"Preferiamo
essere accusati perché accogliamo piuttosto che essere accusati perché abbiamo
rifiutato di accogliere bambini, giovani, donne e uomini che provengono da
Paesi poveri del sud del mondo". Lo ha dichiarato la presidente della
Regione dell'Umbria, Catiuscia Marini, in un'intervista per il sito sanfrancesco.org a
margine del Cortile di Francesco che si conclude oggi ad Assisi. "Aver
dedicato una parte del Cortile di Francesco ai temi più attuali, come quello
del’accoglienza dei migranti - ha sottolineato la presidente -
indica che questa terra vuole essere non solo terra di dialogo ma anche
di accoglienza". “Con
grande orgoglio l'Umbria ospita questo appuntamento e ringraziamo i frati del
Sacro Convento di Assisi, il Pontificio Consiglio della Cultura e la Conferenza
Episcopale Umbra per averlo reso possibile. Il Cortile - ha aggiunto
- è un luogo alto, di confronto delle idee, dialogo, pensiero e, cultura.
Un luogo di cui abbiamo bisogno in questi tempi in cui siamo chiamati a scelte
difficili e complesse. Per questo c’è bisogno di incontri, riflessioni,
spiritualità e umanità. Gli ospiti presenti alla manifestazione permettono di
fare tutto questo ad Assisi, in Umbria". L’accoglienza deve avere il
valore di questa parola: non deve essere soltanto l’offerta di uno spazio nel
quale le persone stanno, magari, in maniera stretta e angosciata, ma far sì che
trovino anche la bellezza e la serenità. E’ per questo che, come dice Papa
Francesco, è arrivato il momento di introdurre il dono dell'accoglienza bella e
buona". Lo ha detto il Cardinale Gianfranco Ravasi,
parlando con i giornalisti questa mattina ad Assisi a margine del Cortile di
Francesco.
“Con
il ministro Minniti – ha proseguito il Cardinale Ravasi - ho avuto già altre occasioni di confronto
e questa sera credo che potremmo dialogare da angolature diverse, non solo
sullo ius soli, ma anche sull'altra componente che è quella dell'accoglienza”.
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