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  29/06/2017 13:13


Assisi: torna a spendere nella parrocchia di Viole l'antico organo di San Vitale



Un bene prezioso che torna a splendere anche grazie al contributo dei parrocchiani. Si tratta dell’antico organo “Gabriello e Gerolamo Fulgenzi 1615 – Domenico Fedeli 1945” della parrocchia di San Vitale in Viole di Assisi. Per la Pasqua di due anni fa il parroco don Cesare Provenzi aveva scritto una lettera a tutta la comunità annunciando il restauro non più rinviabile dell’organo. “Non nascondo che avevo un po’ di preoccupazione – dice don Cesare – ma ancora una volta ho lasciato spazio alla provvidenza e al gran cuore dei miei parrocchiani che hanno dimostrato il loro attaccamento per la chiesa, la parrocchia e la comunità”. Così grazie ai 17mila euro stanziati dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, i circa 21mila della Cei con l’8xmille, i 7.400 della Curia diocesana e quasi 30mila donati dai parrocchiani si è riusciti a coprire tutte le spese di restauro dell’antico organo. Uno strumento prezioso che arriva dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Nel grande cartiglio apposto da don Giuseppe Fedeli nel 1789 in occasione di uno dei vari restauri documentati viene indicato il costruttore nella persona del celebre organaro perugino Luca Blasi. Si tratta tuttavia di una notizia che non trova conferma nei documenti ufficiali. Nell’archivio di Stato di Perugia si conserva il contratto stipulato con gli orvietani Gabriello e Girolamo Fulgenzi del 22 marzo 1611. Questi erano figli del celebre maestro Vincenzo Quemar di Parigi (Che aveva il patronimico di Fulgenzi) presso la cui bottega fu apprendista Luca Blasi. Il prezzo dell’opera era di 800 scudi e provenivano da un lascito del 29 maggio 1597 del signor Girolamo Modesti di Perugia. La costruzione dura alcuni anni e si conclude nel gennaio del 1615 quando fu collaudato da Giacomo Ascaloni e da Vincenzo Paci, organista a maestro della cappella della cattedrale di Assisi. Inizialmente venne collocato sopra la Cappella del Croficisso e la cassa si presentava priva di decori. Nel 1682 venne trasferito sopra la Cappella del patrono San Francesco ad opera dell’organaro folignate Angelo Cataleni. Nel 1784 don Giuseppe Fedeli operò un significato restauro. Nel 1832 il terremoto danneggiò gravemente l’organo ed i frati decisero di commissionare un nuovo organo ad Angelo Morettini. Lo strumento fu venduto al parroco di San Vitale di Viole, don Francesco Landrini per 110 scudi. Nel 843 Domenico Fedeli rimontò lo strumento in San Vitale ma rimodernandolo, ricostruendo il somiere attuale e la sua tavola di riduzione. La cerimonia del 2 luglio prevede l’introduzione del parroco don Provenzi, il saluto e benedizione del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, il saluto del sindaco Stefania Proietti e quello del presidente della Fondazione Giampiero Bianconi. A seguire ci saranno i cenni storici e la presentazione del restauro da parte di Claudio Pinchi, il concerto del maestro Marco Cortinovis, le conclusioni e i ringraziamenti di Walter Malagoli che ha seguito il restauro e un apericena, offerta dalla pro loco di Viole per tutti i partecipanti.




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