La
giornata del 2 agosto è stata salutata dal solito caldo sole estivo che sta
accompagnando in queste settimane i numerosissimi pellegrini che visitano
Assisi e i suoi d’intorni. Questo caldo esteriore però non ha impedito a
migliaia e migliaia di persone di dirigersi verso il cuore della Basilica di
santa Maria degli Angeli, la Porziuncola, per incontrare la misericordia di Dio con
la preghiera dell’Indulgenza, nella confessione sacramentale e ricevendo Gesù
eucarestia durante la messa.
Fin
dall’apertura della chiesa, la gente si è riversata nei confessionali alla
ricerca dei sacerdoti per consegnare, tramite il ministero a loro affidato, i
propri peccati nelle mani di Dio. Un gesto, quello di confessare i propri
peccati, da un lato semplice, dall’altro di un grande coraggio perché si apre totalmente il proprio cuore
rimanendo a nudo, ma non per essere accusati, piuttosto per essere rivestiti dall’amore di Dio che
tutto copre, sana e salva!
Frati,
sacerdoti e volontari della Porziuncola hanno aiutato i fedeli a incontrare Dio
nei vari momenti celebrativi della giornata: le prime messe del mattino, tutte
gremite di persone; la solenne celebrazione eucaristica delle ore 11.00, in
chiusura dell’anno giubilare del Perdono di Assisi, presieduta da S. Em. Cardinale
Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità.
Una presenza, quella del cardinale, che ha voluto farci sentire ancora una
volta la presenza amichevole ed affettuosa di papa Francesco che era giunto il 4 agosto del 2016 poco
dopo l’apertura del giubileo degli 800 anni dell’Indulgenza della Porziuncola.
A S. Em. Card. Pietro Parolin è stata donata, come ricordo, una croce pettorale composta
da parte del legno del pulpito dal quale s. Francesco annunciò al popolo,
convenuto attorno alla Porziuncola, l’indulgenza del Perdono nel 1216 con
l’ormai nota frase: “fratelli, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.
Mentre
la Basilica rimaneva aperta, e i confessori continuavano a dispensare
misericordia, verso le ore 14.30 giungevano sul piazzale le centinaia di ragazzi della XXXVII marcia
francescana, che hanno camminato in tante regioni d’Italia e d’Europa
per giungere, pellegrini dietro al Signore, alla Porziuncola proprio il 2 di
agosto. La fatica del cammino e l’ascolto della Parola di Dio lungo le tappe
del percorso, ha permesso ai loro cuori di “disarmarsi” dalle tante resistenze
che bloccano il cammino di fede di ciascuno e di aprirsi all’amore forte e
gentile di Cristo Gesù.
Le
messe delle 17.00 e delle 18.00, quest’ultima presieduta dal Vescovo di Assisi
mons. Domenico Sorrentino, hanno infine concluso le celebrazioni eucaristiche
della giornata. La preghiera è continuata con i Secondi Vespri della
solennità, presieduti dal Ministro provinciale dei frati minori
dell’Umbria, fr.
Claudio Durighetto. Prendendo spunto dalla liturgia delle ore,
fr. Claudio ha ribadito che noi tutti siamo pietre vive della Chiesa, sposa di
Cristo e che siamo destinati al paradiso, concittadini dei santi e familiari di
Dio. In noi risplende la bellezza dei figli di Dio che il tentatore, il
diavolo, vuole rubarci e adombrare, accusandoci di fronte ai fratelli e a Dio,
ma noi abbiamo avvocati potenti! Gesù Cristo, la Vergine Maria e s. Francesco
che ci dicono che noi non siamo i nostri peccati, ma che possiamo vivere,
grazie al sacrificio di Cristo, come gioiosi e liberi figli di Dio.
La
Basilica è rimasta poi aperta fino alle 23.30 per la preghiera silenziosa
mentre la festa del Perdono si concludeva sulla piazza inferiore con il concerto della Banda della Gendarmeria
Vaticana alle 21.00, a cui è seguito lo spettacolo pirotecnico di
fianco alla Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Si
chiude un anno giubilare, ma le porte della Porziuncola e dei confessionali non
si chiudono, anzi! Rimangono sempre aperte per permettere a tutti, e per
sempre, come desiderava s. Francesco, di andare in Paradiso incontrando il
Signore Gesù!
La
fraternità della Porziuncola, nel ringraziare tutti quelli che hanno
collaborato agli eventi di questi giorni e lungo tutto l’anno giubilare, li
affida al Signore, per l’intercessione della beata Vergine Maria, affinché si
possa sempre lavorare insieme per la costruzione del regno di Dio.
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