“E’
sempre emozionante constatare l’affetto che i gualdesi hanno per il Beato
Angelo. Mi auguro che questa ricorrenza aiuti Gualdo a riprendere quota con
vigore anche sotto il profilo economico e sociale”. Sono le parole del vescovo
della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico
Sorrentino a pochi giorni dalla solennità del patrono della città. Domenica 15
gennaio si celebrano sante messe alle 6, 30, alle 7,15, alle 8, alle
9 e alle 10; alle 11,15 c’è la solenne concelebrazione eucaristica presieduta
dal vescovo; alle 16,30 la funzione del transito, alle 17,30 i vespri e alle 18
la messa. La festa, che solitamente vede un grande, ininterrotto afflusso di
fedeli e devoti del Beato per tutto il giorno, è preceduta da una novena di
preparazione guidata dal provinciale d’Italia dei Missionari de La Salette, padre
Heliodoro Santiago Bernardos. Altro momento di rilievo è quello di sabato alle
18, quando c’è la celebrazione dei Vespri con la cerimonia dell’offerta
dell’olio per la lampada votiva da parte dell’amministrazione comunale; ed alle
21 la veglia di preghiera animata dai giovani; segue una fiaccolata che,
muovendo dalla Basilica, si dirige al sacello del biancospino nella via omonima
per assistere alla “miracolosa” fioritura in notturna delle spine; in
contemporanea un’altra fiaccolata, organizzata dal Cai, parte dall’eremo di
Capodacqua e ripercorre l’antico itinerario compiuto con la salma del santo
eremita nel lontano 1324. I due gruppi si ricongiungono di fronte al sacello
con le spine fiorite, dove si prega tutti insieme, ospiti della Pro loco del
quartiere. In occasione della festa patronale, il Comune consegna il “Premio
Beato Angelo” a persone che si sono rese benemerite in vari settori, facendo
onore alla città. “E’ meraviglioso vedere come negli anni il Beato Angelo non
abbia perso il suo carisma e sia capace di toccare i cuori dei fedeli e
riportare al cuore del Vangelo che è l’amore di Gesù e l’amore verso i
fratelli”.
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