“Sconfinati” - siamo sulla stessa barca - è la manifestazione
di sensibilizzazione ed approfondimento sui temi delle migrazioni, da chi parte
a chi resta nei paesi d'origine, a chi attraversa i luoghi di transito, a chi
abita i paesi di approdo, promossa dall’associazione di volontariato San Martino,
dalla Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia e dalla Diocesi. Una vero e
proprio percorso esperienziale che si potrà sperimentare dal 9 al 18 novembre in
piazza della Repubblica a Terni, nella tensostruttura appositamente allestita con
la collaborazione di Caritas ambrosiana che è stata l’ideatrice del progetto.
L’inaugurazione si terrà il 9 novembre alle ore 10.30 alla
presenza del vescovo diocesano padre Giuseppe Piemontese, del prefetto di Terni
Paolo De Biagi e della altre autorità cittadine.
Nell’esperienza
di “Sconfinati”, come nei giochi di ruolo, i visitatori assumeranno l'identità
delle migliaia di stranieri che scappano dalla Siria, dalla Nigeria, dal
Pakistan e da tutti quei Paesi dove guerra, povertà o gli effetti dei
cambiamenti climatici rendono impossibile la sopravvivenza. Riceveranno un
passaporto con una nuova nazionalità. Dovranno con pochi soldi mercanteggiare
con i trafficanti per assicurarsi un passaggio di fortuna. Alla fine saliranno
tutti a bordo di una barca vera. Giunti all'approdo, faranno i conti con il
destino: sapranno se il loro sogno potrà essere realizzato o se invece si
infrangerà su un confine invalìcabile che li respingerà verso il dramma da cui
erano scappati.
Un
percorso della durata di 15 minuti, basato sulle storie autentiche raccolte dai
volontari, in cui si sperimenta direttamente una millesima parte di quel che
sente un migrante.
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