Domenica
8 ottobre, come settanta anni fa, è ritornata in Piazza San Pietro in Vaticano
la venerata statua della Madonna di Fatima dell’omonimo Santuario di Città
della Pieve (Pg), uno dei primi in Italia dedicato alla Beata Vergine Maria
apparsa cento anni fa in Portogallo. Ad accompagnarla in “treno storico”, messo
a disposizione dalla Fondazione Ferrovie dello Stato, 568 pellegrini di
Perugia-Città della Pieve con il loro pastore, il cardinale arcivescovo
Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e i parroci don Aldo Gattobigio, don
Simone Sorbaioli e don Raffaele Zampella. La statua della Madonna è stata
portata nella stazione ferroviaria di Chiusi-Chianciano Terme nella serata del
7 ottobre e posizionata all’interno di uno dei due vagoni allestiti a cappella,
dove i fedeli hanno recitato il Rosario. Questa mattina, alle ore 8, dalla
stazione di Chiusi-Chianciano Terme, il “treno storico” gremito di pellegrini
perugino-pievesi, molti dei quali bambini e ragazzi, è partito alla volta della
stazione di San Pietro in Vaticano, dove è giunto poco dopo le ore 11.
I
passeggeri, che hanno ricevuto dagli organizzatori uno “zainetto del
pellegrino” ciascuno contenente libretto delle preghiere, rosario e cappellino,
sono stati salutati durante il viaggio dal cardinale Bassetti, che ha percorso
tutti i vagoni per poi raccogliersi in preghiera in quello dove si trovava la
statua della Madonna di Fatima. Lungo i corridoi dei vagoni c’è stato un grande
via vai di fedeli per recarsi a turno nei due adibiti a cappella. Unanime è
stato il commento dei pellegrini per questa “singolare” esperienza di fede:
«Siamo molto contenti, perché è un’esperienza davvero toccante. Questo treno fa
pensare come dovrebbe essere la nostra vita: l’immagine della Madonna davanti e
noi, come pellegrini verso la tomba dell’Apostolo Pietro, sulle sue orme. Un
grazie sentito lo rivolgiamo ai promotori di questa bella iniziativa, anche per
l’impeccabile organizzazione, e al nostro cardinale Bassetti che continua ad
essere la nostra guida».
I pellegrini perugino-pievesi, giunti in Vaticano, si sono poi recati in
processione con la statua della Madonna di Fatima in Piazza San Pietro per
partecipare alla recita dell’Angelus di papa Francesco. Il Santo Padre,
nel rivolgere il suo saluto domenicale ai vari gruppi di fedeli presenti, si è
rivolto ai perugino-pievesi con queste parole: «Saluto con affetto il gruppo
del Santuario della Madonna di Fatima in Città della Pieve accompagnato dal
cardinale Gualtiero Bassetti. Cari fratelli e sorelle vi incoraggio a
proseguire con gioia il vostro cammino di fede sotto lo sguardo premuroso e
tenero della nostra Mamma Celeste. Lei è il nostro rifugio e la nostra
speranza. Andate avanti!»
«E’
stato un pellegrinaggio eccezionale con più di ottanta bambini e ragazzi
gioiosi che hanno pregato ma anche saputo divertirsi sul “treno storico” che ci
ha portato in Vaticano, sulla tomba dell’Apostolo Pietro e a partecipare alla
preghiera dell’Angelus di papa Francesco. Mi ha commosso vedere tanti
giovani e adulti alternarsi a pregare nel vagone dove si trovava la statua della
Madonna di Fatima del Santuario di Città della Pieve». Così il cardinale
arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti ha commentato il
viaggio-pellegrinaggio in “treno storico”, messo a disposizione dalla
Fondazione Ferrovie della Stato, che ha portato domenica 8 ottobre da Chiusi
Scalo alla stazione San Pietro in Vaticano quasi seicento fedeli
perugino-pievesi. Intorno alle ore 16.30 i pellegrini sono ripartiti con lo
stesso “treno storico” per fare rientro in serata riportando la venerata statua
della Madonna di Fatima nel Santuario di Città della Pieve. «La gente è
ritornata a casa piena di entusiasmo – ha evidenziato il cardinale Bassetti – e
ricorderà per molto tempo questo viaggio in treno, il mezzo di trasporto che si
presta bene a questo tipo di pellegrinaggio».
Al termine della recita dell’Angelus in Piazza San Pietro, i pellegrini
perugino-pievesi si sono recati nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, nelle
vicinanze dello storico palazzo vaticano del Sant’Uffizio, per partecipare alla
celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Bassetti. Questo luogo di
culto è la chiesa romana per eccellenza della Divina Misericordia, e
l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve ha preso spunto per “legare” il
messaggio dell’Amore misericordioso a quello di Fatima. Commentando le parole
del Papa rivolte ai fedeli perugino-pievesi durante l’Angelus, il cardinale
Bassetti ha richiamato non poco l’attenzione del fedeli alla devozione mariana,
quindi, al significato della recita del Rosario, raccomandando alla sua
comunità diocesana di «seguire nella vita di tutti i giorni l’esempio di Maria
e recitare il Rosario in famiglia». Il Rosario, ha aggiunto, «di tutte le
pratiche di pietà è quella che più di ogni altra si avvicina alla preghiera
liturgica del Vespro e della Messa. Infatti vi è una meditazione
di tutti i misteri di Cristo e di Maria e, quindi, è preghiera biblica. Il
Rosario, composto dal Padre Nostro, la madre di tutte le preghiere perché
insegnato da Gesù, e dall’Ave Maria, il saluto dell’Angelo, non è una preghiera
ripetitiva, ma contemplativa».
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