NEWS

- Vai subito al Contenuto
- Vai subito al Menu delle Altre pagine
- Torna alla Home

CONTENUTO

  04/10/2017 12:50

ASSISI: SALUTO DEL VESCOVO SORRENTINO DALLA LOGGIA DI SAN FRANCESCO 4 OTTOBRE 2017


ncora un caldo abbraccio! Più che un congedo, vorrei fosse un ideale arrivederci. Vorrei ci ritrovassimo, oltre le distanze, in precisi luoghi dello spirito, per fare ancora tante cose belle insieme. Quello che abbiamo vissuto in questi giorni è un seme che speriamo germogli e porti frutto. Come direste voi a Genova: maniman (non si sa mai!). Permettete che di questo seme io vi additi alcune dimensioni, che ci possono ancora vedere uniti in operosa fraternità. Vi invito innanzitutto a incontrarci idealmente ogni volta che ci capiterà di esporci a frate sole, di abbandonarci a frate vento, di attingere a sora acqua, sentendoci avvolti dall’abbraccio di “sora nostra madre terra”. È la casa comune dei nostri paesaggi stupendi dell’Umbria e della Liguria che ci impegniamo a custodire con l’amore di Francesco, lodando insieme la bellezza del creato e del Creatore. Sarei poi felice se poteste prendere nota di un recente appuntamento assisano che ricorda quanto avvenne proprio in questa piazza di San Francesco il 27 ottobre 1986, quando gli esponenti delle diverse religioni, convocati da San Giovanni Paolo II, si riunirono in preghiera per implorare la pace dall’unico Dio. Ne parliamo ormai come di “spirito di Assisi”. Spirito più che mai necessario, mentre venti di guerra per ora solo minacciati gettano ombre sinistre su un futuro già pregiudicato dai numerosi conflitti regionali, alimentati da interessi di produzione e commercio di armi che fanno la vergogna del mondo, purtroppo anche del nostro Bel Paese. Per immettere la forza della preghiera dentro questo paesaggio inquietante, ogni 27 del mese rilanciamo lo spirito di Assisi pregando per la pace. Vi invito, cari amici, ad unirvi alla nostra preghiera. Permettete infine che vi segnali l’ultima perla del panorama religioso assisano, inscritta nella scelta di vita che Francesco operò quando, per amore di Cristo, si spogliò di tutto. Perla recentemente incastonata in un nuovo santuario, il Santuario della Spogliazione. Solo una vita spoglia di sé e aperta ai fratelli, senza barriere e frontiere, può dare a tutti, e specialmente ai milioni di esseri umani spogliati fino all’osso dalla violenza e dall’indifferenza, un barlume di speranza. Grazie, cari amici, per la vostra testimonianza e auguri di buon cammino a tutta la vostra Regione.



MENU ALTRE PAGINE


Torna all'inizio della pagina
Vai alla versione grafica