofferenza, dalla crisi
economica, per la città alla ricerca del proprio riscatto economico,
civile, politico e sociale, nel dialogo e nel lavoro, nella sicurezza e nel
benessere. Una speranza per la chiesa diocesana per una rinnovata responsabile
consapevolezza nella fedeltà a Gesù e nel dialogo con la Città, in questo tempo
di visita pastorale, tempo di incontri, confronto riscoperta a adesione a Gesù
Cristo. Ancora una volta, perciò, siamo invitati ad andare in cerca della
stella e ad accenderla nel cuore, nelle case, nella città, nella chiesa, nel
mondo. E quando realmente la stella che è Gesù, sarà accesa, grazie alla buona
volontà e alla conversione di ciascuno, allora sarà Natale, il Natale di luce,
amore e gioia che auguro di gran cuore a tutti».
Un Natale nel segno della solidarietà e
condivisione preceduto, come tradizione, dalle celebrazioni che il vescovo
Giuseppe Piemontese ha presieduto nei luoghi di lavoro all’Acciai Speciali
Terni, all'Asm Azienda Servizi Municipalizzati, alla Cosp Tecnoservice di Terni
e dagli incontri con studenti di Terni e Narni, con i detenuti della Casa
Circondariale di Terni, con gli ospiti della mensa dei poveri della Caritas
diocesana, con i bambini ospiti della casa famiglia dell’associazione Nuova
Vita onlus.
«Anticipiamo il Natale che sentiamo come
famiglia e tendiamo a unire le speranze personali e quelle del lavoro e
dell’azienda con il tema del Natale – ha detto il vescovo nelle celebrazioni in
fabbrica -. Ci ritroviamo a sentire e sperimentare la bellezza e la bontà di
ciò che facciamo. Al centro del Natale, purtroppo la nostra società non mette
più Gesù, ormai vi sono altre considerazioni ed elementi, qualcuno certamente
positivo e altri superflui. Se vogliano vivere intensamente questa festa
dobbiamo portare al centro Gesù, facciamo memoria della nascita di Gesù sulla
terra che non è solo ricordo ma è una rendere presente a noi ciò che è avvenuto
duemila anni fa».
Le festività natalizie in diocesi saranno
scandite da vari momenti liturgici presieduti dal vescovo: domenica 24
dicembre alle ore 23.45 nella Cattedrale di Terni la celebrazione della
Notte di Natale, lunedì 25 dicembre la solenne concelebrazione
eucaristica del Natale del Signore alle ore 11 la nella
Concattedrale di Narni e alle ore 18 la concelebrazione della solennità del
Natale nella Concattedrale di Amelia. Il 31 dicembre il vescovo presiederà la solenne celebrazione per i Te deum di fine anno nella cattedrale di Terni alle ore 17.30.
Segno di solidarietà con i più poveri è il
tradizionale appuntamento natalizio del pranzo di Natale in Episcopio
del 25 dicembre (ore13). Con il vescovo Giuseppe Piemontese siederanno a tavola
130 invitati, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, in gran
parte coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana “San Valentino”, ma
anche intere famiglie che hanno deciso di trascorre la festa non a casa propria
ma insieme ai più bisognosi della città. I volontari si occuperanno della buona
riuscita della giornata, dall’allestimento all’accoglienza, dalla preparazione
del cibo al servizio ai tavoli, il tutto grazie anche alla collaborazione di
gruppi e movimenti della diocesi, che si sono suddivisi i vari compiti, per
dare far vivere ad ogni ospite la gioia di un Natale insieme. Al pranzo di
Natale contribuiscono: il Lions Club San Valentino di Terni, l’Azienda Servizi
Municipalizzati con il dono dei dolci tradizionali, la Cosp Tecno service,
l’Ast e, come ormai da diversi anni, anche gli studenti dell’Istituto
“Casagrande - Cesi” di Terni con la preparazione dei pasticcini per il pranzo,
e gli studenti dell’Istituto comprensivo tecnico commerciale di Narni scalo che
hanno preparato gli addobbi per la tavola e i segnaposto con un pensiero augurale,
frutto di percorso didattico e formativo legato al tema della solidarietà che
sta alla base di questo loro impegno per il Natale.
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