Un
Natale all'insegna della fratellanza e della solidarietà quello vissuto a
Perugia, in particolare nell’antico quartiere di corso Bersaglieri arricchito,
anche quest'anno, da una variegata esposizione di presepi artigianali. A
rendere ancora più speciale la “Via dei Presepi” di corso Bersaglieri, promossa
dall'associazione “Borgo di Sant'Antonio Porta Pesa”, la presenza sorridente e
discreta di quattro angeli viventi, posti a fianco delle Sacre Natività, pronti
ad accogliere i numerosi visitatori. Angeli che augurano Buone Feste in inglese
e pakistano e che rivelano un'origine non proprio perugina. Le tre ragazze
bianco-vestite sono originarie della Nigeria e si chiamano Precious - nome
assai diffuso nel loro Paese -; il ragazzo, invece, viene dal Pakistan e
si chiama Faisal. Sono quattro profughi, ospiti della Caritas diocesana, che
dall’8 dicembre sono diventati presenze quotidiane del vivace quartiere del
centro storico. Sorridenti e compreso nel proprio ruolo di “angeli-custodi”,
salutano grandi e piccoli che sfilano lungo il corso in visita ai vari presepi.
Un compito che li vedrà impegnati fino al giorno dell'Epifania. A tal
proposito, si dice dispiaciuta la Precious venticinquenne dell'imminenza della
fine dell'impegno quotidiano. Nel quartiere, ormai, ha familiarizzato con molti
e a riprova, mostra orgogliosa un lavoro a maglia in divenire: è stata
Francesca, una signora del borgo, ad insegnarle a “tricottare”. La sciarpa che
sta ultimando la riparerà non solo dai rigori invernali, ma le scalderà anche
il cuore e i ricordi.
«Se
conoscessi meglio l'italiano potrei fare più amicizie», dice la giovane,
testimoniando un grande desiderio di amicizia e di apertura all'altro. Angelo
custode presso l'Oratorio di Sant'Antonio Abate, la giovane profuga veglia
attenta sui vari presepi realizzati dai bambini delle scuole ed invita i
visitatori a votare la rappresentazione preferita. L'urna con i voti sarà
aperta venerdì 6 gennaio per decretare i lavori vincenti e far guadagnare alle
classi realizzatrici del materiale didattico.
Più
timide le due omonime di 23 e 21 anni, confermano quanto sia positiva per loro
questa esperienza e le aiuti a sentirsi utili per la comunità. Giunte a Perugia
lo scorso marzo, e come tanti profughi ancora in attesa dello status di
rifugiati, le tre ragazze sono già state impegnate nelle sacre
rappresentazioni: in occasione della scorsa Santa Pasqua, infatti, sono state
chiamate a ricoprire il ruolo di angeli presso il sacro sepolcro.
Prima
esperienza invece per Faisal, a Perugia dallo scorso aprile. Di fede musulmana,
il giovane pakistano «presta servizio» nella sala dove è allestito il
"presepe arabo". Palme, tende, cammelli, oltre ai tipici personaggi
dell'arte presepiale, richiamano un'ambientazione orientale. La postura seria e
compassata di Faisal rimanda invece ad un rispetto universale, che travalica le
fedi e rende possibile la convivenza. In contraddizione con le sanguinose
cronache quotidiane, ma in sintonia con l'autentico spirito natalizio. È quanto
sostengono Nicola Tassini, Paolo Cinti e Sandro Santoni, volontari
dell'associazione “Borgo di Sant'Antonio Porta Pesa”, che raccontano come sia
nata l'idea di coinvolgere i profughi nell'allestimento della “Via dei
Presepi”. «Nostra intenzione era esprimere i veri valori del Natale, rifuggendo
dall'aspetto commerciale e consumistico – spiega Tassini –. Qui, infatti, non
si vende nulla né si commercializza nulla. L'esposizione dei presepi, che
ripetiamo ormai da diversi anni, ha luogo grazie al lavoro gratuito dei
volontari dell'associazione che si adoperano senza limiti di tempo e animati da
infinito entusiasmo. Quest'anno, per la prima volta, abbiamo pensato di
contattare la Caritas diocesana per coinvolgere dei profughi nella nostra
iniziativa, per vivere insieme i sentimenti di solidarietà, fratellanza, amicizia.
Esperimento pienamente riuscito e dal quale usciamo arricchiti. Tra gli
abitanti del quartiere e i quattro ragazzi si è stabilito un legame di amicizia
che spero continui a vivere oltre la festività dell'Epifania. A cominciare da
domenica 15 gennaio, quando saranno tra noi in occasione della festa di
Sant'Antonio Abate».
Nel
frattempo, gli angeli-custodi continueranno fino all'Epifania a vegliare sulla
Via dei Presepi.
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